Capitolo 23

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TAYLOR

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TAYLOR

Scatto una foto che posto su Instagram dopo tempo in cui non riuscivo a trovare un contenuto da condividere sui social che mi rappresentasse appieno. E'l'alba qui in Grecia e mi sono risvegliato, per il terzo giorno consecutivo accanto al ragazzo per cui nutro dei sentimenti sinceri. Lui dorme ancora, voltato dal mio lato, placidamente su di un fianco nella sua parte del letto, quella più vicina alla finestra che da sul mare grigio e blu, illuminato dai primi accenni di luce: è coperto solo dalle lenzuola fino al bacino. Il suo bel volto è affondato nel cuscino. Le sue labbra carnose sono socchiuse. Il primo istinto è quello di baciargliele ma mi astengo dal farlo perché rischierei di svegliarlo e dal momento che è tornato molto tardi stanotte per via del suo turno di sorveglianza in spiaggia non voglio privarlo di qualche ora in più di riposo. Per questo motivo immortalo questo momento e decido di condividerlo con il mondo intero, o meglio quello che ancora ha scelto di trovare qualcosa di buono in me per cui valga ancora la pena starmi a sentire e assistere ai prossimi step della mia carriera. E' così intimo eppure così perfetto che non voglio privare gli altri di questa sensazione che sento. Voglio che imparino a conoscere ed amare il vero me fino in fondo, oltre quei riflettori e quei lustrini. Inquadro accuratamente solo parte di ciò che i miei occhi vedono non voglio fino in fondo che entrino nell'intimità di questo meraviglioso essere addormentato accanto a me ma voglio che sappiano che accanto a me esista un meraviglioso essere. Un meraviglioso e fragile essere al quale sento di star mentendo un'ulteriore volta: non ho ancora avuto modo di confessargli di aver accettato una proposta di lavoro interessante che mi vedrebbe protagonista di un film in cui interpreterò il principe azzurro di Rapunzel. Non è esattamente un film per cui essere candidato a un premio oscar ma è pur sempre qualcosa in cui mettermi in gioco , in un ruolo in cui posso dimostrare ancora di essere un bravo attore, nonostante tutto. Il risvolto negativo della medaglia ovviamente è che questo lavoro mi porterà presto, anzi prestissimo a lasciare la Grecia e ritornare a casa, a Los Angeles mentre Nicholas dovrà restare qui. Posto la foto con una didascalia che richiama il verso di una canzone di Rihanna che recita "Find light in the beautiful sea, I choose to be happy". Piogge di likes e commenti tutti, per la maggior parte entusiasti e supportivi e no, non temo che i più accaniti scoprano dove mi trovo perché questo posto sembra davvero dimenticato da Dio e dagli uomini.

Devo essermi inavvertitamente mosso troppo bruscamente perché Nicholas ha aperto gli occhi e sbadiglia.-Buongiorno-blatera alzando lo sguardo verso di me seduto accanto a lui. Posa un bacio sul mio fianco, scoperto. Gli mostro l'immagine sui social. Accenna ad un sorriso. So che lui non ama rendere pubblica la sua vita sui social e per questo gli spiego che ho accuratamente evitato che fosse minimamente riconoscibile e sembra essene grato ma allo stesso tempo credo sia felice del fatto che sia riuscito a tornare a mostrare la parte più frivola, spensierata e attenta tutto sommato anche a questo aspetto della vita che è parte anche della mia carriera.

-Nick c'è una cosa che devo dirti-Si stropiccia gli occhi e si mette a sedere affianco a me mostrandosi ancora una volta completamente nudo ai miei occhi. La mia mente ripercorre velocemente a tutto ciò che ho fatto e che vorrei fare con quel corpo dalla carnagione chiarissima nonostante il sole cocente di tutti questi giorni trascorsi qui, con questo viso dai lineamenti definiti ma puliti e delicati. Con questi occhi ancora addormentati e maliziosi e questa bocca turgida e carnosa. Prendo un respiro profondo per schiarirmi le idee e provare a far scivolare imperturbabili le parole. Resta ad ascoltare in silenzio e annuisce mordendosi il labbro inferiore.

NICHOLAS

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NICHOLAS

-Mi dispiace Cami che te ne ritorni in Inghilterra così presto-la seguo fin dentro l'aeroporto aiutandola a trascinare i due trolley stracolmi. E' rimasta qui in Grecia poco più di 4 giorni ma ha ben pensato di portarsi dietro un terzo del suo armadio.

