Stanotte non sono riuscita a dormire.
Troppo agitata per la gara di stasera, dopo essere stata in coma per un lungo periodo, finalmente torno a gareggiare.Dopo essermi fatta una doccia, indosso un jeans, una felpa e scendo in cucina.
Papà è seduto al solito posto mentre beve il suo caffè e se ne sta con lo sguardo perso nel vuoto.
Senza farmi sentire, arrivo alle sue spalle e metto le mani sui suoi occhi, oscurandone la vista.«Sei Niv, la mia bambina»
Mi posiziono nella sua visuale e sorrido.
«Perché non Lis?»
«Perché conoscendo tua madre si sarebbe fatta sentire eccome»
Sentiamo dei passi e qualcuno sbattere al divano.
«Visto?»
Le risate risuonano per tutta la stanza finché non sentiamo la porta aprirsi
e una Lis fare capolinea in cucina con occhi assonnati.«Beh? Che avete da ridere voi due?»
«Niente tesoro, cose tra me e la mia bambina»
Il mio cuore si scalda al suono di quelle parole.
Finisco l'ultimo sorso di caffè e metto la tazza nel lavello.
Mi avvicino alla guancia di Gas per lasciarci un bacio e lo stesso faccio con Lis.«Ci vediamo a pranzo e buon lavoro»
Arrivo a casa della signora Clark, spingo il dito sul campanello e aspetto che venga ad aprirmi.
Dopo esserci salutate, mi consegna la lista e vado via, iniziando a fare i miei giri.Ritiro i vestiti dalla lavanderia lasciando quelle di oggi, faccio la spesa, acquisto della biancheria e infine pago delle bollette.
Sono le 13.30 quando arrivo di nuovo a casa Clark.
Finisco di preparare anche il pranzo e la saluto, proseguendo verso casa.Una volta a casa, aiuto mamma ad apparecchiare la tavola.
Sistemando piatti, bicchieri e infine i tovaglioli.«Lis che hai preparato?»
«A me e Gas ho preparato della pasta mentre a te il pollo con la zucca tesoro»
La ringrazio intanto che metto il mio pranzo nel piatto.
Non ho mai avuto un bel rapporto con il cibo, il pollo è l'unica cosa che non mi dispiace mangiare.
Tutto il resto mi sembra troppo da mandare giù, soprattutto i carboidrati.Finito di mangiare, sistemo i piatti nella lavastoviglie mentre mamma taglia un pezzo di dolce.
Sento suonare il campanello e mi precipito all'ingresso.
Mia e Hope sono finalmente qui, mi aiuteranno a prepararmi e poi insieme andremo alla gara.
Dopo aver preso un pezzo di dolce e salutato i miei genitori che andavano a lavoro, arriviamo nella mia camera.«Niv sei proprio sicura di voler fare questa gara? Sei stata per un mese in coma, poi la riabilitazione...è tanto che manchi dalle gare, non è meglio smettere?»
«Mia sono felice che tu ti preoccupi per me davvero. Ma l'essere andata in coma non c'entra niente con le gare e tu lo sai. Guidare la moto mi rende libera, viva....non puoi chiedermi di rinunciarci»
«Lo so, solo...sii prudente ti prego, ti abbiamo quasi perso una volta non potrei sopportarlo di nuovo»
Abbraccio la mora cercando di tranquillizzarla e subito dopo, anche Hope si unisce.
So che hanno sofferto a causa mia e non potrei far loro altro male.Indosso una tutina nera con delle scarpe da ginnastica. Un po' di eyeliner, mascara e sono pronta.
Mia porta una gonna corta di jeans con sopra un maglioncino.
Hope invece, un pantalone di pelle che fascia le sue lunghe gambe in modo divino. Sopra ha una camicia bianca e una felpa nera.
Sono entrambe bellissime.
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Lips on You
ChickLit"...era matta tutta matta Ma l'ho amata da impazzire" Il passato doveva restare dov'era. Se lo ripeteva ogni volta che i ricordi tornavano prorompenti nella sua mente, riuscendo ad abbattere l'unico modo che aveva per proteggersi: dimenticare. Niv...