Capitolo 2.

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I can't allow.

Saltai in macchina lanciando il giornalino a Skyline, poco prima che gli strappassi le chiavi della macchina dalle mani e accendendo il motore.
Sentivo il suo sguardo perforarmi come una lama di fuoco, da una parte all'altra. Così, alzai gli occhi al cielo girandomi subito dopo verso lei, leggermente irritata.

"Allora?"

Disse lei inarcando un sopracciglio per intimarmi a parlare.
La guardai cercando qualcosa da dire, qualcosa di sensato, possibilmente, anche se dire cose sensate, mi risultava difficile anche in situazioni semplici, figuriamoci ora. Non mi andava di dirle che mio fratello era qui, e che, per giunta, aveva venduto lui la mia foto a Mr.Maniaco.
Ci eravamo trasferite per lasciarci tutto e tutti alle spalle, e mio fratello non ci avrebbe di certo aiutato. Ma come potevo nasconderle una cosa del genere? Me ne sarei pentita per l'intera vita e anche per quelle dopo. Ma se non gliel'avessi detto, di altre vite, probabilmente, non ne avrei avute.

"Skyline... Robert è tornato.."

Dissi a bassa voce, quasi in un sussurro sperando non mi avesse sentito, ma, a quanto pare, aveva sentito.
Non avevo il coraggio di girarmi e guardarla negli occhi, mi faceva paura... e che cazzo. Avevo paura di una sua possibile reazione esagerata..

"Gira!"

Urlò improvvisamente.
Probabilmente aveva appena ricostruito la frase che gli avevo appena detto, forse, non l'aveva ancora elaborata.
Sobbalzai appena, per l'urlo improvviso che aveva lanciato quella stronzetta.
Feci finta di non sentirla, non sarei tornata indietro.
Frenai di botto quando sentii le mani di Sky stringermi le spalline della canottiera in due pugni tirandomi a se.
Andiamo, per quanto potesse farmi paura, non sarei tornata indietro.

"Veronica. Ho detto gira. Torna indietro."
"Ma nemmeno se mi puntassero una pistola in gola e mi costringessero a mettere un vestito rosa shock con le balze"

La sfidai con lo sguardo senza muovermi nemmeno di un centimetro.
I nostri occhi si incastonarono. Marrone nell'azzuro.
Poi lei ricominciò.

"Gira, ti ho detto."

Aveva gli occhi lucidi e rossissimi, quel rosso stonava un sacco con i suoi occhioni blu.
Perché piangeva? Lei e mio fratello... Oh, nono, tutto ma non questo. Andiamo!

"Sky... Non dirmi che tu e Robert... Oddio no!".Gridai appena.

"No! Idiota! Con quel deficiente patentato?! Ma neanche se mi pagano a sacconate!"

Disse lei scoppiando quasi a ridere per la faccia sconvolta che avevo fatto inizialmente, mollandomi le spalline della canotta.
Tirò un lungo sospiro tentando di trattenere le lacrime, stava per piangere, ne ero sicura.
Poi mi guardò dritta negli occhi, abbassò il capo, e lo rialzò tornando sui miei occhi.

"Ronnie... Io non voglio tornare alla vita di prima... non voglio... e lui è stato la causa principale di quella vita di merda."

Mi si strinse il cuore.
La fissai negli occhi e le sorrisi.
Dietro le macchine cominciarono a suonare ripetutamente.
Chiusi gli occhi e respirai profondamente.
Di nuovo i clacson. Ancora, ancora e ancora.

"Stai zitto brutto rincoglionito se non vuoi che scenda e ti spacchi il setto nasale!"

Urlai sperando avesse sentito tutta la mia rabbia poi cacciai il braccio fuori dal finestrino dell'auto e gli feci il dito medio. Il tettuccio sulla mia Audi era alquanto utile.
Poi mi concentrai nuovamente su Sky, la tranquillizai e le promisi che domani saremmo tornate in quell'edificio e avremmo fatto il culo a mio fratello.
Oh, sarei ritornata in quello strano edificio, a picchiare mio fratello, e la cosa mi divertiva.

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