Capitolo 4

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In un millesimo di secondo diventai rossa come un peperone e Ian diventò come pietrificato.
"N-no" disse lui balbettando; "L-lei ha solo... mi ha-"
"State tranquilli" lo interruppe Lip ridacchiando; "Terrò la bocca chiusa, promesso" disse poi salendo in cima al suo letto a castello.
Io e Ian ci guardammo entrambi con la bocca spalancata. Lui fece per dire qualcosa ma si bloccò subito. Aveva capito che non sarebbe comunque riuscito a far cambiare idea a Lip.
Di certo lui a petto nudo non aiuta!

Restammo tutti in silenzio per qualche secondo a dir poco imbarazzante.
"Beh, io andrei" dissi ai due ragazzi.
Ian si alzò di scatto dal letto e mi si avvicinò.
"Ti accompagno di sotto"
Si infilò velocemente una maglietta e mi aprì la porta.
"Ciao Lip" dissi prima di uscire.
"Ciao Cameron!" gridò lui.
Ian mi accompagnò fino al piano di sotto.
C'era Fiona con in braccio lo stesso bambino di oggi che preparava la cena. Lei si voltò e si accorse di me.
"Cloe, vai già via?" mi chiese lei.
"Sì, io dovevo solo riportare una cosa"
Fiona annuì.
"Se ti va puoi rimanere a cena" disse lei mentre faceva un piccolo occhiolino a Ian che poi alzò gli occhi al cielo per l'imbarazzo.
"Ehm... mi piacerebbe, davvero, ma i miei fratelli mi stanno aspettando a casa"
"Oh ok, va bene. Allora ci vediamo presto Cloe"
"Ciao" dissi prima di dirigermi all'uscita.
Ian mi aprì la porta e mi fece uscire.
Mi voltai per salutarlo e lui si poggio allo stipite con il braccio, così alzando leggermente la maglietta... si intravedevano di nuovo i suoi addominali da dio greco.

"Grazie ancora Ian"
Lui mi sorrise; "Di niente".
"Ehm... i soldi te li farò avere il prima possibile"
Lui corrugò la fronte; "No Cameron, non mi devi niente" disse sempre con il sorriso in volto.
"Ian, mi hai difesa, non posso non fare niente" insistetti io; "Almeno ti posso aiutare per qualcosa in qualche modo?"
Lui sospirò e ci pensò un attimo.
"Beh, domani Fiona ha il turno di sera e Lip è in giro, perciò toccherebbe a me guardare i ragazzi" disse grattandosi freneticamente la testa; "Ti andrebbe di venire a darmi una mano?".
Per qualche strano motivo sorrisi alla sua proposta.
"Sì, certo" gli dissi sorridendo; "Allora a domani Gallagher"
Lui mi sorrise a sua volta; "A domani Cameron".

Mi voltai e scesi lentamente le scale tenendo la giacca chiusa con le mani.
Mentre mi allontanavo sentivo lo sguardo di Ian bruciare sulla mia schiena.
Attraversai la strada e, una volta sul marciapiede opposto, mi voltai a guardare casa Gallagher; vidi Ian ancora appoggiato nello stesso modo di prima sulla porta a guardarmi da lontano. Gli sorrisi un'ultima volta per poi salire i gradini di casa mia.
Aprii la porta e entrai in casa. C'era Nick addormento sul divano con la televisione accesa e Kyle che beveva seduto a tavola.
Tolsi scarpe e giacca e mi avvicinai a lui togliendogli la lattina di birra dalle mani.
"Hey ridammela!"
Lo ignorai e buttai la lattina.
"Kyle hai 12 anni!"
"E allora? I Gallagher alla mia età bevevano già!"
Ok, i Gallagher non aiutano come vicini di casa...
"Sveglia tuo fratello, forza"
Kyle sbuffò e andò verso Nick; lo svegliò e lo fece alzare.
Ma dove cavolo...?
"Ragazzi dov'è Mike?"
Entrambi scrollarono le spalle e insieme salirono di sopra.
Vuoi dirmi e che quella testa di cazzo di mio fratello non è ancora tornato?

Presi il cellulare dalla tasca dei jeans e controllai l'ora: 17:30.
Salii di sopra e andai in bagno. Mi tolsi i vestiti rimanendo in intimo e aprii l'acqua della vasca. Aspettai che si riempisse e aggiunsi il sapone.
Mi serviva proprio un bagno.
Entrai nell'acqua e per la prima volta in tutta la giornata mi rilassai.
La finestra del bagno era affacciata sulla strada dall'alto; da lì si vedevano tutte le case del vicinato, compresa quella dei Gallagher.
Il mio sguardo cadde sulla loro casa, più precisamente sulla finestra della camera dei ragazzi. Ian era lì, a petto nudo e con i capelli spettinati. Fino ad oggi non mi ero mai accorta che fosse così bello...

La porta del bagno si spalancò di colpo.
"Hey Cloe" disse Kyle con tutta la calma del mondo, come se non fosse appena entrato in una stanza con sua sorella completamente nuda.
"KYLE!" gridai.
Per fortuna la schiuma copriva tutto il mio corpo.
"Volevo solo dirti che sono arrivate delle buste" disse lui.
"E non potevi aspettare che uscissi dal bagno?!"
Lui sbuffò e alzo gli occhi al cielo.
"E tu smettila di masturbarti guardando il Gallagher dalla finestra"; detto questo chiuse la porta di colpo lasciandomi con la bocca spalancata.

Quanto odio quella piccola peste!

Emerald eyes || Ian Gallagher Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora