«Seungmin, non era un sogno!» ribbadì Felix, mentre era impegnato a rimuovere con un pennello bagnato lo sporco di grasso da un motore di una Rolls-Royce Phantom nera.
Dopo tre anni di ingegneria meccanica, Felix si laureò, e riuscì a trovare lavoro in una piccola officina di Hwa-dong, quartiere poco lontano dalla sua casa a Bukchon Hanok.
Il ragazzo sbattete il panno sul cofano del motore, facendo sobbalzare il povero biondino ancora lievemente terrorizzato dall'evento della notte scorsa.
«Lix, i vampiri non esistono!»
Kim Seungmin, il migliore amico di Felix. Si erano conosciuti al primo anno di ingegneria, e quando finalmente laureati, decisero di andare a lavorare nella stessa officina.
«Te l'ho giurato, sento ancora dolore dietro il retro del capo! È una prova che non fosse solo un sogno» continuò, indicandosi il gran cerotto bianco a forma quadrata nascosto sotto la chioma bionda.
Il ragazzo arreso, si passò una mano nei capelli corvini con alcuni ciuffi biondi solo sulla fronte, scuotendo lentamente il capo «Senti, non so cosa dirti, d'accordo?» disse con tono fermo, cosa che fece sentire l'altro ragazzo solamente un peso.
«Scusa...» mormorò Felix, ritornando a pulire il motore con movimenti svogliati.
Era sempre stato bravo nel suo lavoro, ma quella mattina, sembrava proprio di no.
Da quando Felix mise piede in quell'officina ― alle 07:00 di mattina ― con il sole che ancora sorgeva, aveva combinato minimo già molti guai.
Cosa che non era mai successa da quando lavorava lì.
Rovesciò l'olio sul suolo, fece cadere i pennelli per terra, persino gli attrezzi.
E per poco non si chiuse un dito nel cofano dell'auto, se Seungmin non lo avesse tirato da dietro per la maglia nera.
«Felix!» lo richiamò, risvegliandolo dai suoi pensieri.
«S-si?» rispose, capendo solo in quel momento che stava per spezzarsi un dito «Oh, grazie...»
Seungmin, rendendosi conto di essere stato troppo duro prima, provò una lieve stretta al petto, sentendosi in colpa.
Il problema non è che non credeva al suo migliore amico, ma per lui la situazione era difficile e confusa.
Dato che non aveva mai creduto a vampiri, o in particolare creature soprannaturali.
Emise un profondo sospiro, avvolgendo il corpo di Felix fra le braccia ricoperte da tatuaggi di inchiostro nero e altri rossi.
«Lix, rilassati. Perché non vai a casa? Così ti calmerai un po'»
«E i-il capo...?» chiese, ricambiando immediatamente l'abbraccio e affondando il volto nell'incavo del collo del suo migliore amico. Anche quello ricoperto da un piccolo tatuaggio a tre stelle nere.
«Gli dirò che ti sei sentito male. E poi lo sai, sei il suo preferito, non ti sgriderà mica» disse, procurando una risatina dalle labbra di Felix.
«D'accordo allora»
Si staccò dall'abbraccio, scostandosi alcuni ciuffi biondi dalla fronte scompigliati dal venticello «Grazie, Seungie»
«Figurati, Lix» rispose, arricciando le labbra ricoperte da uno strato di Labello ai mirtilli in un piccolo, ma dolce sorriso «Ora vai»
Felix annuì con il capo. Si pulì le mani ricoperte dalla polvere con una salvietta umida e profumata, per poi prendere il suo zaino e mettersi una bratellina sulla spalla.
«Ah, Felix!» lo richiamò, facendolo fermare sull'uscita dell'officina.
«Si?»
«Prendi questo, altrimenti avrai un calo di zuccheri come l'altra volta» disse Seungmin, lanciandogli un piccolo sacchetto bianco.
Il biondo lo afferrò a volo, sentendo un odore familiare dall'interno.
Lo aprì velocemente, e un sorriso spuntò sulle sue labbra quando vide due Dorayaki ripieni di Anko, una salsa dolce e rossastra ricavata dai fagioli.
«Non dovevi... Ma grazie Seungmin»
Dopo essersi salutati, Felix iniziò a camminare lentamente, ovviamente, mangiando i suoi adorati Dorayaki, sporcandosi gli angoli delle labbra con la salsa.
Ma si sentiva piuttosto osservato, quindi ogni secondo si voltò copiosamente indietro.
Forse mi sto facendo suggestionare , pensò.
Passò davanti a un vicolo buio, e quando sentì un rumore sobbalzò, lasciando cadere involontariamente la busta dei Dorayaki sul suolo.
«Stupidi gatti...» mormorò, guardando dei gatti selvaggi litigare fra loro, solo per un pezzo di carne.
Spostò lo sguardo sui dolci per terra, emettendo un profondo sospiro malinconico «Immagino che dovrò comprarne altri» sussurrò a sé stesso.
Sbuffando, cambiò direzione, con la speranza di rilassarsi almeno un po' e togliersi dalla mente il volto angelico, ma allo stesso tempo pericoloso di quel spericolato Hyunjin.
Iniziò a salire le scaline della strada, fermandosi davanti alla porta di vetro del solito bar.
Osservò i caratteri in grassetto scritti in coreano '달콤한 사탕'; ovvero 'Sweet candy'.
Le sfumature della scritta variarono dal rosa pastello ad uno più scuro, con alcune decorazioni marroni.
Tipo al solito stile come i granelli di cioccolato sui Donuts rosa.
Prese un profondo respiro, spingendo la porta ed entrando. Se la chiuse alle spalle, sentendo un odore appunto di Dorayaki invadergli le narici.
Si avvicinò al bancone, dove dietro ad esso ci trovò il solito ragazzo dai capelli come il rosa dei caratteri scritti in coreano fuori dal negozio.
«Ciao! Cosa ordini oggi?» chiese con tono amichevole Jeongin, con un sorriso a tirargli gli angoli dalle labbra da un orecchio all'altro.
«Due Dorayaki e, umh... un Milktea»
Il cameriere annuì con il capo, segnandolo sul taccuino.
«Sono 10 won in tutto»
Dopo aver pagato, andò a sedersi, notando che a quell'ora il bar fosse completamente vuoto.
Forse lì avrebbe potuto rilassarsi.
O almeno lo sperava.
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capitolo corto, ma il prossimo sarà più lungo giuro.
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bite me ✦ hyunlix.
Fiksi Penggemar━ 𝐇𝐘𝐔𝐍𝐋𝐈𝐗 ❛ hyunjin è un ναmρiro sρeciαle e lα suα ρredα ρreferitα è felix. ⌗ αu, boysloνe, smut, vαmρiri fluff, bαd ending 𝗧𝗪 :: αccenni sαngue, morte. gli idol sono solo dα ρrestαvolto. ©DRUNK-D4ZED ⌇ 2024.