Canto 6 - La battaglia di Emàr (Seconda parte)

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E si gettano i thogi, furia pura,

sfrenata, corrono verso le mura,

saldi gli scudi sul capo a fermare

la scarica di frecce su di loro

abbattuta, trainata ogni fatale

macchina d'assedio, insieme ai guerrieri

della Vadgar portano scale e arieti.

Guidano i difensori le baliste

dall'alto delle mura, i dardi saettano

sibilanti, ma nessuno scalfisce

l'onda dei thogi, protetti da oscuri,

potenti incanti, lanciati sicuri

dal folto gruppo di sinistri maghi,

che alle lor spalle l'attacco dirige.

Piantati attorno ai maghi, gli stendardi

rossi dei thogi, la brutal tenaglia

sopra di essi cucita, il loro simbolo.

Si agitano negli abiti ordinati,

nera stoffa, forte stringono gemme

d'arcan potere, gli stivali pestano,

la loro magia invocano a proteggere

i lor compagni, che la vita rischiano.

Fra di essi immobile si eleva, avvolto

da un mantello color pece, un possente

uomo, dal volto impassibile e tetro,

lunghi e selvaggi i corvini capelli,

sulle spalle gli cascano, ribelli.

Il suo sguardo ogni cosa osserva attento.

Carichi sono ormai i mangani, pronti,

contro le mura puntati, insidiosi.

Saltano gli uomini addetti a azionarli,

s'alzano i bracci che al ciel son miranti,

scaglian le rocce, la loro potenza

tutto frantuma, pur le mura rompe.

Ma alcune son fermate dagli incanti

dei maghi di Emàr, che a metà del volo

le disintegrano o in spazi deserti

le deviano. Ma le altre contro i merli

si abbattono, gli edifici all'interno

fracassano, i muri smembrano, i tetti

squartano. Sale la polvere, crollano

le prime macerie sopra le strade.

Scompiglio si crea sui camminamenti

della città, vacilla la difesa,

iniziano i mercenari a addossar

le scale a più piani, con assi in legno

coperte, contro le frecce protette.

«Ma che fanno i maghi, perché le rocce

non ferman tutte, diamine!» imprecò

il tozzo nix alla sinistra di Alman.

«La magia degli umani da emozioni

deriva, dalla loro intensità.

I nostri alleati paura stan provando,

forse decisa è la lor volontà.

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