Capitolo 6

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TAYLOR

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TAYLOR

La sveglia delle 6:00 del mattino di Nicholas mi desta sempre troppo bruscamente dal sonno. Quando riapro gli occhi e riesco a mettere a fuoco le immagini davanti a me scopro Nicholas seduto sul letto, ancora nudo e avvolto dal candido piumone dalla vita in giù intento a scorrere nervosamente lo schermo del suo smartphone-Ci siamo scambiati i ruoli?-provo ad attirare la sua attenzione senza troppo successo-Adesso sei tu quello che lavora h24 sui social?-mi metto a sedere accanto a lui-Da quanto sei sveglio?-

-Da un po'-allora deve avermi sentito anche prima-Sto cercando di capire cosa sta succedendo qui fuori-

-Novità rispetto la tempesta di neve?-

-A quanto pare si-

-Sono notizie belle o brutte?-

-La tormenta si sta placando-ascolto attentamente le sue parole-Sono stati sbloccati i trasferimenti in tutta la regione ma non quelli esteri-si volta finalmente a guardarmi in faccia-Questo significa che oggi ritorna mio padre-

-Oh finalmente potrai scrollarti di dosso un po' di responsabilità!-

-Questo significa anche che devo stare anche MOLTO attento-sgrana gli occhi per farmi comprendere esattamente il senso delle sue parole-Sai-si umette le labbra-Mio padre è la parte russa della famiglia-

Resto con il respiro a mezz'aria. Nonostante sia sveglio da pochi minuti afferro ogni singola parola e avverto quasi come un senso di colpa nei suoi confronti.

-Mi darai ancora una mano in cucina stamattina?-fa per alzarsi dal letto mostrandomi il suo bel corpo nudo dalla pelle candida.

-Certo-distolgo lo sguardo. Non mi aspettavo un bacio da parte sua o un gesto di affetto ma questa freddezza mi spiazza e mi spaventa. Mi fa quasi dubitare dell'essermi lasciato andare con lui.

-A proposito-recupera alcuni vestiti dall'armadio di legno dandomi la visuale completa e perfetta del suo sedere tondo-La foto che hai postato ieri in cucina con Klaus ha preso un sacco di likes hai visto?-

-Si-accenno ad un sorriso.

-Questo significa che la tua ascesa verso il successo sta andando a gonfie vele-fa un mezzo giro su se stesso-E grazie anche per la pubblicità e la visibilità che hai dato al resort-

-Non ne aveva bisogno-mi convinco ad alzarmi dal letto-Il resort ha sempre funzionato benissimo anche senza il mio intercedere-gli lancio un'ultima occhiata eloquente. Dal bagno sento la porta d'ingresso del monolocale sbattere nel richiudersi. 


NICHOLAS

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NICHOLAS

-Simpatico tuo padre-Taylor compare prepotentemente dal retro del bancone della reception-Vi somigliate-

-Solo fisicamente per fortuna-sistemo alcuni fogli all'interno di una cartellina di pelle marrone-E comunque fai presto a definirlo simpatico hai visto come fa rigare dritti tutti?-

-Non mi sembra che regnasse anarchia quando sei stato da solo in questo posto-

-Appunto-controllo che alcuni post-it riportino notizie non troppo rilevanti-Lui è fin troppo esigente anche con me-

-L'ho visto andare via. Non alloggia anche lui qua?-

Scuoto la testa-Torna a casa tanto l'emergenza neve sembra essere cessata-

-Vive da solo?-

-No ha una compagna da qualche tempo-sposto un faldone dalla scrivania che ripongo in alto-In ogni caso oggi si sono liberate un paio di stanze se vuoi puoi trasferirti in una di queste già da stasera e ovviamente, anche se so perfettamente che il tuo problema non è economico, saresti comunque ospite senza dover pagare o puoi anche andare via a visitare un altro posto nei dintorni e restare ad alloggiare lì-

-Nick-lo sento avvicinarsi nonostante non gli abbia dato l'autorizzazione a farlo-Se per te va bene resterei nel tuo alloggio così magari puoi tenere le stanze libere per qualche altro ospite occasionale-gli do tacito assenso- Ma posso sapere cosa ti prende?-appoggia il suo sedere sul tavolo di legno-E' tutto il giorno che mi eviti e mi tratti come se fossi uno sconosciuto-

-Mi sembra di avertelo già spiegato-

-Si ma adesso siamo solo io e te- in effetti il mio mantenere il punto è un tantino eccessivo anche in questo momento lontani da occhi indiscreti. Forse una piccolissima parte di me vuole solo allontanarlo il prima possibile perché è consapevole del fatto che questo piccolo idillio, questa scintilla che è scattata tra noi non è stato altro che un fuoco di paglia e adesso che la neve sta per sciogliersi lui potrebbe dissolversi con essa.

Mi segue fin dentro l'ufficio privato sento lo scatto della serratura serrarsi. Premo sull'interruttore che illumina l'ambiente con qualche luce calda sparsa posizionata alle pareti.

-Ti sei pentito di ciò che è successo la scorsa notte?-adesso è lui che tiene me in ostaggio e non posso scappare-Non mi sembra di aver fatto o detto qualcosa che ti abbia potuto mettere a rischio in queste ore giusto?-la sua voce è ferma-Perché se è stato così dimmelo, ti prego, o se preferisci che io vada via...-riduco repentinamente le distanze tra noi incastrandolo contro la porta per catturargli le labbra definite mentre gli tengo il viso dai tratti squadrati stretto tra le mani gelide.

-Sei molto pericoloso Taylor per me-sussurro sulla sua bocca-Potrei essere io quello a non riuscire a mantenere un adeguato self control e sappiamo entrambi che questa cosa è un bel casino-. Non ascolta una sola parola di quelle che gli sto dicendo. Le sue mani trafficano all'attaccatura dei miei pantaloni beige.

The silence of the snowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora