-3- treccine nere

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Linda: ho finito, andiamo?
Tn: ok, ma giuro che se troviamo solo 1 persona strana la dentro corriamo a casa.
Linda: e se io non volessi?
Tn: ti trascinerei fuori da quella discoteca invasa da persone con la 104 con la forza, e se rifiuti anche questa volta ti ci mando a suon di sberle.

Mi guardò con aria amareggiata, ma sempre con quella faccia di merda che le si stampava sul volto ad ogni espressione facciale lei facesse.

Linda prese le chiavi di casa e della macchina, io presi le chiavi della mia moto, una bmw m 1000 rr, era fighissima come moto. Quando ero andata a sceglierne una, per caso mi era scivolato occhio accanto a un motorino tutto scassato che stavo squadrando malissimo, tipo quando vedo Giulia fare l'oca con Marco, e mi innamorai di lei.

Linda: ma vai in moto? non vieni in macchina con me a farmi compagnia?
Tn: nah, è da tanto che non vado con Rox.
Linda: ceh, tu hai dato un soprannome a quell' ammasso di ferraglia e non a me? Troia!
Tn: Intanto ammasso di ferraglia a tua sorella
Linda: che non ho.
La guardai storta e dopo continuai con la lamentela.
Tn: e poi un soprannome tu c'è l'hai.
Linda: e quale?
Tn: quando eravamo ancora ragazzine in un messaggio ti avevo scritto che non mi piaceva il tuo nome.
Linda: embè?
Tn: e avevo scritto che ti avrei chiamata Onotaija.

Linda: si ma grazie, non mi chiami mai così!
Tn: perché ti do altri soprannomi che mi invento al momento.
Linda: più insulti che soprannomi.
Le diedi un occhiata che sembrava gridare: va behhhhhhhhhh.

Cazzo e vero il gilè!
Uf, non ho voglia di andare di nuovo su per le scale.
Tn: Linda
Linda: eeehhhh
Tn: vengo in macchina con te.
Linda: perché?
Tn: perché si.
Linda: hai dimenticato il gilè, vero?
CAZZO STACCA STACCA CI HANNO SCOPERTI! HAHAHAHAHHAHAH.
Ve beh dai...
Tn: ehmm, sì
Linda: lo sapevo.

Salimmo in macchina e mi misi a dormire. Mi aspettava una nottata lunga, quando la Linda andava in discoteca restava li fin il mattino, e non c'era modo di farla andare via.

Linda mi sveglio'.
Camminammo fin l'ingresso della discoteca e notai che non era poi così male.

Tn: ma in che cazzo di discoteca vanno i nerd?
Linda: ah non chiederlo a me.
Entrammo.
Oddio, era troppo lussuosa per essere una discoteca normale.
Restai a bocca aperta. Scambiai uno sguardo alla Linda e ammirai il modo brutale con cui la sua mascella cadde incredula.
Tn: secondo te... abbiamo sbagliato discoteca?
Linda: no..., no, nonono è questa.
Tn: proviamo ad Entrare.
Linda: ok.

entrammo.

Era fantastico. Non credo io possa descrivere con parole.
Foto ⬇️

dico solo,woh

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dico solo,woh.
Linda: Cazzo è fantastico...
Tn: lo so...
Dopo un po' di minuti a fissare il tutto, ci incominciammo a rendere conto che eravamo in una discoteca per divertirci.
Linda: visto che sta arrivando molta gente io vado a ballare.
Tn: STA ATTENTA
Linda: si mamma.
Tn: non accettare nulla da nessuno, non ti avvicinare a nessuno e non ballare con nessuno.
Linda: ma che palle, come sarebbe a dire non ti avvicinare a nessuno? siamo in una discoteca, e ovvio che saremo tutti appiccicati come sardine.
Tn: ma non ti avvicinare troppo.
Linda: ok...
Tn: ah e alle 3 devi stare all,' ingresso, così ti trovo e andiamo a casa.
Linda: ok mamma, io vado.
Tn: STA ATTENTA!

le urlai dietro ma non mi senti'.
Mi guardai a torno e decisi di andare a prendere qualcosa da bere.

Mi stavo avvicinando al bancone, quando sentii sbattere addosso a qualcuno.

x: ma che cazzo fai!
Tn: ma che cazzo fai tu!
X: stavo camminando tranquillamente, sei te che mi sei sbattuta addosso.
Tn: MA CHE STRACAZZO STAI DICENDO!
SEI TE CHE NON GUARDI DOVE CAMMINI!
X: hei calmati, sei te quella che non si è spostata.

Ah perché era colpa mia se quel palo della luce di merda non guardava dove cammina?
Tn: SENTI GIRAFFA DEL CAZZO, ESISTONO ANCHE PERSONE LEGGERMENTE PIÙ BASSE, NON VEDO PERCHÉ LA COLPA DEBBA RICADERE SU DI ME, DATO CHE SEI TE QUELLO CHE NON GUARDA DOVE CAMMINA.

Mi guardò. Solo allora lo vidi meglio.
Aveva treccine nere lunghe fin la spalla, nere.
Aveva i lineamenti marcati e una pelle Liscia come il culo di un neonato. Occhi castani, che brillavano alle pazze luci della discoteca.
Era altissimo, una giraffa cazzo. era piuttosto muscoloso, ed aveva anche lui vestiti larghi, ma meno dei miei. In testa aveva una bandana nera con disegni bianchi.

NOTA DELL' AUTRICE
allora gais, lo so che vi avevo detto che da questo capitolo apparivano le mln vibes, ma ho prolungato fin troppo i tempi e non c' avevo voglia di fare un capitolo più lungo.
Detto questo, volevo informarvi che mi sta salendo su il kebab che ho mangiato 2 ore fa, e anche che vi giuro che dal prossimo capitolo appariranno le cose traumatiche.

Buenas nochessssss

The Will of Satan- Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora