12: Jiyeon

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“Il passato non è solo ciò che è successo ma anche ciò che avrebbe potuto succedere ma non è avvenuto

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Il passato non è solo ciò che è successo ma anche ciò che avrebbe potuto succedere ma non è avvenuto.”
(Sarah Ban Breathnach)

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Silenzio.

Una profonda assenza di suono interrotta soltanto dall'orologio appeso alle spalle di Bang Sihyuk, le cui lancette scandivano meccanicamente i secondi che passavano, faceva compagnia ai presenti nella stanza.

Quelle semplici parole ebbero il potere di ammutolire ogni respiro, portandoli ad ignorare quel flebile ticchettio e dando la sensazione che il tempo dentro quello studio si fosse completamente fermato.
Nessuno si azzardava a muovere anche solo un muscolo, nemmeno le loro espressioni facciali mutarono.

Erano sorpresi, sconcertati e disorientati; non sapevano a cosa pensare, bloccati come se qualcuno avesse lanciato loro addosso dell'acqua fredda, ghiacciata.

Lanciarono delle rapide occhiate a chi avevano accanto e di fronte, cercando di pensare a qualcosa da dire tuttavia ogni cosa sarebbe risultata fuori luogo.

Non avrebbero mai immaginato che Jonghyun potesse pronunciare, tra tutte le parole esistenti, proprio quelle che avrebbero formato una frase di tale spessore, tuttavia non ci volle molto prima che l'affermazione del ragazzo venisse collegata alla persona verso cui lui teneva lo sguardo puntato, arrivando poi alla conclusione che sì: Jonghyun aveva appena fatto intendere che Daeun fosse sorella sua e di Jeongguk.

Proprio questi ultimi, rimasti a bocca aperta nell'apprendere ciò, si scambiarono una veloce occhiata incredula pur di comprendere se almeno uno di loro fosse già a conoscenza di quell'informazione, rendendosi immediatamente conto che quella fosse una notizia del tutto inaspettata per entrambi.

Un colpo di tosse da parte di Bang Sihyuk fu ciò che fece tornare alla realtà i presenti, in particolare Daeun parve ricordarsi grazie al suo gesto di avere delle corde vocali ancora funzionanti che le consentivano di spezzare quella tensione.

«Scusami un attimo...» mormorò la ragazza, dopo essersi schiarita la voce «Jeongguk è più grande di me, nel caso in cui ciò che state dicendo fosse vero, perché sembra non ricordare di aver mai avuto una sorella? Perché lo sa solo Junghyun?» chiese tentennando, non sapendo a cosa effettivamente pensare.

Avrebbe desiderato fosse davvero come dicevano Molan e Junghyun, le sarebbe piaciuto avere un fratello maggiore come Jeongguk, eppure mentre una parte di lei sperava ardentemente ciò, l'altra parte del suo animo si augurava di trovare qualcosa che non collegasse quell'affermazione alla realtà, qualcosa che confutasse la deduzione della Kim e che dimostrasse essere tutto un errore; questo perché temeva la reazione di Jeongguk.

Il ragazzo, infatti, non aveva ancora aperto bocca né fatto domande: fissava il fratello dinnanzi a sé con i grandi occhi da cerbiatto spalancati e le labbra socchiuse, come se avesse avuto un incontro con la Dea Medusa e fosse stato tramutato in una statua di pietra.
Voleva credere a Junghyun, ma non riusciva a non pensare di non avere memoria della Mochizuchi ed il continuo riflettere su ciò gli fece temporaneamente scordare tutto il racconto di Molan sull'adozione di Daeun.

Somebody does Love [Min Yoongi/BTS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora