Legami

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Tutto ad un tratto Alice si destò, guardò l'orario e pensó che fosse ora di andare a casa.
anche per Elio era leggermente tardi, ma i suoi genitori ci avevano fatto l'abitudine, sapevano che il ritardo del figlio era dovuto alla sua snervante flemma nel svolgere le cose, che fosse camminare, raccontare qualcosa, scrivere, mangiare. egli aveva provato più e più metodi per smetterla di perdere tempo, per sbrigare le faccende con più velocità, ma si rese conto già a pochi anni della sua vita, che questa caratteristica gli serviva per fare le cose per bene, era un perfezionista. il padre, appassionato di astrologia amatoriale gli ripeteva sempre che questo era per via dell'ascendente vergine. difatti Elio aveva sempre riflettuto, straordinariamente secondo il padre, tutte le caratteristiche che facevano di lui un aquario ascendente vergine.
il ragazzo a queste cose non aveva mai dato importanza, nonostante dovesse riconoscere che la descrizione di egli a volte fosse azzeccata.
'un aquario distaccato, innovativo e rivoluzionario', furono queste le parole del padre dopo poche ore dalla nascita. ne parlava con suo fratello mentre guardava dal pannello trasparente la culla del figlio. Alberto non ne aveva mai capito tanto di astrologia, ma gli piaceva molto sentire dal fratello Leonardo la sua solita descrizione del pesci, sognatore e creativo. a volte prendeva il giornale e iniziava a leggergli le prime righe dell'oroscopo del giorno. Leonardo in preda all'ira ripeteva sempre che non era quell'astrologia scadente da quattro soldi quella a cui lui si riferiva.
egli per quanto semplice appassionato di essa, credeva che fosse importante distinguere le notizie vere da quelle false e che quindi sminuire con una semplice profezia positiva letta su un giornale per allietare gli animi dei lettori, una scienza, a detta sua a tutti gli effetti, provocava in lui un senso di collera che divertiva particolarmente Alberto.

Elio ed Alice si salutarono con una fredda stretta di mano, Alice ne aveva ricevute abbastanza di risposte quel giorno, dunque credeva di potersi allontanare tranquillamente e tornare alla sua vita ordinaria. Elio aveva ricevuto altrettante risposte, nonostante non riuscisse a capacitarsi della precisa disposizione dei nei sui corpi delle due. avrebbe voluto approfondire ma ormai la ragazza era già troppo lontana, ed era sicuro non l'avrebbe più rivista.
passò una settimana, Alice ancora non si era dimenticata della faccenda e, annoiata della sua solita ed estenuante routine, iniziò a riflettere sul fatto che quello con Elio fu l'unico vero avvenimento interessante negli ultimi tre anni.
successe quindi che Elio, un nuvoloso giovedì, ricevette un messaggio dalla ragazza.
tra le sue parole l'adolescente leggeva quella pacatezza con cui lei gli parlò giorni prima, sapeva di dovergli dare ulteriori spiegazioni e lui stesso ne pretendeva. dunque senza interpellare Davide, gli rispose di sana pianta, con una sicurezza che aveva appena riscoperto in lui. confermò l'incontro.
forse stava mandando tutto allo sbaraglio, forse per seguire il suo istinto aveva perso la sua razionalità, insomma i suoi freni inibitori, quelli che gli evitavano sempre di apparire come ridicolo o esagerato. odiava la sensazione di essere preso in giro, perché non la prendeva bene, aveva quel fare sempre cauto, serio, rispettoso. non si esponeva spesso, ad eccezione delle volte in cui voleva far valere la propria opinione.
furono poche e decise le parole digitate da Alice
'Ciao scusa, non riesco a smettere di pensare a questa storia. che ne dici se ci incontriamo? ho in mente qualcosa per capirne di più'
a quanto pare anche la bionda aveva notato le evidenti troppe somiglianze che persistevano. vide nelle foto di Cecilia come una sua seconda vita, forse quella passata, di cui non ricordava niente, vedendo il suo volto era come se ne capisse le emozioni. in 16 anni di vita stava imparando a conoscersi, ed era per questo che sentiva un legame con il corpo di Cecilia, essendo uguali ne riconosceva i gesti, il sorriso, le espressioni delle sopracciglia, insomma tutto ciò che Elio aveva sempre cercato di capire e di catturare disegnando.

arrivò il giorno dell'appuntamento di Davide con Elio alla pista di skate, egli non era avvezzo a posti del genere, infatti sebbene fosse stato sempre abituato dalla sua famiglia ad adattarsi, aveva anche una certa tendenza alla mondanità, sognava il suo futuro ricco e prosperoso, magari diventando famoso per qualcosa o per un'eredità nascosta.
il riccio invece era solito passare, prima di cena, per il marciapiede di fianco la pista, finché un giorno non decise di voler provare. si rese conto di esserne capace e che se si fosse impegnato, poco alla volta sarebbe riuscito ad avere successo in quella pratica.
insomma, Elio invitò Davide a passare di lì per informarlo della questione 'sosia' e dei suoi sviluppi.
- quindi vi rincontrate?
- a quanto pare
Davide assunse poi uno sguardo birbante
- ebbene, ora Alice
- cosa?
- insomma, ora è lei che vuoi disegnare
disse per intendere palesemente altro
- ah no senti, non cominciare
pronunciò seguito da un sospiro, si voltò poi verso di lui, e iniziò a gesticolare
- Alice è totalmente diversa da Cecilia, sembra di parlare con un'altra persona..
fece una pausa
- che poi è anche vero. lei mi sembra praticamente l'opposto, e non mi attrae per niente
Elio dimostrò con quest'affermazione che lui osservò per molto tempo Cecilia, capendone dall'atteggiamento il suo carattere, e che quindi si fosse innamorato di quello, più che del semplice bel faccino, per quanto fosse armonioso ed esteticamente piacevole.
Davide rimase lí tutto il pomeriggio, gli piaceva la compagnia di Elio, vedeva in lui un animo buono, una propensione all'ascolto e al confronto diversa dagli altri, lo stimava per il modo in cui si comportava perché gli sembrava sempre elegante e misurato. Elio da parte sua percepiva Davide come una persona che, finalmente, lo capisse un minimo, lo sentiva come uno di famiglia ormai.
Era forse anche dovuto dal fatto che Elio non vedeva il fratello maggiore Angelo da tanto tempo, e quindi riconosceva in Davide la stessa propositivitá e tempestività nel risolvere le situazioni, lo sentiva come qualcuno che lo proteggesse, più pratico, nonostante non fosse più grande di lui che di qualche mese.

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