SARA
Sono tre giorni che non incontro nessuno di rilevante. Faccio un sospiro e mescolo le carte da gioco, spostando lo sguardo sulle mie dame di compagnia nuove di zecca sedute attorno al tavolo.
Ophelia, una giovane ragazza con le guance rosee e i capelli scarlatti, e Marisol, una donna che è qui per aiutarmi nel mio addestramento per il re. Stanno entrambe sedute di fronte a me a mormorare parole di adorazione ogni volta che sbatto le palpebre.
Una parte di me è disgustata perché so che la loro è una lealtà fasulla, ma l'altra parte gode delle loro attenzioni. C'è qualcosa di gradevole nell'essere trattati così bene, anche se proviene da persone che vogliono solo arrampicarsi sulla scala sociale.
Tuttavia, mi chiedo chi di loro sia qui per conto della famiglia, con l'auspicio di andare a letto con il mio futuro marito e diventare la sua amante.
Chissà quante l'hanno già fatto.
Non che mi dia fastidio in entrambi i casi. È noto che i re traggono piacere da molte fonti, ed è ancora più risaputo che re Michael predilige un ampio buffet e non è particolarmente schizzinoso riguardo i suoi gusti.
Più rimedia da qualche altra parte, meno bisogno avrà di me.
Cercherà la mia purezza, naturalmente, e desidererà generare un erede. Non intendo lasciare che le cose si spingano tanto in là."È piuttosto noioso, non trovate?" commento, posando le carte e tamburellando con le unghie sul tavolo.
Sheina è dietro di me e mi sfiora i capelli mentre ride. "A Milady piace andare in cerca di avventure. Quando eravamo ragazze, non c'era modo di corromperla per farla restare ferma un secondo."
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo, prima di posare lo sguardo sulla ragazza più giovane nella stanza.
"Non darle ascolto, cara Ophelia. Sono perfettamente in grado di starmene seduta qui a... bere tè tutto il giorno e mangiare pasticcini."
Le risatine esplodono intorno al tavolo e io faccio un sorriso che mi riscalda il centro del petto.
"Ora..." Approfitto del nuovo cameratismo e mi sporgo in avanti. "Raccontatemi di questi ribelli."
Gli occhi verdi di Ophelia si spalancano e Marisol si sposta sulla sedia, sfiorandosi i capelli biondi con le dita.
Interessante."Ho detto qualcosa di inappropriato?" chiedo. "Mi scuso in tal caso. Ne ho sentito parlare e mi sono incuriosita, ma dalla vostra reazione deduco che è un argomento delicato."
Resto qualche istante in silenzio, permettendo alle mie parole di indugiare nell'aria prima di riprendere.
"Sapete... Dovreste dirmelo lo stesso. Non vorrei mettermi in imbarazzo davanti a nessuno, soprattutto al re."
Mi metto una mano sul petto e faccio una risatina.
"Riuscite a immaginarlo?"
Ophelia esita prima di sporgersi verso di me. "Sono dei reietti."
"Reietti?"Lei annuisce e Marisol arriccia le labbra prima di aggiungere: "Feccia, ecco cosa sono. Creature disgustose che pensano di avere il diritto di vivere al nostro livello."
Mi si stringe lo stomaco. "E non ce l'hanno?"
Ophelia scuote la testa. "Sono dei criminali. La gente dice che fumano e bevono fino a quando non gli si incrocia la vista e poi si intrufolano di soppiatto nell'Upper East Side e rapiscono le persone per strada."
"A quale scopo?" Le mie sopracciglia si inarcano.
"Per mandare un messaggio?" Ophelia si morde le labbra.
"Sono degli sciacalli," subentra Marisol. "Sono diventati un problema solo di recente, e ora che si sono scagliati contro Re Thor..." Alza le spalle, lisciandosi la gonna con una mano. "Non rimarranno in giro ancora per molto."
Le dita di Sheina, che mi stavano appuntando i capelli con delle forcine, si fermano. "È piuttosto grave," borbotta.
Gli occhi grigi di Marisol si posano sui suoi, i suoi lineamenti si contraggono. "Fanno dei sacrifici umani in mezzo alle loro sudicie strade! Spogliano una persona fino a quando non gli rimane altro che il suo orgoglio, e poi si prendono anche quello, lasciando dietro di sé solo vergogna e suppliche di morte."
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MISCHIEF
Fiksi PenggemarTanto tempo fa, un re ci ha lasciato. Due figli aveva avuto: un reietto ed uno amato. Ma per poter salire sul trono a regnare Il grande aveva un dovere: una sposa da trovare. E visto che il minore era un bruto ed un villano Fu detto a quella sposa d...