Hermes:
Non saprei dire quante ore o giorni fossero passati da quel evento strano, sembrava di trovarsi tra la vita e la morte, come su un filo sottile e da una parte c'è la vita e dall'altra parte la morte e dal quel filo cadi senza sapere dove sei caduto. Quando smisi di cadere mi pareva di essere tornato il bambino di 5 anni, mi trovavo in mezzo ad una strada e intorno a me solo verde. Mi chiedevo se stessi rivedendo il passato ma così non era dato che gli abiti non erano quelli di quando avevo 5 anni e la strada per quanto potesse essere simile, era diversa. Camminai non molto quando alla mia destra vidi una casetta di campagna, non vivevo questa pace da tantissimi anni. Ero abituato a vivere in mezzo ad armi, combattimenti, litigi, guerre, botte, sangue, feriti...Non conoscevo più cosa volesse dire la parola 'pace' e pensavo di averla trovata.
Mi avvicinai alla casetta, prima mi guardai intorno e poi mi fermai davanti a qualcosa che non avevo mai visto: un cavallo libero e felice. I cavalli che vedevo io sembravano sempre tristi e venivano puniti con delle fruste se facevano qualcosa di sbagliato. Sentire le loro grida di sofferenza mi rattristiva, avrei voluto fare qualcosa per quelle povere creature.
Avvicinai pian piano la mia mano al suo muso, aveva il manto bianco come la neve e la criniera color nocciola come la coda. All'inizio esitò ma quando girai lo sguardo mi toccò la mano con il muso, quando una porta scricchiolò e si aprì. Da lì uscì una signora con un vestito bianco al centro del pizzo verde, si stringeva sul bacino e poi si riapriva con una bella gonna verde lunga fino alle caviglie che finiva con un pizzo bianco. Mi guardò dall'alto al basso con un'espressione dolce, mi ricordava quello di mia madre.
"Buongiorno giovanotto"
"Buongiorno, mi scusi del disturbo. Passavo per di qua."
"Non ti preoccupare giovanotto. Vuoi entrare? Avrai fame e sete. Sembra che non mangi e non bevi da secoli" mi offri la signora aprendo il cancelletto che ci divideva. La ringraziai e la seguì.

Zefiro:
Sentivo il corpo leggero avvolto in una nuvola morbida coprente abbastanza da nascondere il mio corpo nudo, come se fossi morto al suo interno. Il sangue non scorreva più nelle vene, il cuore non pulsava più e i polmoni erano fermi. Ero morto...o forse...
Aprii gli occhi lentamente però inizialmente vedevo tutto sfocato, ripresi la vista qualche secondo più tardi e intorno a me solo verde, un verde che non sapevo più potesse esistere. Alzai gli occhi al cielo. Era blu, luminoso e chiaro. Un brivido mi percorse il corpo. Una voce femminile che cantava mi risvegliò dai miei pensieri. Era un canto angelico o qualcosa del genere e decisi di seguire quella melodia. Passo dopo passo, i miei piedi nudi toccavano l'erba bagnata, arrivai ad una collinetta e la voce si fece più chiara e forte. La figura aveva un morbido telo oro che volazzava insieme ai capelli rossi e ricci. Mi avvicinai e lei si girò. Mi guardò con un sorriso. Gli occhi erano azzurri come il ghiaccio. Continuò a fissarmi senza proferire parola ma mi pose una mano, allungai la mia che feci appoggiare sulla sua delicatamente, lei me la strinse e mi tirò a sè.
"Cosa ci fai in questo posto sperduto?" Aveva una voce angelica anche nel parlare normalmente
"Potrei chiederti lo stesso" d'altronde nemmeno io sapevo la risposta e qualcosa dovevo inventarmi
"Mi piace venire qua, di solito non trovo nessuno. Sei la prima persona che vedo da queste parti."
Si rigirò guardando il panorama è senza accorgermene lasciai la presa sulla mano.
"Io...be io sono qua per puro caso"
"Puro caso?" Replicò lei. Io annuì
"In realtà non so nemmeno io come ci sono finito qua"
Perfetto ora mi prenderá come un pazzo. Pensai e lei rise.
Poteva sembrare il primo incontro con la propria anima gemella, ma un pensiero occupava la mia mente: Hermes. Lui faceva parte di ogni spazio della mia mente e del mio cuore. Così quel bacio e quel abbraccio mi ritornarono nella testa.
Devo dimenticarlo, non lo vedrò mai più, forse lei è un segno per farmi capire che devo iniziare una nuova vita con una nuova persona, ma lui era speciale. Pensai un'ultima volta.

Scusate la lunga attesa. Spero mi capiate e cercherò di essere più attivx. Buona lettura e al prossimo capitolo!

Incontro💜🤝🏻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora