capitolo 1

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Tutto cominciò in un giorno come tanti.
Mi trovo in soffitta con il mio migliore amico,Erik, ha i capelli neri e gli occhi verdi,a differenza mia Erik ama la nostra città,gli piace il ritmo continuo e uguale della sua vita, dice che lo fa sentire al sicuro. Mentre parlo e scherzo con lui mi cade qualcosa sulla testa, mentre Erik ride per l'espressione buffa che ho fatto inizio a sfogliare quel piccolo libro che mi ha sicuramente provocato un bel bernoccolo,la copertina del libro è rovinata e consumata dalle tante volte che è stato aperto e letto,quindi il titolo è illeggibile ma c'è un'immagine sulla prima pagina che mi colpisce, è l'immagine di una strada,una come tante,non ha nulla di speciale,su quella strada c'è però un uomo che cammina con una valigetta una mano ed una mappa nell'altra,negli occhi dell'uomo raffigurato si riesce a leggere la speranza soffocata però da qualcosa,da un velo di tristezza o rimorso,io non ero mai riuscito a capire,guardando negli occhi una persona, il tipo o la grandezza della sofferenza che provava,per me non c'erano tipi di sofferenza,come la tristezza, il rimpianto o cose del genere,erano tutte uguali perché tanto si finiva sempre per soffrire quindi non valeva la pena soffermarsi a capire di cosa specificatamente si sta soffrendo,anche se per me credo fosse solo una scusa per non stare ancora nel buio.
Iniziando a sfogliare quel libro vedo che sono scritte città,strade,date,come in un diario di viaggio,però non c'è scritta la fine di questo lungo viaggio,come se quell'uomo non avesse mai trovato il suo posto speciale,come se non si fosse mai fermato ma neanche più spostato.

Dopo un pò di tempo venni risvegliato dalla voce di Erik che stava parlando di come aveva passati l'anniversario con la sua ragazza,Sasha, Erik e Sasha ormai stavano insieme da tre anni e si amavano tanto,lo si capiva da come si guardavano,da come si perdevano l'uno negli occhi dell'altro.
Sasha era più grande di lui di qualche mese,aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri come il mare, Erik era sempre stato fortunato in fatto di ragazze invece io non tanto perché mi chiudo in me e solo alcune persone mi conoscono bene.
Di continuo mi imbatto in quello che Erik ha definito momento di "bloccamento" molto originale diciamolo!. Comunque è quando mi soffermo a pensare ad una cosa in particolare e mi isolo dal mondo, in realtà non lo faccio apposta,però penso che quando mi accade sono abbastanza buffo perché Erik si mette sempre a ridere...Cavolo Non C'è Niente Da Ridere Se Una Persona Si Impalla!...ma lascio perdere,
mi risveglia Erik che ride di me ,distogliendomi dai miei pensieri.
Io neanche rispondo,alzo gli occhi al cielo,mi alzo e ci dirigiamo verso il salone.

Non faccio in tempo a parlare che Erik si è già impossessato del telecomando e ha messo il suo programma di cucina preferito,non è molto conosciuto ma,come tutti questi tipi di programma c'è qualcuno che ordina a qualcun altro di cucinare qualcosa che poi verrà giudicato da cuochi professionisti,quasi sempre grassi,non so perché ma i giudici oscillano sempre tra i 110 e i 120 chili ma quando lo dico ad Erik mi dice che non bisogna insultare le persone,si certo,parla quello che mi prende sempre in giro,Pff!.

Cerco di prendere il telecomando dalle sue mani ma,essendo lui troppo alto,non riesco a sfilarglielo.

Ma lui dice che questa puntata la deve vedere per forza!
Lo dice OGNI volta,ma lascio perdere e inizio a leggere un libro.
Mi è sempre piaciuto leggere,fin da piccolo,appena inizio la lettura entro in un mondo tutto mio dove tutto è diverso,tutto è possibile e questa è la cosa più bella,non avere barriere,poter immaginare ciò che vuoi,credere in qualcosa di nuovo,poter dimenticarsi di tutti e tutto per qualche ora,vivere la vita di altre persone come se fosse la tua ma la cosa brutta,a volte, è il risveglio,il distacco da questo nuovo mondo che ti stai creandosi e in cui tu stai vivendo,per ritornare alla realtà,e in alcune situazione è brutto perché,beh perché è la realtà e la realtà è fatta di cose belle che magari nei libri puoi solo immaginare ma anche di cose brutte che nei libri o non ci sono o puoi comunque non leggere saltando il capitolo.
Ma qui non si può saltare niente.mi risveglia dai miei pensieri Erik incavolato perché hanno mandato a casa il concorrente per cui tifava .
E io ringrazio che sia finita quella cavolo di tortura.
Siccome fuori già sta facendo buio Erik decide di tornare a casa mentre io ripenso al libro di quel viaggiatore.

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi! Questo è il 1° capitolo,scusate se ci sono errori ma non ho fatto in tempo a rileggerlo. Spero che vi piaccia e ditemi se avete altre idee per continuare il libro. Ciaoo viaggiatori! Un bacio

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