14

74 4 0
                                    

~Yelena~

"Corri Marcus, corri" urlo disperata, ma perché?
"ma i bambini"
"chissene frega degli altri" gli urlo di rimando.
Improvvisamente crolla un pezzo di soffitto lasciandomi intrappolata nella casa famiglia, di nuovo.

***
"

ora ci divertiamo, figlia" dice mio padre con un ghigno sul volto.
"buon compleanno cara" dio e ora che vuole farmi?
"spogliati"

Mi sveglio di soprassalto, mi guardo attorno e sono nella stanza di Marcus.
"ma che ca-"
Vengo interrotta dalla porta del bagno che si apre rivelando un Marcus appena uscito di doccia e con solo un asciugamano in vita.
"buongiorno Principessa"
Si avvicina e si siede ai piedi del letto, faccio lo stesso.
Appena lo raggiungo lo stringo forte in un abbraccio.

Inizio a piangere.

"ei piccina tutto bene? Vuoi dirmi cosa è successo?"
Mi chiede in modo gentile.

'piccina'

"che dolce" pensai.
Faccio di no con la testa, non ho affatto voglia di parlare delle cose brutte che ho sognato o di prima di svenire, voglio solo stare nelle sue braccia al sicuro, per un attimo mi sento a casa, una casa bellissima.

~Marcus~

Appena Yelena si addormentò la adagiai per bene a letto e mi andai a vestire.
Poco dopo mi sistemati vicino a lei a mi addormentai anche io.

***

Qualcuno stava bussando insistentemente alla porta, facendomi svegliare dal mio bellissimo sonno accanto a Lena.
Andai ad aprire e mi ritrovai davanti due monaci, se vedono Yelena qua si incazzerànno, e non poco.

"Marcus Lopez Arguello ha due minuti per svegliare la ragazza e seguirci."
Poi mi richiusero la porta in faccia.

Due minuti.
Per andare dove?
E soprattutto, per fare cosa?

"ei Lena, svegliati dobbiamo andare" la scossi leggermente da un braccio, svegliandola.

"che cazzo vuoi Marcus lasciamo dormire"

si lamentó girandosi poi sull'altro lato.

"Lena non abbiamo tempo, dobbiamo seguire due monaci per andare chissà dove"
"e vabbene, mi alzo cazzo"

Non era una bella risposta, ma almeno era una risposta.

Si sentí bussare e questa volta molto più forte della prima.

"si può sapere che cazzo volete, fatevela una tisanina la mattina cazzo!" urlò Yelena, rispondendo al continuo bussare dei monaci.

"non ti conviene essere scortese, li dietro ci sono dei monaci e penso che non sono affatto felici di questa risposta, signorina"

Lena andò poi ad aprire e subito cadde a terra dolorante.
Quella ragazza si era beccata un bel pugno in faccia da uno dei due monaci.

"te lo avevo detto" le sussurrai quando le diedi una mano ad alzarsi.
"sta zitto" mi disse sostenendosi il naso dolorante con una mano, poverella.

***

"se poso sapere, signori, dove stiamo andando precisamente?" chiesi, ormai erano minuti che camminavamo, Yelena era alla mia sinistra ci davamo la mano.
Appena me la aveva presa il mio cuore pareva sta per uscire dal petto, ma poi mi rilassai e ricambiai la presa.

Cazzo quella ragazza mi faceva stare bene.

"ordini del maestro Lin" rispose uno dei due monaci.

Dopo altri minuti ci scortarono in una stanza, con già altri ragazzi all'interno.
Saya, Petra, Viktor, Chico e qualche suo amichetto.
E ora anche io e Lena.

"perché siamo qui?" chiese Lena.
"e che cazzo faremo qui?"
Finirà per farsi ammazzare se continua a mettersi contro Lin.

"tesoro benvenuta alla detenzione di 48 ore" le rispose Viktor, cazzo quel bastardo vuole proprio morire, come osa parlare alla mia donna in questo modo.

Cos'hai appena detto Marcus caro?
Come hai chiamato Yelena?

L'ho appena chiamata 'mia donna'.

Sei cotto Marcus, cotto di Yelena.
La tua donna

Sta zitta un secondo coscienza.

"avete commesso tutti il peccato cardinale e siete stati catturati. Trascorrerete il vostro fine settimana chiusi qua dentro, a contemplare la mia delusione."
Ci spiegò velocemente Lin.

Poi uscirono tutti i monaci e ci chiusero a chiave qui dentro, grandioso.

Una Killer Psicopatica ||Marcus Lopez Arguello|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora