CAPITOLO 9

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Sto ancora guardando i miei amici e cerco di assimilare le parole, quelle due paroline, ok dire che sono felicissimo è poco però aspettate...

"Partire per dove?" chiedo confuso e stupito allo stesso tempo.

Loro si guardano e non sanno come rispondere, perfetto non sanno neanche dove andiamo, proprio così si inizia un viaggio!.

Dopo un po' Scarlett sale le scale e corre verso di me, ok... sto per dirle qualcosa ma... mi supera? Va in camera mia e inizia a cercare qualcosa, poi vedo che prende da sotto una massa di quaderni il libro di cui tanto parliamo, lo porta in salotto e mi trascina con sé mentre anche gli altri si avvicinano, quando possiamo vedere tutti bene il libro lei dice "Qui!" e indica la prima tappa segnata.

Poi comincia a scorrere tutte le tappe ripetendo "poi qui, poi continuiamo di qua...". Vorrebbe fare tutto il percorso segnato? Per cosa?.

"Ammettendo il fatto che sarebbe fantastico, ma perché questo?"dico facendo un gesto ampio cercando di fargli capire che mi riferisco al viaggio in generale.

"Beh siccome continuiamo a farci domande senza risposta, l'unica risposta che forse possiamo trovare è facendo questo viaggio!" mi dice, cacciando un sei suoi bellissimi sorrisi.

"Allora amico ci stai?" mi chiede Erik, anche se credo che la sua domanda era in realtà un'affermazione.

"Certo!" rispondo, infondo sarà anche un modo per andare via da questo cesso di posto, non vedo veramente l'ora, e poi non credo che i miei genitori faranno tante storie, alla fine è la mia vita, e poi sono comunque in vacanza.

Dopo esserci accordati di vederci la sera per preparare tutto, inizio a fare la valigia anche se ancora i miei non lo sanno. Ripensandoci, sono davvero contento di questo viaggio, posso scoprire di più su quest'uomo, ultimamente faccio diversi sogni che lo riguardano, anzi correggendomi il sogno è sempre lo stesso, ed è più un incubo.

All'inizio è tutto tranquillo finche non vedo l'uomo,prima c'è solo la solita strada deserta, che ho iniziato veramente ad amare, ho sempre amato viaggiare, anche se non sono uscito molte volte dalla città, e soprattutto ho sempre amato viaggiare in macchina, credo che i viaggi in macchina siano i più belli, sono una cosa estremamente tua e di chi sta nella macchina con te, ti puoi fermare quando ti pare, per esempio per ammirare un paesaggio, un tramonto, un'alba, un lago, un oceano, una montagna o qualsiasi altra cosa che ci interessi, oppure puoi non fermarti mai, continuare a viaggiare senza pause godendoti tutti i paesaggi che ti scorrono davanti, puoi fissare la pioggia attraverso il finestrino e immergerti nei tuoi pensieri, puoi guardare il sole che illumina qualsiasi cosa intorno a te, come se solo con la luce di esso possiamo capire quello che ci sta intorno, possiamo ammirare lentamente tutto questo, soffermandoci su ogni dettaglio lasciato solamente per gli occhi che sanno veramente osservare, o possiamo andare a tutta velocità, abbassare il finestrino e sentire il vento in faccia, quel vento che a volte sembra come cullarti durante il tuo percorso, e altre volte ti viene addosso come uno schiaffo forte che non ti fa respirare, ma poi tutto ricomincia e ci riprovi, a sfidarlo.

C'è chi preferisce vivere su una ruota panoramica che,si,è bella, che si ti permette di guardare tutto, che si ti fa sentire al sicuro, ma che è noiosa, MONOTONA e stressante; e c'è chi preferisce prendere le montagne russe che,si,sono pericolose, che si sono veloci, e si che il percorso che devi fare è a volte inaspettato, ma sono anche piene di emozioni e splendidamente rischiose. Per una volta scelgo di prendere le montagne russe.

Pensando a tutto questo ho finito di fare la valigia e sento dei rumori provenire dal paino di sotto, saranno i miei, prepariamoci per il discorsetto!

P.O.V. Scarlett

Stiamo ancora aspettando Steve, quel ragazzo è più lento di me a fare la valigia.

"Tu hai avvisato i tuoi?" mi chiede Kevin.

A quella domanda mi irrigidisco un po', ma mi ricompongo subito per non dare nell'occhio.

"Certo!" gli dico mentendo.

Se ci penso veramente non so se ridere o piangere ahah, per chiedere ai miei di fare questo viaggio 1) dovrei trovarli, cosa abbastanza facile per mio padre, basta che si va in un cazzo di pub, quello più ubriaco sarà lui; per mia madre invece non saprei bene dove cercare, forse in una clinica; e 2) non ci andrei mai io quindi non ci sarebbe bisogno del punto 1, questo almeno per mio padre, di certo non voglio ricominciare tutto da capo, questa volta sono sicura che non lo sopporterei.

Mentre i due continuano a scherzare tra di loro, io continuo a guardare fuori dal finestrino, qualche piccola goccia cade sul finestrino ma sembra solo una nuvola di passaggio... dopo un paio di minuti esce Steve con la sua borsa per il viaggio, mette tutto nel portabagagli e entra in macchina mettendosi vicino a me nei posti dietro, mi fa un sorriso grandissimo... è bellissimo il suo sorriso...ma che cavolo?...vbb....

Guideremo a turno e, siccome la macchinona è di Kevin, adesso sarà lui a guidare, poi Steve e poi o io o Sasha non lo so vedremo.

Si prospetta un bel viaggetto anche se nessuno di noi 4 sa veramente cosa ci aspetta, ma è soprattutto questo il bello!.

SPAZIO AUTRICE

ciaooo, scusate per il grandissimo ritardo però non ho avuto molto tempo, adesso cercherò di pubblicare di nuovo il prima possibile.

Allora come vi sembra la storia? Vi sta piacendo?

Secondo voi che cosa succederà?

Ho notato che non commentate tanto, quindi COMMENTATE! ahaha, per sapere se vi piaseee, e anche per qualche consiglio.

Alla prossima! credo che continuerò a 3 commenti :)

byyyyyyy vi voglio bene <3


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