Capitolo 12

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Passano un po' di giorni prima della prima live. La sera prima della prima live, siamo tutti in risto, a fare i bambini, da Ange escono le peggio frasi, del tipo "Giulia tu hai bisogno di uno psicologo", non è colpa mia se lui è un cucciolo di panda, io sono semplicemente sincera. La prima live è tutto un "priscio", siamo tutti contentissimi, e io sento la voce del mio cuore che dice "casa", che batte talmente forte che nemmeno saprei spiegarlo. Poi boh, da un momento all'altro mi ritrovo ad essere mod, come se io, sapessi moderare una live...

Mentre Ange gioca a the Sims, Albe tocca una questione, lo stand insane al romics, che ad ottobre e per molto altro tempo non ci sarà. Non realizzo subito la situazione, perché, conoscendo Alberto, potrebbe benissimo star scherzando alle 2 di notte. Piuttosto, mi soffermo sulla faccia, di chi, da giocare a the Sims, è completamente scioccato, non gli esce nemmeno una parola per descrivere cosa prova. Quando Ange stacca la live, mi dico che, no, niente 3rd, niente "torna a casa", e sanno parlare le lacrime meglio di me. Il giorno dopo, in live, si ricade nell'argomento, o meglio, si specifica la situazione, ascolto con tristezza, ma senza lacrime, prima di leggere "ci vediamo presto" scritto in chat da Ginevra, quel "presto" usato da Angelo per rassicurarmi, per farmi smettere di piangere.

Mi uccide, il pensiero che quel "presto" durerà più del previsto e nonostante qualcuno mi rassicuri, dicendomi "tanto vi rivedete", mi ripeterò, che il 3rd sarà IMPOSSIBILE, e non ci crederò finquando non sarò nelle sue braccia a piangere. Nonostante l'idea di non rivederci, non uccide solo me, forse sono quella che vede il bicchiere mezzo vuoto a prescindere.

Le altre live sono cure per il cuore, e mi sento bene, anche solo a sentire la sua voce.

il diario di una Fanpage//Ange e GiùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora