IL BRACCIALETTO ROSSO

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Conta che quel giorno c'eri tu
Quando mi hanno detto
"Questo è il fondo"
E il fondo era più giù
(Conta, Francesco Facchinetti)

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Avete presente quella serie ambientata in ospedale dove ci sono sei ragazzi protagonisti?

Avete presente quella serie che parla di coraggio, di lottare, di non arrendersi mai?

Avete presente “Braccialetti rossi”?

Ecco, bene

Arianna amava quella serie l'aveva vista per la prima volta a casa di sua nonna, avevano visto l'episodio in cui Rocco si trova sul bordo della piscina e sta dormendo.

Dopodiché Arianna si era guardata tutta la serie con sua madre.

La trovava bellissima, voleva anche lei essere uno di quei ragazzini che combattono tutti i giorni su cui hanno fatto una serie.

Quello che Arianna non sapeva, però, è che avere un braccialetto rosso fa veramente schifo.

Arianna non sapeva cosa volesse dire stare male al livello di avere un braccialetto rosso.

Non sapeva quanto dolore bisognasse provare, quanto sudore bisognasse versare per sorridere con in mano un braccialetto rosso.

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Cominciò tutto una piovosa giornata di Aprile.

Pioveva, forte.

Arianna è in macchina con sua mamma. Stanno andando dalla dottoressa.

I genitori di Arianna avevano visto il suo braccio, tutto pieno di tagli. Avevano deciso di portarla dalla dottoressa per decidere che fare.

Arianna fa la visita. Alla fine la dottoressa consegna il suo referto: una ricetta con sopra scritto:

Autolesionismo e comportamenti suicidari

Arianna viene portata con urgenza al pronto soccorso.

I suoi genitori consegnano la ricetta e un’infermiera dà ad Ari un braccialetto rosso.

Significa codice rosso.

Sul braccialetto c'è un codice a barre e c'è un’etichetta gialla con sopra scritto il suo nome e il suo codice fiscale.

Arianna viene ricoverata in pediatra dato che, secondo i medici, la psichiatria era troppo. Il dottore le aveva proprio detto: “Io, Ari, non ti voglio nel mio reparto sinceramente”. Ari viene messa in una stanza che aveva due letti e una poltrona, era la stanza 11-12.

Tutti i giorni venivano i medici a fare dei controlli. Era una normale visita e poi veniva un’infermiera a medicare i tagli di Arianna.

Oggi è il 15 Aprile, mancano due giorni a Pasqua.

Arianna è ricoverata con sua madre, essendo in pediatria ed essendo minorenne non può stare lì da sola, deve essere con una persona adulta. Ari non è troppo contenta di questa cosa.

Sono da sole in camera, in quel letto 11 Arianna sta leggendo “I promessi sposi”, pensa a quando tornerà a scuola. Ari pensa all'interrogazione che dovrà affrontare non appena torna dalle vacanze di Pasqua sugli ultimi 10 capitoli del romanzo.

A un certo punto bussarono.

"Lui è Mattia" disse un’infermiera
"Ciao" disse Ari
"Starà qui questa notte" disse la dottoressa

Mattia era un bambino di circa 5 anni con un gesso attorno al braccio destro, anche lui era con la mamma.

Un'Arianna in condizioni normali avrebbe subito approcciato con quel bambino, avrebbe giocato con lui, avrebbe cercato di farlo sentire protetto e di farlo stare bene.

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