Capitolo 8

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Dopo l'anno di Page c'è letteralmente il caos nel mio cervello, il bene che mi fanno i suoi sorrisi è incredibile, il suo essere Ange lo rende perfetto.
E dopo aver richiesto il romics dai miei genitori, è ciò che ottengo. È una conquista personale, significa che quei pianti fatti si calmeranno, quella paura di non rivederlo, diventerà ansia di vederlo. Mi manca, ma tipo tantissimo, e tornare tra le sue braccia è una conquista.

Litigare con la persone mi ha sempre dato fastidio, un po' perché non reggo il pianto, un po' perché ho altro di più importante a cui pensare. E se a litigare siamo io e mio papà una cosa è certa: sto male. E dopo un'ora e mezza di pianto, mi calmo con un video di Ange, perché alla fine Ange è questo, cura all'incurabile. La descrizione di ciò che lui è per me è la cosa più complessa del mondo, dire che è la persona medicina è troppo riduttivo, lui non è questo, lui è tutto il mondo che tengo per me, tutto cio che dico stando zitta. È brutto da dire, ma il mondo fa letteralmente schifo, avere lui, i suoi sorrisi, tutte le sue scemenze, mi fa credere che il mondo non è poi così brutto.

12 marzo, credo di non essermi mai spaventata così tanto in vita mia, Ange dice che per diversi problemi non ci sarebbe stato al romics...io mi sento vuota, nonostante ciò, la sua salute, e se stesso vengono prima della fiera. E dopo i fiumi provo anche a dormire. Nella notte mi sveglio, e nonostante la tristezza le lacrime non scendono più. La mattina dopo scopro che in realtà ha risolto, vabbè, un idolo più rimbambito non potevo trovarlo eh?
Shock a parte mi ritorna su il sorriso, e ogni mattina, puntualmente, alle 7:34 mando il buongiorno alla piccola peste, con tanto di countdown e urletto. E se a scuola penso allo studio e non a lui è solo frutto di un miracolo o magia. Diciamo che i giorni a venire volano, e arrivo a scrivere -1 nella chat con Ange, no, aspe, -1?
Non era ieri che avevo scoperto di poter andare al romics? Che avevo fatto lacrime di gioia? A quanto pare no.

Diciamo che quando ammetto di avere ansia si rivederlo la sua risposta è "io non metto ansia'' "a domani", la mia reazione sono delle faccine tristi. Tra bestemmie e altre tipologie di madonne finisco i fiori, e li finisco così tardi solo per la mancata voglia. Provare a dormire, non riuscirci e rimanere svegli, riassunto veloce della nottata.
"A dopo" finisce lui la mattina dopo.  Alla fine è Angelo dai, cosa potevi aspettarmi? Dopo un anno ancora mi sorprendo?

L'immaginazione vaga tra le mille bestemmie di mio padre che non riesce a trovare le strade. Dopo 5 ore arriviamo a Roma, e l'ansia che mi assale è veramente incredibile, non tanto per rivederlo, tanto per il caos della gente che c'è. La prima persona con la quale parlo è Ginevra, che si, ok, la conoscevo, ma non ci avevo mai parlato, mi presento a lei, e passiamo un po' di tempo insieme. Arrivano i ragazzi, e il mio cervello realizza che ''siamo di nuovo qui". E dopo il suo "ahi ahi ahi" mi abbraccia, mi chiede come sto e "bella la storia di wattpad, comunque sei brava a scrivere" esordisco con un "grazie" e un sorriso. Diciamo che è anche il motivo per il quale sto scrivendo ancora.

il diario di una Fanpage//Ange e GiùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora