14: Love Yourself: Tour

59 3 0
                                    

«Army, sapete cosa significa il colore viola?

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Army, sapete cosa significa il colore viola?

Il viola è l'ultimo colore dell'arcobaleno.
“Viola” significa che mi fido di voi e che vi amo da molto tempo.
Purple you, Army!»
(Kim Taehyung, 2016)

-

25 agosto 2018

Il Love Yourself Tour, annunciato appena qualche mese prima, stava finalmente per iniziare.

Namjoon, Seokjin, Yoongi, Hoseok, Jimin, Taehyung e Jeongguk, accompagnati dai membri dello staff, si erano diretti all luogo del concerto di buon ora in vista delle ultime prove generali, che come quelle dei giorni precedenti comprendevano l'intera scaletta dell'evento live che si sarebbe tenuto quella sera.

I fan avevano mandato sold out ogni data programmata nel giro di pochi minuti e, di conseguenza, l'Olympic Stadium di Seoul, conosciuto anche con il nome Jamsil Olympic Stadium, avrebbe visto occupata ogni singola postazione al suo interno.

E non era certamente un luogo piccolo, per nulla: cominciato nel novembre del 1977, lo stadio doveva inizialmente contenere ben centomila posti a sedere ma, in seguito ad una riduzione di essi, ne ospitava “soltanto” sessantanovemila e novecentocinquanta.

Le postazioni erano disposte su due piani e la forma della struttura non sembrava di chissà quale particolarità: vista dall'alto appariva come un semplice cerchio gigante con delle rientranze utili a riparare i presenti sugli spalti in caso di brutto tempo, eppure la sua costruzione aveva radici molto più profonde.

L'Olympic Studium, infatti, riprendeva le caratteristiche sia delle Kobukson, ovvero le navi "testuggine" da guerra coreane grazie alle quali la Corea sconfisse la flotta giapponese durante la guerra tenutasi dal 1592 al 1598, sia alle Porcellane Verdi Celadon, un tipo di ceramica tipico della Cina, dell'Estremo Oriente e dalla Corea del periodo Goryeo*, il quale partì dall'anno 918 e terminò nel 1392.

Il gruppo non poteva che sentirsi onorato di potersi esibire in un luogo come quello e davanti a così tante persone accorse lì proprio per loro, ciò li spronava a metterci ancora più impegno rispetto a quanto già ne mettessero normalmente.

«È gigantesco...» mormorò Hoseok, il primo ad arrivare sul palco, portandosi una mano a coprirsi il volto dal sole alto nel cielo, facendo passare lo sguardo su una qualunque cosa che attirasse la sua attenzione.

Hoseok non dimenticava il percorso fatto per arrivare fino a quel punto, nessuno di loro dimenticava.

Venivano da un'agenzia piccola, pressoché sconosciuta, tanto che inizialmente non avevano chissà quanti fan o entrate economiche sufficienti; avevano rischiato lo scioglimento del gruppo dopo nemmeno sei mesi dal loro debutto, arrivando persino a regalare biglietti gratuiti per un loro concerto dopo poco meno di un anno.

Somebody does Love [Min Yoongi/BTS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora