Quando mi mise giù, dovetti realizzare ciò che mi aveva detto.- mi ha detto seriamente TI AMO? Oh merda... -
Rientrai ripensando sempre a quelle due parole, fin quando non mi ritrovai difronte alla camera 257, << tutto ok Emi? >> richiese Thomas appoggiando una mano sulla mia spalla, << sisi, devo solo tornare con la testa sul lavoro >>; ma che dico...20 minuti fa un articolo diceva che Thomas fosse il mio ragazzo e poco fa Charles mi ha detto ti amo. Dire che sono sorpresa è il minimo, un sentimento così è forte, quelle due parole sono forti...veramente mi ama?
Appena entrai mi misi seduta, accesi la tv e continuai a lavorare. Passarono 10 minuti e si sentì << N-No-Noemi... >>, mi girai di scatto e vidi Daniele muovere la dita della mano, così mi alzai di corsa e mi avvicinai a lui, << ehi...sono qui, non ti lascio >>, avevo le lacrime agli occhi colmi di gioia. Un tempo mi ero ripromessa che non lo avrei mai più voluto vedere, ma ora come ora ho solo bisogno di riavere mio fratello con me. << THOMAS! >> urlai, << che c'è? >> domandò preoccupato, << si è svegliato...chiama un dottore >> espressi sorridendo ancora con gli occhi pieni di lacrime dalla gioia.
Le ore passavano, erano le 5 di mattina, io e i miei stavamo ascoltando ciò che ci stava dicendo il dottore: i suoi parametri sono buoni, non deve sforzarsi e dato che ora è sveglio possono trasferirlo all'ospedale Sant'Orsola di Bologna; a quelle parole mi venne un senso di sollievo, ringraziai il dottore e lo lasciai con mia madre e mio padre, così mi diressi da Daniele, << ehi come ti senti? >> domandai sedendomi all'orlo del letto, << meglio, ora che ti vedo non ho più dolore >> disse con gli occhi lucidi, ma continuò con << Noemi...perdon- >>, non gli feci finire la frase che dissi << ti ho già perdonato, non devi più dirmelo >>, << ...vieni qui vicino a me >>, si spostò un po' per farmi spazio per stare sdraiata vicino a lui, appena mi sdraiati mi diede un bacio in testa.
<< cosa mi sono perso in questi anni? >> chiese abbracciandomi con il braccio non rotto, << ci sarebbero tante cose da dire, ma te lo racconterò con più calma quando starai meglio. Ti dico solo che mi sono laureata e ora lavoro in Ferrari >> risposi, << congratulazioni ragnetto sono fiero di te, solo avrei volto essere presente a questo tuo traguardo >>, << non dirlo neanche per scherzo, l'importante che ora tu sia qui >>, espressi alzandomi su un gomito per guardalo negli occhi, mi distrassi sentendo la tv che faceva andare in onda le vecchie gare di F1 che sono avvenute in Bahrein e in particolare quella dell'anno scorso, in cui si vide Charles ritirasi 16 giri prima della conclusine della gara e Carlos invece finì al 4 posto.
<< quando hanno la prossima gara? >> domandò con l'attenzione verso lo schermo; rividi quella gara per la ventesima volta in questa settimana per poter aiutare la squadra a migliorare e non fare gli stessi errori di quell'anno, in quel momento quella era la ventunesima volta; << scorsa settimana hanno avuto i test e ieri si sono ritrovati nuovamente con tutti i piloti e tutti i Team Principal, oggi le prove libere, domani che è venerdì la qualifica, invece sabato fanno la gara >> risposi guardando sempre la tv, che in quel momento stavano mandando in onda la vecchia intervista di Charles; << perché non sei lì? >>, << perché tu sei più importante >>, appena finii di dire quella frase il telefono mi vibrò, lo presi in mano e vidi una notifica che mi fece sorridere, << chi è? >>, << nessuno... >> risposi con il sorriso ancora stampato in faccia; Charles mi scrisse:
Charles
Petite spero che sia tutto ok, io sto andando a fare una corsa con Andrea, quando sei libera scrivimi<< nessuno ha un nome...ti conosco ancora su questo lato, sai che mi puoi dire tutto >>, lo guardai e ritornai sotto il suo braccio, << è la persona più dolce che abbia mai conosciuto, si preoccupa per me, mi fa sentire bene, non mi giudica e mi comprende >> dissi pensando a lui... << ragnetto questo "lui" lavora in Ferrari? >>, << si...ed è Charles Leclerc >> risposi guardando la sua reazione << wow, questo si che è importante >> disse con il suo solito sorriso, quanto mi era mancato vederlo, << ma non stiamo insieme, non...non ne abbiamo ancora parlato >>, << aspetta un attimo quindi tu sei qui con me, al posto di essere con la squadra, farla vincere e nemmeno con lui per parlare di ciò? Da quanto vi frequentate? >> domandò stranito, << 5 mesi e quasi 2 settimane >> risposi facendo un sorriso imbarazzato, << Vai! Muoviti! Vai in Bahrein >> espresse guardandomi negli occhi, << ma che dici, io resto qui con te >>, << Emi o vai ad aiutare il team e parli con lui prendendo il primo volo domani mattina, o te lo prendo io >>.
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Paint the town red || Charles Leclerc
RomanceNoemi è laureata in ingegneria meccanica a Bologna, la sua città natale; si è appena trasferita a Monaco, dove i suoi genitori si incontrarono per la prima volta e dove ha passato tutte le sue estati. In una giornata di settembre Noemi e le sue amic...