Zefiro:
Durante un matrimonio agli sposi viene detto "finché morti non vi separi", ma credo che un amore vero non venga separato neanche dalla morte e chissà se prima o poi troverò quel tipo amore. Vorrei trovare la persona che saprebbe amare per la mia voce, per il fisico, per i miei occhi, per i miei capelli, per la mia personalità; vorrei trovare la persona che sarebbe in grado di conoscermi per come sono davvero e che sarebbe in grado di apprezzarmi per tale. Eppure è troppo tardi, il tempo non aspetta neanche per l'amore più puro e sincero che esista sul pianeta, il tempo può sembrare fermarsi ma nella realtà dei fatti non si ferma mai; così da prendere in giro e lasciare un cuore spezzato il secondo dopo. Non ho mai provato qualcosa del genere e forse se avrei reagito in tempo tutto ciò non sarebbe successo.
Non tutte le storie d'amore finiscono con un lieto fine, alcune finiscono con un finale triste che ai lettori  lascia cadere qualche lacrima perché si affezionano ai personaggi durante il viaggio che compiono con essi.

Lui era forte, coraggioso, aveva gli occhi verdi smeraldo che mi osservavano come mai nessuno aveva fatto, i capelli dorati come il grano pronto ad essere raccolto tenuti sempre in una coda bassa e con dei ciuffi ribelli che cadevano sul viso. Io ero altrettanto forte, tanto che ho ucciso due dei tre figli di un dio e il tutto con rabbia. Avevo gli occhi marroni come i capelli che arrivavano al collo e molto ribelli, non riuscivo a tenerli a posto.
Avevo promesso di stare attento ma come sempre la mia rabbia e la sete di vendetta mi hanno accecato portandomi ad uccidere altrettante persone o a ferirle gravemente, ma riaprí gli occhi quando un dolore alla schiena mi allarmò, però non feci in tempo a capire cosa stesse succedendo che, prima che il colpo mi finisse, riuscì solo a pensare "scusa" e in quei pochissimi attimi vissuti al rallentatore dal lettore, la mia vita finì.

Ero piegato a terra come un cane con una spada che entrava dalla schiena e usciva dal petto, ricoperto dal sangue che fermò di scorrere nelle mie vene.
Nonostante la mia e la sua morte, le nostre anime che ,si erano unite in una, si rincontrarono con il semplice tocco delle nostre dita oscurate da una luce alle nostre spalle.

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