Canto 6 - La battaglia di Emàr (Prima parte)

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S'alzava bruna e terrosa la polvere,

mista a residui di festuca e polline

sotto i pressanti zoccoli del bianco

destriero che la piana macinava,

Lorelai e Alman in groppa saldo e docile

portando, fra gli steli galoppava.

Tutto il meriggio trascorse, giungeva

un vento caldo l'odore sollevando

d'erba piegata e ai nixen scompigliando

le chiome folte, nero e oro mischiando,

alla bianca criniera pure avvolte.

Lorelai era a Alman sì forte aggrappata,

sul suo orecchio a narrar storie chinata,

il parlar dei due giovani coperto

dal galoppar sì folle e cadenzato.

Presto fu sera e infin giunse la notte.

L'intelligente creatura mantenne

l'andatura nel buio denso, profondo.

Tenue un chiaror ceruleo iniziò appena

a permear l'aere, che nei pressi giunsero

di Emàr, la sì imponente capitale.

Spediti alle mura erano diretti,

ma una distesa di caotiche tende

li sorprese, i nemici accampamenti.

In un folto boschetto si nascosero.

«Contatto Belren, sì del nostro arrivo

lo avviso, in fretta ci faranno entrare.»

Tese la mano Alman in direzione

del vento che soffiava e a bocca stretta

sussurrò poche concise parole.

Aspettò alcuni minuti paziente,

risposta poi avvertì , un soffio alle orecchie.

«Belren dice di andare, ma si trovano

nel gran palazzo dell'Asgard, accanto

alle mura, non in città, ci attendono.»

Quieti si mossero a piedi i due nixen,

il cavallo con sé portando, i bordi

del largo accampamento costeggiando.

Neri i tendaggi dei thogi, disposti

con ordine marziale, falò spenti,

con attorno uomini a dormire intenti.

Ma grandi e arancioni ecco anche le tende

della Vadgar, temuta compagnia

di mercenari e predoni, i vessilli

aggressivi tutto attorno esibiti.

Una sezione infin di tende priva,

con il suolo di stuoie ben tappezzato,

su esse i giganti fomori dormivano,

potenti i respiri, il corpo temprato.

Di scaglie petto e braccia eran cosparse,

pur fronte, zigomi e collo ne avevano

Il Popolo della GocciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora