MY SACRIFICE TO MAKE (traduzione - sarahsempra)

Capitolo 44: Chiudi gli occhi

15 febbraio 2002

Cimitero di Ottery St. Catchpole

Nuvole grigie e profonde coprono la distesa del cielo aperto, mentre una lenta pioggerellina cade ininterrottamente: non abbastanza da giustificare un ombrello, ma abbastanza da personificare il pianto di tutti gli ospiti presenti. Un freddo pungente permea l'aria, riecheggiando il freddo che congela i cuori di tutti in questo giorno luttuoso. Non si sente nemmeno un rumore di animali selvatici, come se anche questi avessero deciso di portare il loro rispetto.

Nonostante le piccole dimensioni del cimitero, molte persone sono qui per dare l'ultimo saluto a Ginny Potter.

Molly è seduta in fondo, con le lacrime che le scorrono in continuazione sul viso, mentre le sue spalle si sollevano in singhiozzi silenziosi. Cerca di essere forte per la sua famiglia, per i figli che le sono rimasti, ma il dolore è troppo forte, totalizzante. La matriarca Weasley si tampona gli occhi con il fazzoletto, mentre l'altra mano è stretta in quella di Bill.

Mentre Molly è ancora in fase di depressione, il figlio maggiore si aggrappa con forza alla sua rabbia. Il suo pollice può scorrere in modo rilassante sul dorso della mano della madre e può stringere a sé la piccola Victoire, mentre la figlia si siede sulle sue ginocchia, ma la sua rabbia si riversa su di lui in ondate torrenziali.

George non riesce a controllare il suo pianto, perché la perdita del gemello è ancora troppo recente perché possa anche solo tentare di elaborare la morte di un altro fratello. Beh, non solo un altro fratello: la sua unica sorella. I singhiozzi gli avvolgono tutto il corpo, mentre i gomiti si appoggiano sulle ginocchia e la testa viene cullata tra le mani.

Al centro della prima fila di sedie sgangherate è seduto Harry. Non è in fase di depressione né di rabbia. No, il neo-padre e vedovo guarda dritto davanti a sé con un'espressione vuota sul volto. I suoi occhi smeraldini, solitamente vivaci, sono ora spenti e completamente privi di vita, con lividi viola scuro sparsi sotto di essi. Il Salvatore del Mondo Magico è seduto così profondamente nella sua negazione che quasi non sa nemmeno dove si trova.

Ron è inquietantemente calmo mentre siede accanto al suo migliore amico, con Rose seduta in grembo, senza capire cosa stia succedendo. I suoi occhi sono asciutti, mentre passa distrattamente la mano lungo i riccioli biondi della bambina, trovando conforto nel modo in cui lei si appoggia a lui.

Percy siede rigidamente sulla sedia, con la schiena dritta e immobile. I suoi occhi sono pieni di dolore, ma c'è un'aria di accettazione addolorata che si sprigiona da lui.

Il ginocchio di Charlie rimbalza in modo incontrollato, le sue mani si stringono continuamente a pugno mentre le sue labbra si muovono in mormorii silenziosi, implorando che ci sia un modo per far sì che questa non sia la realtà.

Vicino alla famiglia, dall'altra parte della fila, siede Arthur. La sua mano si strofina ripetutamente sul viso, spalmando le lacrime su ogni centimetro di pelle. Il patriarca respira in modo affannoso e ansimante, mentre il senso di colpa sale costantemente dentro di lui.

Dietro i Weasley ci sono Fleur, Luna e Theo. Seduta dietro il marito, la strega francese si concentra su Bill e desidera confortarlo. Ma sa bene che non deve provarci. Non dopo la tumultuosa riunione che hanno avuto solo poche sere fa. Luna si appoggia a Theo, che le tiene un braccio sulla spalla, e culla il figlioccio sul suo petto: il padre è troppo addolorato per occuparsi di lui.

***

~ Hermione

I loro piedi non fanno rumore sull'erba umida mentre Hermione e Draco camminano verso il cimitero. Le mani sono strette l'una all'altra, la strega ha bisogno del suo tocco per restare il più possibile con i piedi per terra. A causa di alcune complicazioni con la chiave d'accesso internazionale, quando arrivano il funerale è quasi finito. Gli ospiti presenti fanno il loro turno davanti alla bara, deponendo fiori e salutando.