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-Il gran finale-

Stavo piangendo di gioia e avevo i brividi in tutto il corpo. Le persone intorno a me stavano applaudendo per l'esibizione di Falco ed io non potevo essere più orgogliosa di lui.
Tutti noi lo eravamo.

Quando la gara terminò raggiungemmo Falco e il professor Sharp all'ingresso.
Quando ci vide sorrise e la prima cosa che fece fu sollevarmi da terra e farmi volteggiare davanti a tutti. Sembrava felice.

<<Che peccato Falco...ci dispiace molto...>>, disse Arion avvicinandosi a noi, nonostante Falco non fosse triste.

Mi rimise a terra.

<<Non importa! Il sesto posto non è poi così male. Essere così vicino ai primi posti nonostante si siano esibiti più di venti ragazzi è un gran traguardo per me!>>, esclamò orgoglioso di sé. Sorrisi a mia volta.

<<Proprio così. Ricorda ragazzo mio che l'importante è divertirsi>>, ci disse la voce di un uomo a me molto familiare. Quando mi voltai rimasi a bocca aperta insieme a Riccardo.

<<Ma lei è Percival Travis!>>, dissi avvicinandomi all'uomo e facendogli un inchino, onorata di conoscerlo.

<<Ciao Shiro. Sono onorato di conoscere la figlia di uno dei più grandi pianisti dell'intero Giappone.>>, mi disse poggiando la mano sulla mia spalla facendomi arrossire.

<<Lei conosceva mio padre?>>

<<Certo mia cara. È grazie a lui se ho cominciato a suonare il piano, era in grado di tirare fuori il talento di qualsiasi persona>>

<<Posso dire che Shiro ha ereditato questa capacità>>, aggiunse Falco puntando lo sguardo su quello del signor Travis.

<<Sono alla ricerca di ragazzi talentuosi, mi piacerebbe che tu venissi con me in America, Falco Flashman>>, disse il signor Travis lasciandoci tutti a bocca aperta. Era una notizia magnifica e nonostante la distanza che ci avrebbe separati, avrei aspettato Falco fino alla fine.

<<Ed io ho bisogno di una giovane maestra che mi accompagni nel mio viaggio in America>>, disse una quarta voce. La voce della signorina Lina Schiller, la mia ex insegnante.

<<Signorina...>>, sussurrai tenendo lo sguardo basso ed inchinandomi per salutarla. Nonostante fossero passati quasi due anni, non riuscivo a guardarla negli occhi.

<<Non devi vergognarti Shiro. Mi dispiace non esserti stata accanto durante la mia assenza, dovevo rendermi conto che Ray Dark non era l'uomo che diceva di essere...>>, mi sollevò il mento con la mano ed io non potei fare a meno di abbracciarla.

<<A me dispiace di essermene andata senza darle una spiegazione...
È stata un'ottima insegnante ma, non posso più suonare ormai...>>

Lei mi accarezzò dolcemente la testa.

<<Però puoi fare nascere nuovi talenti proprio come il tuo primo allievo>>, mi disse indicando Falco, era orgogliosa di me e del lavoro che avevo svolto, nonostante il merito andasse principalmente a lui.

<<Io e Lina partiremo per l'America tra due settimane, è sufficiente per preparavi e venire con noi?>>, domandò il signor Travis costringendo me e Falco a guardarci negli occhi. Saremo rimasti l'uno a fianco all'altra, ma avremo dovuto salutare i nostri amici della Raimon JR High.

Alla fine accettammo la proposta e partimmo per l'America, dove Falco diventò un grande pianista, mentre io una brava insegnante.

Zia Hitomi prese la decisione di trasferirsi a Kyoto, dove erano cresciuti i miei nonni paterni.

L'allenatore Evans continuò il suo lavoro alla Raimon, e come io tiravo fuori il talento per la musica nelle persone, lui continuò a farlo col calcio.

Il professor Sharp si prese cura fino alla fine dei fratellini di Falco. Skip e Chip diventarono studenti delle scuole superiori ed infine universitari.
Le strade che avevano deciso di percorrere, li portò ad esplorare i luoghi più belli del nostro mondo.

Arion una volta adulto sostituì l'allenatore Evans alla Raimon, accompagnato da Skie che formava nuove manager. Ci invitarono al loro matrimonio.

Riccardo non lasciò mai la Raimon, diventando così il nuovo insegnante di musica.

Terry, Gabi e JP partirono per l'Europa, con lo scopo di diventare ottimi calciatori. Purtroppo le nostre strade si divisero.

La villa di Nara fu di nuovo messa in vendita ed il pianoforte dimenticato.
Si diceva che ogni tanto cominciasse a suonare da solo, alla ricerca del suo nuovo accompagnatore o della sua nuova accompagnatrice.

Io e Falco ormai ci eravamo costruiti la nostra nuova vita in America, ma dopo anni sentimmo il bisogno di tornare a casa.

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La bambina una volta entrata nella villa, avvisò la madre di sentire una strana melodia provenire dal piano di sopra. Quelle parole fecero ridacchiare l'anziana nonna, che incitò la piccola a seguire la melodia.
La madre invece, insieme al marito, pensò fosse un gioco inventato proprio dalla nonna perché quella melodia di cui parlavano in realtà non si sentiva affatto.

Quando la bimba aprì la porta di una stanza bianca, si trovò davanti a sé un vecchio pianoforte. Si sedette sullo sgabello e cominciò a suonare una melodia nuova. Era stata la nonna ad insegnargliela, raccontava che a comporla era stato il defunto nonno.

Quando l'anziana raggiunse la nipotina nella stanza, si avvicinò al piano e lo accarezzò.

<<Ti va di ascoltare la storia di questo pianoforte tesoro?>>, domandò attirando l'attenzione della bambina.

<<Ci siete tu e nonno Falco nella storia?>>, chiese la bambina facendo spazio alla nonna sullo sgabello. L'anziana si sedette.

<<Si piccola mia. Io e il nonno ci conoscemmo grazie a questo strumento. Grazie a lui risolsi il mistero di questo pianoforte, che per anni cerca il suo nuovo accompagnatore...>>

-Fine.

ᴛʜᴇ ᴍʏꜱᴛᴇʀʏ ᴏꜰ ᴛʜᴇ ᴘʟᴀɴ-ꜰᴀʟᴄᴏ ꜰʟᴀꜱʜᴍᴀɴ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora