Luglio 2001 ~ Primo Incontro dell'Ordine con Draco
I caldi raggi dorati del sole fanno capolino tra i morbidi drappi rosa, illuminando la stanza con un tenue bagliore. Hermione è in piedi accanto alla culla dipinta di bianco e guarda sua figlia che dorme tranquillamente. La bambina russa dolcemente, provocando un piccolo sorriso sul volto della madre. Allungando la mano verso la culla, passa il dorso di due dita sulla guancia piena e lentigginosa. Quando Rose emette un altro piccolo russare, questo un po' più forte, Hermione sposta la mano dalla guancia alla sommità della testa. Avvolgendo le dita intorno a uno dei riccioli della figlia, passa delicatamente il pollice sulle ciocche rosse.
Mentre gioca delicatamente con il ricciolo, un barlume di giallo brilla da esso. Hermione inspira bruscamente e prende la bacchetta, ma si ferma subito quando vede che tutti i riccioli di sua figlia sono ancora rosso fuoco.
Era solo il sole che li illuminava, naturalmente. Ho messo l'incantesimo ieri sera; non è possibile che sia già svanito.
"Shei pronta, 'Ermione?"
Lasciando uscire un respiro tremante, Hermione rilascia finalmente la presa sul ricciolo di Rose e si gira per incontrare lo sguardo della strega bionda in piedi sulla porta.
"No", ammette con una risatina senza senso. "Non so come fare. Come faccio a guardarlo quando..." Le sue parole sono interrotte da un'aspra espirazione di fiato e rivolge a Fleur un sorriso tirato. Le parole, però, non hanno bisogno di essere dette. La domanda è ovvia: come può guardarlo negli occhi mentre mente sulla vera identità di sua figlia, di sua figlia, e contemporaneamente lotta con il fatto che lui non è più l'unico uomo di cui è innamorata?
"Andrà tutto bene", le assicura Fleur con un sorriso gentile. "Arrivorà presto. Dovremmo tornore giù adesso".
Riportando lo sguardo verso la figlia, Hermione allunga la mano per accarezzare ancora una volta le dita sulla guancia della bambina. Sorride quando Rose fa schioccare le piccole labbra nel sonno. Con un'ultima carezza del dito, Hermione lascia la figlia addormentata nella culla e scende al piano di sotto con Fleur.
A ogni passo, Hermione sente il familiare terrore che si deposita nelle sue viscere, la fossa gelida che si forma prima che la sensazione soffocante dell'ansia invada tutto il suo essere. Una mano gentile sulla spalla le trasmette un'ondata di calma.
"Puoi forcela, Ermione".
Non ne sono molto sicura...
Quando raggiungono il piano terra, le due streghe si dirigono verso la cacofonia di voci che proviene dalla sala da pranzo, mentre arrivano tutti gli altri membri dell'Ordine. Entrando nella stanza, Hermione trova quasi tutti seduti intorno al tavolo. Andando al posto che è diventato il suo durante queste riunioni, si siede e si guarda intorno per cercare la persona che dovrebbe occupare la sedia accanto alla sua.
La porta della cucina si apre e Ron esce con in mano un grosso boccale, con un sorriso sul volto mentre guarda Hermione. Sprofondando nella sua sedia, appoggia la tazza sul tavolo e la fa scivolare davanti a lei.
"Earl Grey, proprio come piace a te".
Guardando nella tazza, Hermione vede il bianco lattiginoso del liquido e l'aroma confortante della vaniglia aggiunta le riempie i sensi. Voltandosi a guardare Ron, Hermione sorride e porta la tazza alle labbra, mormorando un basso "grazie" prima di bere un lungo sorso.
"Malfoy".
La voce di Harry proviene dall'altra stanza e il cuore di Hermione ha un sussulto. Le mani cominciano a tremare mentre abbassa la tazza sul tavolo di fronte a lei.
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MY SACRIFICE TO MAKE (traduzione - sarahsempra)
FanficTre anni dopo la sconfitta di Voldemort nella Battaglia di Hogwarts, una nuova forza terrorizza il mondo dei maghi. Bellatrix ha seguito le orme del suo maestro e ha creato i suoi Horcrux. Tuttavia, non è solo ansiosa di portare a termine il piano d...