"...era matta tutta matta
Ma l'ho amata da impazzire"
Il passato doveva restare dov'era.
Se lo ripeteva ogni volta che i ricordi tornavano prorompenti nella sua mente, riuscendo ad abbattere l'unico modo che aveva per proteggersi: dimenticare.
Niv...
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Stamattina non sono andata a scuola.
Mamma mi ha sconsigliato di andarci, dopo i segni lasciati da papà.
Voglio bene ai miei genitori ma a volte penso che tutto quello che ricevo sia ingiusto.
Ammetto di aver sbagliato ieri, non dovevo far perdere la pazienza con le mie continue domande. Ma cosa ci posso fare se sono curiosa?
È sbagliato chiedere perché hanno dei buchi sulle braccia e se sono dolorosi? E perché io invece no?
Sbuffo mentre stendo Tobia sul mio letto, compro il suo corpicino e poi lo bacio.
«Ecco, così non prendi freddo»
Esco dalla mia camera per andare verso il salotto. Mi siedo sul divano rovinato che abbiamo, iniziando a cambiare i canali.
«Nives possiamo parlare?» pronuncia mamma prendendo posto accanto a me.
Indossa un pantalone nero e una felpa gialla, i suoi capelli rossi, simili ai miei ma piùscuri, sono legati in una coda. Faccio si con la testa intanto che aspetto.
«Sai che io e papà ti vogliamo bene ma a volte tu metti a dura prova la nostra pazienza ed è giusto che vieni punita»
Intreccia la sua mano con la mia mentre con l'altra si accende una sigaretta.
«Si lo so, però mi fanno male quelle che ricevo» balbetto spaventata.
«Lo so amore, ma è per il tuo bene affinché tu capisca i tuoi errori. Fammi vedere su»
Faccio come dice, alzando le maniche del mio pigiama. I lividi violacei sono su entrambi i polsi per colpa dei lacci.
Sono stata legata nello sgabuzzino per circa due ore. Avevo solo una bottiglietta d'acqua e una cannuccia per poter bere.
«Dirò a papà di non stringere troppo forte la prossima volta va bene? Ora vai in camera da brava, che mamma deve aspettare una persona»
Bacia la mia guancia e dopo aver spento la televisione, lascio il soggiorno.
Mi sveglio in un bagno di sudore. Sento il petto farmi male da quanto va veloce il mio cuore.
Decido di fare una doccia fredda per provare a togliere, oltre allo sporco, la rabbia e la tristezza che provo.
Rabbia perché non ho mai compreso il motivo per cui meritassi un simile trattamento.
