Capitolo 4

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Hailey

"Andrà tutto bene, te lo prometto", mi fece Scott in macchina mentre mi stava accompagnando all'ospedale. "Cosa dice Caroline?"

Mi trattenni dal piangere "Ha detto che ha avuto un attacco di cuore, e che lo avevano portato urgentemente all'ospedale"

Si fermò nel parcheggio, e lo fermai quando fece per scendere "Scott, va a casa, davvero hai fatto già abbastanza per me"

Mi guardò "Stai scherzando? Io vengo con te", rispose scendendo dalla macchina e venendo ad aprire la mia porta e prendendo la mia mano. "Andrà bene"

Annuii poco convinta, ed entrammo chiedendo alla receptionist del signor Toby Duncan. Ci dissero di aspettare in sala d'aspetto e che non appena avrebbero avuto novità ci avrebbero chiamati. C'erano tutti lì, mia mamma, i miei fratelli, e Caroline, che sembrava traumatizzata. Mi sedetti al fianco di Trent, e iniziammo a parlare.

Scott.

"Hai avuto una bella lezione?", mi chiese la sorellina di Hailey sedendosi di fianco a me. Mi tese la mano "Sono Caroline, sua sorella"

Gliela strinsi gentilmente "Scott. Sì è stata bella.. Fino a quando non ha ricevuto questa notizia.."

"Tu e Hailey state insieme?", mi chiese direttamente.

Sorrisi "No, ci conosciamo da neanche una settimana"

Appoggiò la testa al muro "Scusa.. Cerco di distrarmi"

"Vuoi che ti porti un caffè? O qualcosa del genere?", le chiesi per alleviare la tensione.

Scosse la testa "Ho trovato io papà che stava male.. Solo io posso sapere quanto sta male.. e.. Ho paura.."

"Paura?", le chiesi cauto.

Annuì "Paura per mia sorella..", mi guardò "Se dovesse succedere qualcosa lei sarà quella che la prenderà più male di tutti.. Erano molto affezionati..per lei il ranch è tutto"

Adesso capivo tutto.. Non dovevo permettere a mio padre di soffiare a quella meraviglia l'unica cosa che le rimaneva del suo papà.

In quel momento, Hailey venne verso di me "Davvero va a casa, sei stato fin troppo gentile"

"Vuoi fare due passi?", le chiesi guardandola dal basso.

Annuì, e insieme ci dirigemmo fuori, in silenzio. "Mi dispiace che tu ti debba sorbire tutto questo.."

Mi misi le mani in tasca "Gli amici servono a questo, credo"

Non c'era traccia di sorriso sul suo volto.. E mi dispiaceva vederla così. "Sei molto carino.. A restare qui"

Il mio istinto diceva di abbracciarla.. Stava così male. E pensare che qualche ora prima era l'allegria in persona. Le misi una mano sulla schiena per farle capire che ero lì "Te l'ho già detto. Nessun disturbo"

Mi guardò con le lacrime agli occhi "Se lui se ne va.. Io ti giuro.."

A quel punto la attirai tra le mie braccia, era molto più bassa di me, e fu più facile per me avvolgerla in un abbraccio. Si lasciò andare a qualche singhiozzo, ed io le accarezzai i capelli. Mi faceva molto male vederla così. E dentro di me si svegliò una voglia stranissima di proteggerla.

Ci sedemmo su una panchina, e continuò a piangere attaccata al mio collo. Le accarezzai la schiena cercando di tranquillizzarla. "Io non voglio che mio padre muoia", disse tra le lacrime.

"Non morirà", cercai di sembrare convincente. "Hailey", le sollevai il mento e stetti male a vedere quel bel visino bagnato dalle lacrime "Qualunque cosa succeda non devi mai perdere il sorriso, hai capito?"

In quel momento, il dottore venne verso di noi. "Signorina Duncan"

Lei si alzò lentamente, ed io dietro con lei. "Si è svegliato?"

Le passai un braccio intorno alla vita, per tranquillizzarla, il dottore non aveva una bella faccia. "Signorina.. Suo padre non ce l'ha fatta.. Abbiamo fatto il possibile. Mi dispiace tanto"

In quel momento fu come se il minuscolo corpicino di Hailey divenne freddo, come se si sgretolò. Non pianse. Non singhiozzò. Sembrava impassibile. La girai verso di me, e la abbracciai ancora. I suoi pianti erano diventati realtà. Lei avvolse le sue braccia intorno alla mia vita stringendosi sul mio petto, immobile, spenta. Non sapevo cosa dire per confortarla in quel momento..

Ma volevo proteggerla.

L'ho amata per primoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora