- Kᥲριtᥱᥣ zᥕᥱι -

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Tom trovava quella situazione ai limiti del surreale: era sul tetto di un hotel, di notte, seduto per terra con un’alquanto estrosa scrittrice di fama che a quanto pareva aveva un’idea abbastanza precisa di chi lui fosse e che tuttavia non dava segni di isteria o collassi imminenti.

Tutto sommato la cosa poteva avere qualche suo potenziale positivo.

«Me la togli una curiosità?» le chiese a un tratto.

«No»

«Perché ti nascondi dietro a una maschera?»

Norja gli appioppò un’occhiata omicida

«Sbaglio o avevo detto di no?»

«Ero solo curioso» si difese Tom «A dirti la verità, penso che sia una mossa astuta. Potendo tornare indietro, lo farei anch’io»

«Nasconderti dietro a una maschera?»

«E cambiare nome»

Norja batté interrogativamente le ciglia.

«Dai, è ovvio che non può essere il tuo vero nome» disse Tom «Ha un significato particolare?»

Lei parve soppesare la domanda, come se stesse decidendo se degnalo o meno di una risposta.

«Schwartz come nero, il mio colore preferito» disse infine «Ma dubito ti servano delucidazioni in merito. Norja significa Norvegia in finlandese, un paese e una lingua che adoro»

«Sei proprio fantasiosa» commentò Tom, increspando la fronte.

«Ti concedi un po’ troppo sarcasmo per conoscermi da solo due minuti, ragazzino»

«Ragazzino a chi?»

«Vedi qualcun'altro qui a cui io mi possa rivolgere?»

«Perché, quanti anni hai tu?»

«Più di te»

«Quanti?» insisté Tom.

A occhio e croce gliene dava ventidue- ventitré. Non poteva avere più di un paio d’anni più di lui.

«Sei un bel cafone» si indignò lei «Non ti hanno mai detto che non si chiede l’età ad una signora?»

«Vestita così mi sembri tutto fuorché una signora. E comunque hai cominciato tu»

Norja sostenne il suo sguardo di sfida, ma alla fine cedette

«Venticinque anni da compiere in autunno. Contento?»

«Allora non sei vecchia come sembri»

«Riporto alla tua attenzione il commento sugli eccessi di sarcasmo»

«Hai Tom Kaulitz qui con te, non puoi soprassedere sul sarcasmo?»

«Cosa ti fa pensare che avere qui Tom Kaulitz sia tanto diverso da avere qui Pinco Pallino?»

«Non farmi ridere!» ribatté lui. «Hai una french manicure nera alle unghie, la scritta Heilig tatuata sul polso e….» Tom finse di scrutare attentamente il suo sguardo. «Oh, guarda! Nei tuoi occhi c’è scritto ‘I love Tokio Hotel’»

Un impercettibile fremito solleticò le labbra di Norja, ma lei non si lasciò scappare il sorriso che Tom aveva già intuito.

«Continuo a sostenere che ti stai prendendo un po’ troppa confidenza» lo rimproverò, ma questa volta c’era un inconfondibile nota di vivacità nel suo tono.

«Guarda che non ho mica intenzione di saltarti addosso e violentarti» la rassicurò «Non sei nemmeno il mio tipo»

«Ti mette a disagio parlare con ragazze che riescono a dialogare con te anziché sbavarti addosso?»

Hιᥒtᥱr dᥱᥒ Mᥲskᥱᥒ - Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora