Uscii dal bagno con i pantaloni della tuta grigia e un top bianco addosso. Scesi di corsa le scale e andai in cucina. Sul tavolo c'erano le buste di cui mi aveva avvisato Kyle poco fa.
Le presi in mano e le lessi: bolletta del gas, della luce e dell'acqua.
Perfetto...
Appoggiai le buste sulla mensola più alta della cucina e chiamai i ragazzi.
Loro scesero dalle scale e arrivarono in cucina.
"Vi va la pizza?" chiesi sorridendo.
Kyle annuì e Nick iniziò a saltare come un grillo dalla gioia.
Presi il cellulare e chiamai la pizzeria più vicina ordinando 4 pizze.Mentre aspettavamo la cena iniziammo a preparare la tavola tutti insieme. Presi il piccolo stereo e attaccai la musica a volume non troppo alto.
Suonarono al campanello.
Andai ad aprire alla porta ritrovandomi di fronte il ragazzo della pizzeria.
Presi i soldi dalla busta dello stipendio, pagai il ragazzo e portai in casa le pizze.
Misi quella di Mike da parte per poi sedermi a mangiare con gli altri due.
Chiacchierammo per tutto il tempo, passammo davvero una bella serata, tra stupidaggini e risate varie.
I miei fratelli erano la mia ragione di vita, non avrei mai saputo come fare senza di loro.
Stavamo parlando di scuola, amici, le loro prime cotte e altre cose così.
"E tu Cloe?" mi chiese Kyle; "Cosa c'è tra te e quel Gallagher dai capelli rossi?"
Mi andò di traverso un pezzo pizza.
"C-come?" chiesi leggermente imbarazzata.
Lui ridacchiò; "Vi ho visti dalla finestra prima, quando sei uscita da casa sua. Si vedeva anche da lontano che vi guardavate con gli occhi a cuoricino"
Non riuscii a trattenere un sorriso alla sua affermazione...
Ma perché è così fissato con Ian?!
"Non c'è nulla, Kyle"
Lui mi guardò assottigliando gli occhi.
"Sappi che vi terrò d'occhio"
Scossi la testa e mangiai l'ultima fetta della mia pizza.Finii di sparecchiare e mi misi a lavare piatti, posate e bicchieri.
"Cloe, noi andiamo a dormire" mi disse Kyle mentre si avvicinava alle scale.
"Va bene, lavatevi i denti" dissi loro mentre salivamo di sopra; "E non fate casini!" gridai all'ultimo.
Finii di lavare le stoviglie e le misi tutte al loro posto.La luce della cucina era spenta, la stanza era illuminata solo da alcuni piccoli faretti.
Guardai l'ora: 22:18. Era tardi e Mike non era ancora a casa...
È in giro da questa mattina!
Mi sedetti sulla sedia in cucina con una birra in bottiglia e lo aspettai.Erano le 23:34 quando la porta d'entrata si spalancò rivelando mio fratello Mike che tentava di intrufolarsi in casa senza farsi sentire, come se credesse che non ci fossimo accorti che non fosse in casa.
Lui non si accorse di me.
"Presumo che tu non stia tornando da lavoro"
Mike si spaventò e fece uno scatto.
"Cloe! Sei qui..."
Io annuii.
"Ti ho preso la pizza" gli dissi appoggiandogliela sul tavolo di botto.
"Ehm... i-io non ho molta fame"
Ovvio, sempre da quella troietta piena di soldi."Mike è tardi" dissi io cambiando discorso.
"Ma se non è nemmeno mezzanotte!"
"Hai una famiglia! Sei in giro da questa mattina!"
"Datti una calmata! Ho 14 anni e in più ero solo da Millie!"
Sospirai per mantenere la calma.
"E dimmi un po' hai mangiato?"
"Che?"
"Mike hai mangiato?"
"S-sì..."
"Hai fatto tutti e tre i pasti? Eh? Magari anche con aggiunta di dessert. E magari hai anche fatto una bella merenda o un aperitivo..."
"Qual è il punto?"
"Il punto è che io mi faccio il culo tutti i santi i giorni per guadagnare qualcosa per voi e per darvi da mangiare! Faccio due lavori, vado a scuola, mi prendo cura di voi, pago le bollette e anche i debiti di papà per non farlo ammazzare da un qualche delinquente però non mi lamento di nulla! Io faccio tutto questo per voi perché vi voglio bene! Faccio tutto questo anche per te, Michael, ma tu ora te ne freghi e passi giornate intere fuori casa con tutte le cose pronte e non pensi minimamente neanche a uno di noi!".Dissi questo tutto d'un fiato fissandolo negli occhi.
