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~Yelena~

Sono settimane che ormai frequento questa scuola per assassini e devo dire la verità non è male, la maggior parte delle lezioni sono noiose, ma c'è ne sono un paio che mi ispirano ovvero 'veleni' e 'combattimento corpo a corpo' sono infatti le materie a cui vado meglio, sono abbastanza soddisfatta adesso della mia vita, direi proprio che è migliorata. Adesso ho una casa se posso chiamarla così, del cibo vero, anche se non è granché ma è sempre meglio di quello che mangiavo prima, l'unica cosa che mi da fastidio è il fatto che continuano a chiamarmi 'ratto' non mi da tantissimo fastidio ma vengo trattata malissimo, aveva ragione Saya a dire che mi avrebbero presa di mira, ma non mi importa, tornando a noi non mi manca nulla, direi che adesso la mia vita è perfetta, più o meno.

Non mi manca nulla sono al completo e sono felice così.

Però da quando sono venuta qui non ho smesso di pensare a lui, Marcus. Mi era dispiaciuto a lasciarlo lì da solo, starà sicuramente passando un inferno, senza neanche più io che gli porto dei soldi e del cibo. Mi dispiace troppo, ultimamente lo sto cercando e non lo vedo da nessuna parte, strano.

Ieri ho sentito dire che è arrivato uno nuovo alla Kings, chissà chi è.

Durante la lezione del maestro Linn Brandy mi passò un biglietto, ero molto incuriosita di sapere cosa c'era scritto dato che io e lei ci odiamo, lo presi e lo lessi, quella puttana mi ha dato della pazza, non feci neanche in tempo di finirlo di leggere che Brandy ricevette il bastone del maestro dritto sul naso, direi che se lo sia meritato, poi però io feci la sua stessa fine, ma venni bastonata due volte, una sulla bocca e una sul naso, una per aver letto il biglietto e l'altra per aver riso quando Brandy ha ricevuto la bastonata, anche se avevo la bandana riuscì a centrare in pieno naso e bocca.

Il sangue colava, era molto ma non mi importa , fortunatamente la lezione finì poco dopo.
Andai al bagno delle ragazze per lavarmi il viso, ma notai Maria prepararsi per il meglio, si stava preparando come se dovesse andare ad una festa mentre in realtà dovevamo soltanto andare a pranzare.

"che fai?" ero troppo curiosa, dovevo sapere cosa stava escogitando

"mi preparo è ovvio" rispose lei

"per un pranzo? Ti stai preparando al meglio per un fottuto pranzo?" mi stava dando sui nervi è così stronza e puttana

"si certo, voglio far colpo sul nuovo arrivato per poi usarlo, come mi ha insegnato Chico"

Non risposi e me ne andai, la sua voce da oca mi dava troppo fastidio, mi recai al bagno dei ragazzi, almeno loro saranno a pranzare, e invece no, vidi un ragazzo che si stava mettendo la camicia della divisa, non sapevo chi fosse, ma quando si voltò, lo vidi, vidi Marcus. Era lui il nuovo arrivato, devo avvisarlo di Maria.

"che ci fai qui ragazzina, sei nel bagno sbagliato" iniziò Marcus, io ero lì a fissarlo, ero solo intenta ad abbracciarlo, pensavo fosse morto ormai è invece no.

"si hai ragione, sono venuta qua sperando fosse vuoto" non sapevo che dire, ma poi mi ricordai che non mi aveva riconosciuto a causa della bandana sul volto e allora la tolsi, nella speranza che mi avrebbe riconosciuta

"yelena?!" mi domandò lui

Io annuii

"yelena cazzo pensavo che non fosse sopravvissuto nessuno allincendio, mi dispiace"

"tranquillo, se non fosse per te non sarei in vita, ti devo molto" a quelle parole sorrise ma poi si riprese e mi disse

"come mai hai il sangue che esce dal naso e dalla bocca?"

"oh, giusto il maestro Linn mi ha bastonata" affermai accennando un sorriso un po' falso

"ti fa male?" domandò lui

"un po ma è sopportabile"

"posso disinfettarti io se vuoi"

"no tranquillo, tu va a pranzo poi ci vediamo li."

"d'accordo, a dopo" gli feci il saluto militare e poi iniziai a disinfettarmi

Una volta finito i recai a pranzare, mi sedetti insieme a Marcus per spiegarli tutti i clan e che lui, io, Petra, Billy e Lex siamo dei ratti, cioè i novellini, quelli che non hanno ancora un clan.
Finito il pranzo di pomeriggio non avevamo lezioni, quindi andammo ognuno nelle proprie stanze, se non ho sentito male lui è insieme a Shabnam, uno che fa parte del clan delle menti, sanno tutto sulla teoria ma la pratica non è proprio il loro forte.

Una Killer Psicopatica ||Marcus Lopez Arguello|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora