Capitolo 13: Lasciare fuori tutto il resto

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Fine maggio 1997

Nel corridoio del settimo piano, Draco cammina avanti e indietro di fronte a Barnabus il Babbeo. Nella sua testa scorrono milioni di pensieri, che vanno dalla speranza alla paura al pensiero di dove le sue recenti decisioni possano potenzialmente condurlo. Hermione ha ragione? Snape sarà in grado di aiutarlo a uscirne? O sarà costretto a continuare a vivere la sua vita come Mangiamorte, condannato a una vita di servitù al Signore Oscuro?

La porta finalmente si apre e Draco entra nella Stanza delle Cose Nascoste. Addentrandosi nella stanza, si assicura di passare davanti all'armadio, tenendo volutamente gli occhi puntati davanti a sé, rifiutandosi di guardarlo. Si dirige verso un piccolo comò antico. Inginocchiandosi davanti ad esso, apre delicatamente il cassetto superiore e prende i due oggetti su cui ha lavorato nelle ultime settimane.

Le sue dita scorrono sul metallo freddo che si trova all'interno. Prende delicatamente gli anelli e li porta agli occhi per ispezionarli. Due serpenti d'argento a forma di ouroboros scintillano nella luce minima della stanza, mentre i piccoli smeraldi al posto degli occhi lampeggiano al minimo movimento. Da ogni anello emana un bagliore dorato e scintillante, mentre la magia che Draco ha posto al loro interno si fa strada attraverso il metallo.

Lancia un incantesimo sugli anelli e il bagliore dorato si accende, in modo accecante, prima di diminuire completamente. Il metallo si scalda nella sua mano e lui sa che la magia è completa, che gli anelli sono pronti per quello che gli serve.

Mettendoli nella tasca interna della veste, Draco si volta e si avvia verso l'uscita della stanza in cerca di Hermione.

***

Non è sorpreso di trovarla seduta in biblioteca, con gli esami di fine anno che si avvicinano rapidamente. Quello che lo sorprende, invece, è che Potter e Weasley siano seduti lì con lei, sapendo quanto poco sembri importargli di studiare da soli quando hanno Hermione ad aiutarli.

Draco si sistema tra le pile di libri, tenendo d'occhio il tavolo a cui lei siede, in attesa che se ne vadano. Più sta lì, più è vicino ad avvicinarsi a loro e ad affrontare tutte le conseguenze che ciò potrebbe comportare. Sente gli anelli in tasca scaldarsi per la vicinanza con lei e il suo piede inizia a battere con impazienza. Passandosi una mano tra i capelli nel tentativo di calmare i suoi nervi, guarda di nuovo verso il tavolo e vede Potter e Weasley che finalmente raccolgono i loro libri per andarsene. Il suo cuore crolla un po' quando vede che anche Hermione sta raccogliendo i suoi libri, pensando di andarsene con loro.

'No, no, no, no, non può andarsene con loro...'

Decidendo di correre il rischio con i due maghi di Grifondoro, Draco lascia la sua posizione tra le file di libri e si dirige con sicurezza verso il trio. Hermione è troppo occupata per accorgersi che le si sta avvicinando. Purtroppo, non si può dire lo stesso per la Donnola.

"Che cosa vuoi, Malfoy?" La sua voce è piena di disgusto e i suoi profondi occhi blu bruciano di odio. Hermione alza immediatamente lo sguardo verso di lui, con la paura che le balena negli occhi: paura che i suoi amici scoprano la verità.

"Devo parlare con la Granger". Draco non deve fingere che il disgusto nella sua voce sia reale. Si sente sempre così in presenza di una donnola.

"Di cosa? Non vuole parlare con te".

Draco si lascia sfuggire un'unica, dura risata. "Non credo che la Granger abbia bisogno che tu parli per lei, Donnola. Non che siano affari tuoi, ma devo parlarle di Aritmatica". Aritmanzia era uno degli unici due corsi che condividevano e che Potter e Weasley non frequentavano.

MY SACRIFICE TO MAKE (traduzione - sarahsempra)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora