Speravo di sentire una pace interiore. Speravo di non sentire più nulla.
Invece, sento delle braccia mi cingono la vita.
"Ehi, stai bene? Ti ho trovata distesa per terra, sei svenuta?" qualcuno, con una voce dolce, mi tempesta di domande.
Ho ancora gli occhi chiusi e non ricordo dove sono così decido di aprirli ma vedo solo una figura sbiadita. Un angelo? No, non è possibile... Un ragazzo, credo.
"Wow" sussurro con la voce impastata dopo aver messo a fuoco, sembra davvero un angelo. I suoi capelli sono color sabbia, i suoi occhi, profondi e cristallini, sono... preoccupati?
"Cosa è successo?" sono le uniche parole che riesco a pronunciare. Non ricordo nulla, sento solo un peso dentro ma non ricordo perché.
"Non ne ho idea, volevo solo uscire in terrazzo e ti ho vista così, ma tu come stai? Che ci facevi qui tutta sola a quest'ora della sera?" l'angelo il ragazzo misterioso mi prende in braccio e mi stende su una sdraio. Io ignoro le sue mille domande che mi mettono a disagio. Inizio ad infastidirmi, ho sempre odiato che gli altri si preoccupassero per me, però quando mia madre si interessava a me non dava tanto fastidio... era l'unica con cui mostravo il mio lato sensibile.
"Bene, o almeno credo di stare bene, non..." mi guardo intorno per cercare di ricordarmi perché fossi qua, ma i suoi occhi sono come una calamita.
"Hai un area esausta, ti serve qualcosa?" noto che sta diventando sempre più preoccupato... e invadente.
"No... Grazie" dico, ma poi, all'improvviso, ricordo tutto: le lacrime, il panico, mia madre...
"Ei, ei non piangere è tutto ok" non mi ero resa conto di star piangendo così mi tocco il viso e le mie mani si bagnano di dolore.
Quell' angelo, quel ragazzo mi leva le mani dal volto e guardandomi come se fossi una bambina in difficoltà asciuga le mie lacrime, scacciando via un po' della mia tristezza.
Mi scosto bruscamente, non so nemmeno chi sia e come si sia permesso a toccarmi. Non è un principe azzurro, Sally svegliati.
"Come ti chiami?" la mia curiosità ha la meglio nonostante io sia un po' irritata dai suoi gesti troppo premurosi e confidenziali.
"Justin"
"Io Sally, grazie per avermi aiutata i... io... grazie davvero"
"Tranquilla, non potevo certo lasciarti lì" sul suo volto compare un sorriso, non il più felice, ma il più luminoso che abbia mai visto.
Justin, il mio angelo.
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Happily ever after? Il mio lietofine
RomanceSally, una ragazza forte e appassionata al mondo delle moto ha appena perso sua madre. Margaret, per Sally, non era solo chi l'aveva cresciuta e educata, ma era anche la sua migliore amica, sua sorella e l'unica persona su cui faceva affidamento. Di...