Io frequento dei corsi serali di astronomia, in un piccolo edificio in legno nelle campagne di Colmar.
È un atmosfera tranquilla e rilassante, leggiamo tutti insieme e usiamo apparecchi strani ed enormi per guardare il cielo. Prima quella struttura era una chiesetta, poi il paese si è espanso così è stata abbandonata.
Durante la lezione odierna, abbiamo studiato le galassie...quel grande insieme di stelle."Detto questo, la lezione di oggi è finita, ci vediamo Venerdì!" Il professore posó i libri sulla scrivania e si rilassó sulla sedia congedandoci.
Tutti noi studenti raccolsimo le nostre cose e pian piano cominció a svuotarsi l'aula, io rimasi per ultima, per finire di mettere in ordine tutti i fogli che avevo sparpagliato sul banco.
"Come sempre rimani ultima" il signore barbuto ridacchió, ma non per schernirmi, anzi.
"Le vostre lezioni mi prendono troppo!" sorrisi ricambiando il suo riso, peró poi dare gli ultimi saluti ed uscire. Misi il capello sulla testa, posandolo sui miei morbidi capelli castani e stringendo i miei libri al petto scesi i piccoli scalini.
Il mio sesto senso avvertii qualcosa, o per meglio dire, qualcuno. Guardando dove mettevo i piedi, notai delle gambe d'innanzi a me: delle scarpe nere e dei pantaloni del medesimo colore.
Alzai lo sguardo, guardando tutto il corpo dell'ignoto, notando la camicia bianca con delle maniche a sbuffo, delle ciocche bionde che poggiavano sulle spalle ed infine eccoli, quegli occhi cerulei...incantevoli. Il mio cuore saltó un battito, rendendomi immobilizzata, ferma su quelle iridi.
Il collo e le orecchie, assieme alle mani erano ornati di gioielli preziosissimi, tutti d'oro con zirconi di diversi colori, che rendevano lui ancora più bello."Non ci siamo presentati...piacere Howl" di nuovo quella voce setosa, che era tanto gradita dalle mie orecchie.
"Sono...sono Catherine" sorrisi, sentendo una sensazione completamente estranea a me nello stomaco.
"Ti accompagno a casa, vieni" mi prese a braccetto e cominciammo a camminare nel sentiero erboso e fiorito, che ornava i piccoli ciottoli sui cui passeggiavamo. Il panorama era stupendo: grandi distese di grano ed erba, ma assieme a lui tutto ció assumeva un'aria ancora più mistica.Mordevo il mio labbro per non sorridere quando lui si giró verso di me. "Scusa per l'altro giorno, ti avró spaventata ma non volevo farti del male...e nemmeno ora" non avevo chiaramente paura di lui, ma lo stesso mi rassicuró.
"Si, ho preso un bel colpo, ma stai bene? Ti eri ferito?" alzai il capo.
Lui ridacchió, "Niente da cui non posso guarire".
A quelle parole osservai i suoi anelli nelle dita, numerosi e grandi, con varie pietre incastonate in essi. "Come fai a sapere che frequento queste lezioni, qui?" alzai un sopracciglio, aspettando una sua risposta. "Curiosità" replicó.
"E così anche tu sei un curiosone?" saltellai, liberandomi dalla sua presa e mettendomi davanti a lui, camminando all'indietro.
"Attenta, vedi che cadi" sorrise sollevando le mie mani. Che tocco vellutato.Camminando, sotto alle ultime luci del giorno, questa fu la nostra prima conversazione, fin quando non arrivammo sotto al portone della mia dimora, alla quale mi appoggiai, rilassando la schiena e continuando a guardarlo incantata.
"Ti devo salutare mi sa" abbassai lo sguardo assieme alla testa, ma sentii subito il tatto morbido delle sue dita, sollevarmi il mento."Ci vedremo presto" mi disse lui, lasciandomi una carezza sulla testa, per poi allontanarsi e svanire.
STAI LEGGENDO
Caduta Libera -'ღ'- Howl Jenkins Pendragon
FantastikHowl è un bravo ragazzo, questo peró agli occhi di pochi. Per tanti appunti, è uno stupido egocentrico che pensa unicamente a se stesso. Catherine, ragazza curiosa e di primo impatto strana, non sa tenere a freno i freni della curiosità e si ritrove...