-Il lavoro chiama-alza gli occhi al cielo-Grazie per non avermi fatto pagare il soggiorno piuttosto-mi posa un amichevole bacio sulle labbra, come ha sempre fatto mettendosi in punta di piedi. Le sorrido.

-Stavo pensando che non abbiamo più affrontato l'argomento Ben...-provo ad intavolare la conversazione a riguardo strappandole gli ultimi minuti della sua attenzione.

-Nick per l'amor del cielo non c'è nulla che devi dirmi e non hai nulla di cui continuare a scusarti-ci mettiamo in fila al check in per il deposito bagagli-D'accordo, Ben è mio cugino a cui voglio molto bene ma non posso costringerti ad amarlo se non è lui che vuoi-abbasso lo sguardo-Ti ho visto con quel Taylor sai?-torno a puntarle gli occhi nei suoi guardandola dall'alto in tutto il suo essere esile ma fiera-Ve lo siete già detti?-

-Cosa?-

-Andiamo Nick!-mi da una spallata sul fianco-Che vi amate-

-Mi sembra un po' affrettato non trovi?-

-Non lo stai negando ne stai facendo solo una questione di tempistiche-

-Credo di aver usato questi paroloni solo da adolescente Cami-

-Beh mi sembra arrivato il momento in cui tornare ad usarli- facciamo un passo avanti.

-Tra l'altro come ti ho spiegato in auto nel tragitto per arrivare qui lui fra un paio di giorni ritorna in America e io resterò qui fino a Settembre inoltrato-

-Beh che cosa vuoi che sia un mese e mezzo?-si porta indietro i lunghi capelli scuri con la mano libera, mentre l'altra traina il trolley rosa-Siete stati lontani più di 6 mesi e avete continuato a pensarvi-

-Cosa dovrei fare secondo te Cami?-imploro e piagnucolo-Non ci sto capendo un emerito cazzo in questa storia!-

-Io credo invece che tu per la prima volta in vita tua, abbia molto bene chiaro in mente cosa fare-ride tra sé-E sei anche ampiamente ricambiato e io uno così non me lo farei sfuggire fossi in te-

-E se non dovesse funzionare?-sistemiamo i bagagli sul rullo prima dell'imbarco-Come faremo con le distanze? Ti ricordo che a fine novembre io dovrò ripartire per la Russia per lavoro mentre probabilmente lui resterà in America a girare il film per altri mesi e quindi non ci vedremo praticamente mai!-

-Nick, prova a fare quello che vuoi fare veramente per la prima volta-ci incamminiamo al gate dove dovrò salutarla prima che salga sull'aereo-Ti ricordo inoltre che tu hai una laurea in storia dell'arte e letteratura che non hai mai messo in pratica solo per seguire le orme anzi-si corregge-Le pretese di tuo padre-Provo a comprendere il suo discorso fino in fondo-Potresti prenderti del tempo tentando una carriera nell'ambito per un periodo trasferendoti in America-

-La fai facile-

-Era solo un'idea, un'ipotesi-alza le spalle-Ci sono solo un paio di cose sulle quali temo tu debba essere pronto a scendere a compromessi e allora quando davvero te la sentirai non ci sarà più alcun timore che ti fermerà dallo stare con lui che duri una settimana o mesi o anni della tua vita-

-Sarebbe?-

-Che la tua immagine, nel momento in cui sceglierete di definirvi una coppia agli occhi di tutti, sarà di dominio pubblico-è vero che questo è un altro degli aspetti che dentro di me sento mi abbiano sempre un tantino frenato dal mostrarmi apertamente con lui e definire una volta e per tutte il nostro tipo di relazione nonostante avverta in Taylor una spiccata esigenza nel farlo soprattutto negli ultimi giorni trascorsi insieme-E l'ultimo step sarà quindi che devi essere pronto a fare orecchie da mercante a ogni insinuazione tuo padre provi a fare contro di te se proverà a mettere bocca sulla vostra storia e sulle tue scelte di vita-

La saluto con la promessa di aggiornarla su qualunque tipo di scelta in merito e la osservo allontanarsi in alto sulle scale mobili.

The silence of the snowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora