"In che senso mi assomigliava?" chiedo curiosa ma allo stesso tempo preoccupata.
"Nel senso che...e-era violento" Justin inizia a guardarsi intorno in modo impaurito.
Lo invito ad avvicinarsi alla parete del bar e lo accarezzo sul braccio per rassicurarlo.
"Immagino che per te sia difficile parlarne, se non vuoi va bene così"
Justin mi fissa con aria assente, i suoi occhi sono colmi di lacrime.
"Justin hai capito cosa ho detto?" Voglio aiutarlo, mi dispiace per avergli fatto ricordare il suo passato.
"Lui mi odiava perché io... io ho distrutto tutto, io ho distrutto la nostra fam- "
Justin si abbassa vicino alla parete e vedo che fa fatica a respirare, le lacrime gli scendono sul viso e continua a guardarmi come se io non ci fossi.
Si porta al petto le ginocchia e se le abbraccia mentre continua a tremare come una foglia.
"Justin, Justin, guardarmi" Mi siedo accanto a lui senza agitarmi, so come aiutarlo.
Gli prendo le mani agitate e le porto vicino a me, per fargli capire che io ci sono.
"Fai dei respiri profondi con me, ok?" annuisce "Inspira e trattieni, 1, 2, 3, adesso lascia. Concentrati sui tuoi respiri, va bene? Tranquillo ce la faremo."
"1, 2 e 3" Continuiamo così fin quando non si calma del tutto.
"Hai visto Justin? Ce l'abbiamo fatta."
"Grazie Sally, magari domani continuerò a raccontarti, ok?"
"Non sentirti obbligato, ho capito che non sono l'unica ad avere un passato complicato."
Justin annuisce e a passo veloce se ne va senza nemmeno darmi il tempo di salutarlo, così salgo sulla mia moto e, in preda a mille pensieri torno a casa.
Forse in fondo non siamo così diversi...giusto?
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Happily ever after? Il mio lietofine
RomansaSally, una ragazza forte e appassionata al mondo delle moto ha appena perso sua madre. Margaret, per Sally, non era solo chi l'aveva cresciuta e educata, ma era anche la sua migliore amica, sua sorella e l'unica persona su cui faceva affidamento. Di...