"Beh allora smettila" sbottò lui.
"Smettila di fare cosa?"
"Smettila di prenderti cura di noi, così andrai a finire come nostro padre: vecchia, ubriacona, drogata e senza soldi. Se non hai nessuno che ci tiene veramente a te non significa che puoi venire a dirmi cosa fare.
Tu non sei mia madre!"Una lacrima mi percorse tutta la guancia.
Perché mi dice queste cose? Io lo sgrido perché gli voglio bene, perché ci tengo a lui...Mike riaprì la porta e uscì di casa.
"Dove vai?!"
Lui non mi rispose e scese i gradini del giardino. Mi alzai dalla sedia e lo seguii fuori senza nemmeno mettermi una giacca o qualcosa per coprirmi.
"Dove credi di andare?!"
Lui continuò ad ignorarmi e uscì dal cancello.
"RISPONDIMI!" gridai talmente forte probabilmente da far svegliare qualcuno qui intorno.
"TORNO DA MILLIE! ALMENO LEI NON MI GRIDA CONTRO A NOTTE FONDA!"
Si voltò e riprese a camminare.
"IO NON CREDO PROPRIO TESORINO! TORNA SUBITO QUI!"
Alcune luci delle case intorno iniziarono ad accendersi, tra cui quelle dei Gallagher.
Mike si girò a guardarmi più infuriato di prima.
"VAFFANCULO! SCORDATELO NON SEI MIA MADRE!"
Alcune persone si affacciarono a guardare dalle finestre i dai balconi.
Uscii anch'io dal cancello.
"NON MI PARLARE IN QUEL MODO!"
"SMETTILA CLOE! MI FAI SCHIFO!".
In quell'istante si voltò una volta per tutte e camminò via.Rimasi lì, in piedi. Sul marciapiede con tutta la gente delle case vicine che mi fissava. Li guardai tutti mentre mi fissavano, chi con disprezzo, chi con fastidio e qualcuno con dispiacere.
"Lo spettacolo è finito!" gridai a tutti; "Potete tornarvene a dormire nei vostri cazzo di letti!".
In pochissimi secondi tutta quella gente si rifugiò di nuovo in casa.
Sospirai e presi una sigaretta dal pacchetto che avevo nei pantaloni. Mi sedetti sul marciapiede e la accesi.
Dopo qualche secondo vidi una chioma rossa venire verso di me dall'altro lato della strada.
Ian mi raggiunse e si sedette a terra accanto a me.
"Serata di merda eh?" mi chiese lui prendendo a sua volta una sigaretta.
"Già..." dissi io prestandogli l'accendino.
Il rosso aspirò e buttò fuori una nuvoletta di fumo.
"Che gli è preso al biondino?" chiese infine girandosi a guardarmi.
Sospirai; "È che... faccio di tutto per loro, rinuncio anche a molte cose e lui non riesce a capirlo. Passa intere giornate fuori casa dalla sua fidanzatina perfetta, piena di soldi fino al buco del culo"
Ian ridacchiò.
"Poi torna a casa tardi e pretende anche che non gli si dica niente. E se ne esce sempre con la frase 'non sei mia madre, non dirmi cosa fare'... ma penso che questo tu lo abbia già sentito".
Lui annuì fissando il vuoto.
"Cloe è normale, infondo ha 14 anni, sta crescendo e vuole convincere se stesso di non aver bisogno di te. Vedrai che si renderà conto del suo errore e verrà a chiederti scusa"Ian ha ragione. Sta solo... crescendo?
Spensi sul marciapiede la sigaretta ormai finita e guardai il rosso.
"Grazie Ian, davvero"
Lui mi sorrise, si alzò in piedi e mi porse la mano; "Forza, ora va' a dormire, domani c'è scuola"
Afferrai la sua mano e mi alzai in piedi.
"A domani Gallagher"
"A domani Cameron".Vi volevo chiedere scusa per il capitolo lungo...
~betta
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Emerald eyes || Ian Gallagher
Fanfictionso bene dell'omosessualità di Ian, ma ragazze, ammettetelo che almeno una volta avete pensato di stare con lui... insomma è troppo figo! Cloe Cameron. Ha 18 anni e vive con suo padre e i suoi tre fratelli. La sua famiglia è in difficoltà per via del...