Capitolo 2

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Prendo una pausa quando capisco che il mondo non è come lo immaginavo, prendo una pausa perché ho bisogno di staccarmi da quella strana realtà.

Cercando di capire cosa ci fosse nelle persone che mi stanno accanto, cosa c'è che non riesco a spiegargli.

Il mondo mi è crollato addosso e puntualmente tutte le sere piangevo seduta sul letto, e anche senza saperlo a colmare tutti i miei dolori c'è Ange.
L' unica persona in grado di calmarmi con un sorriso.
Lui mi dà la forza di andare avanti, l'ho già detto che è speciale? Beh, lo è davvero tanto.
In questo momento mi paragono ad una farfalla, fragilissima, che per volare ha bisogno di qualcuno che glielo insegni e quel qualcuno è Ange.
Beh, non sempre poteva esserci lui, ho troppe crisi e non voglio rompere le scatole.
Nonostante a volte penso di non essere me stessa con lui rifletto sul fatto che ho un rapporto bellissimo, beh, lo amo ♡︎.

Sapete quando pensate di voler così bene ad una persona che tra voi due non ci sono veli? Bene, quelli che mesi prima erano veli ora erano chilometri.
Forse è la vera distanza, passare del tempo distante da lui, ed essere distante chilometri non mi faceva bene, eppure nei mesi prima nonostante mi mancasse cercavo di rimanere a galla pensando che l'avrei rivisto il prima possibile.
Non so cosa fosse cambiato, forse nulla, ma ero strana, non mi sentivo nel posto giusto, anzi, mi sentivo una briciola buttata nel vuoto, persa in una galassia di stelle dove effettivamente non so orientarmi.
Ma non so perché, anzi, non mi sono mai sentita così "smarrita", le paranoie stavano venendo a galla, ma non ero nemmeno a conoscenza di quelle paranoie, me le facevo e basta.
In questo momento vorrei chiudere gli occhi e sparire, mi sento ancora più diversa, sbagliata ai suoi occhi.
L'unica domanda che riesco a pormi è: cosa pensa effettivamente lui di me?
L'ingenuità di Giù si è fermata a dare le colpe agli altri, non pensando alle proprie paranoie che in realtà la stavano annagando. Di solito sento le paranoie e le respingo lontane, ma in quel caso no, non riuscivo a pensare che mi volesse bene, paragonavo me agli altri, non sapendo quanto è sbagliato, io non riuscivo più a vedere tutto il suo mondo. Ed ora salgono i dubbi "lui ti fa ancora del bene?", "gli vuoi bene? Sei sicura?" domande create per non avere risposta, quelle domande rendevano tutte le mie paranoie ancora più forti.
Noi sembravamo freddi, non mi aspetto molto da una persona che mi conosce da 5 mesi, ma non mi aspetto il circolo polare artico quando ci parliamo.
Nonostante mi sentissi distante il bene che gli voglio è un qualcosa di immenso.

Quel periodo è stato stupendo, nonostante le mille pare passavamo le nottate su discord, e ogni giorno non vedevo l'ora di passarne altre, poi, abbiamo un evento da festeggiare. Ho avuto mille cazziatoni dai miei genitori, ma comunque loro non potranno mai capire.
Avvolte i brutti pensieri rimbombano nella testa, che sensazione orrenda.

È l'ennesima serata magica su discord, mentre aspettiamo che Ange invecchi. Ore 00:00 pubblico la storia con gli auguri, ero emozionatissima, mi reposta. Rientro su discord, scrivo in chat e Ange mi risponde con "va bene Giù", va bene Giù, Giù? Si, Giù. Non ero "la fan di xiange" ero Giù. Quelle strane paure un po' rimbombano ma ora tacciono.
Ma alla fine penso che se non tocchi il fondo non saprai mai come si sta in superficie, io il fondo l'ho toccato tante volte, avvolte anche fino a rimanere senz'aria. E in ogni lacrima che verso annego le insicurezze di 3 personalità. Sono stanca di stare male, stufa di non capirmi più, stanca di stare zitta e dire "bene" anche quando qualcosa non va.

il diario di una Fanpage//Ange e GiùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora