Capitolo 34: Non avresti potuto amarmi meglio

280 14 7
                                    


Ufficio di Hermione ~ Hermione

"Devo farti una domanda, Hermione, e ho bisogno che tu sia completamente sincera con me", dice Harry una volta che sono entrambi seduti ai lati della sua scrivania.

Tracciando con la punta del dito il bordo della tazza da tè, Hermione incontra lo sguardo verdeggiante del suo migliore amico. Nonostante la sicurezza nella sua voce, sembra nervoso quanto lei. Facendo un respiro profondo, annuisce, sapendo che questa sarà una conversazione difficile, ma necessaria.

"L'altra sera... Tu... Merlino, è stato..." fa una pausa, raccogliendosi mentre una guerra di emozioni infuria dentro di lui. "Hai insistito con veemenza che non hai mai tradito Ron... ma... Cazzo, Hermione... È solo che... Non quadra".

Harry si ferma ed emette un'aspra boccata d'aria mentre con la mano si scompiglia inconsciamente i capelli, con i nervi che si fanno sempre più evidenti ogni secondo che passa.

"Come può essere... di Malfoy se tu non hai... tradito?" La domanda gli esce in un sussurro sommesso, e Hermione capisce che non vuole chiederglielo. Però sa perché lo fa. Sa come deve sembrare a tutti gli altri. Facendo un respiro lento e profondo, Hermione respinge la fitta di dolore per la domanda.

Appoggiando i gomiti sulle ginocchia e intrecciando le dita sotto il mento, il suo amico Grifondoro continua a interrogarla. "La linea temporale... Tu stavi già con Ron... Lei è nata dieci mesi dopo..."

Le sue dita lasciano il posto sotto il mento e le fanno scorrere fino alle tempie, dove strofinano vigorosamente piccoli cerchi. La mano di Hermione scende dal bordo della tazza per afferrarne saldamente il manico, mentre Harry cerca di controllare le proprie emozioni.

"Voglio crederti quando dici che non hai tradito. Davvero, voglio crederti, Hermione". Le sue parole sono soffocate mentre lotta per dare un senso alle rivelazioni sconvolgenti. "Ma è difficile farlo quando la linea del tempo non si allinea con quello che dici".

La voce di Harry è piena di confusione e i suoi occhi nuotano disperati in cerca di comprensione, mentre attende la spiegazione di lei, attesa da tempo. A Hermione si spezza il cuore a vederlo così insicuro. Vederlo diviso tra i suoi due migliori amici, voler credere a ciò che Hermione dice e allo stesso tempo condividere il dolore che Ron prova per il suo tradimento.

"Questo perché Rose non è stata concepita a settembre", risponde lei con semplicità. Quando Harry si limita a guardarla a bocca aperta, evidentemente non capendo, Hermione beve un lungo sorso del suo Earl Grey prima di spiegare meglio.

"È stata concepita il 5 giugno, due mesi prima che io uscissi con Ron".

Lasciando cadere la testa tra le mani, con le dita che scorrono tra le ciocche corvine e ne tirano i fili, Harry emette un piccolo gemito. "Non ha senso, Hermione, perché è nata a giugno". Si toglie gli occhiali, li appoggia sulla scrivania e si strofina vigorosamente gli occhi come se questo potesse rendere più chiaro ciò che lei dice.

Un tintinnio risuona nella stanza quando Hermione posa la tazza nel piattino. Il suono cattura l'attenzione di Harry, che solleva la testa dalle mani per guardarla. Lei gli fa un piccolo sorriso, sperando che lui sia ricettivo alla storia che sta per raccontargli.

"Credo di dover tornare all'inizio, quando io e Draco ci siamo messi insieme per la prima volta al sesto anno".

L'espressione di Harry, con gli occhi spalancati e la bocca aperta, sarebbe stata comica per Hermione, se non stesse combattendo contro una scarica di nervi per il modo in cui lui avrebbe accettato le informazioni che stava per condividere con lui.

MY SACRIFICE TO MAKE (traduzione - sarahsempra)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora