➸𝑪apitolo sei

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Incontri inaspettati

"Sono le nove e stai ancora a letto, pequeño"

Una voce femminile e la sua padrona aprono la porta svegliando, fortunatamente, me e Pablo grande.

"Io-. Oddio scusate tantissimo, ma quello è un bambino? Ommiodio"

È isterica la sua reazione e la capisco appieno. Probabilmente è la sua ragazza e trovarsi davanti questa scena potrebbe essere la mia morte.

Chiude velocemente la porta dandoci il tempo di sistemarci. Solo ora mi accorgo che le posizioni in cui ci siamo addormentati sono mutate. Io ho il piccolo sul petto, mentre a mia volta sono poggiata sul petto di Pablo che mi circonda il fianco con il braccio.

"Scusami, è mia sorella ed è abbastanza particolare"

Si infila in fretta una maglia, mentre io cerco qualcosa da mettermi sotto ma l'unica cosa che trovo sono i pantaloncini abbinati alla maglia.

"Ma hai qualcosa nell'armadio che non sia roba da calcio?"

"Si, ho la cambina armadio per il resto"

Se la ride, dopo che ieri mi sono preoccupata più e più volte per la maglia che ho addosso. Appositamente mi ha dato questa perchè voleva che la indossassi, mentre nascosta per la casa ha una mega cabina armadio contenente panni normali.

"Buongiorno"

Mormoro imbarazzata appena raggiungo i fratelli in cucina. Aurora, così ho scoperto chiamarsi, sta preparando la colazione per tutti e tre.

"Soledad, hai un nome stupendo"

Si complimenta, ma so che dentro di sé freme per delle risposte riguardanti la scena appena vista. Gavi fa finta di nulla, quindi mi tocca raccontarle perché mi ha trovato a letto con il fratello.

"Comunque vorrei giustificarmi perché mi sento totalmente in imbarazzo. Siamo solo amici e ieri con gli altri abbiamo visto un film qui, Pablito, il bimbo non tuo fratello, si è addormentato e Pablo con lui. Quindi alla fine siamo rimasti a dormire qui"

"E io che pensavo che finalmente si fosse trovato la tipa"

Sorrido alla dolcezza della ragazza, ma non rimango molto lì a chiacchierare sentendo Pablito piangere. Ora che ci faccio caso è la prima notte che dorme senza svegliarsi nemmeno una volta.

Sia io che Pablo corriamo in camera da letto, facendo scoppiare dal ridere Aurora.

"Ehi niño"

Gli occhi dolci di Pablo e il suo tono rassicurante fanno calmare quasi subito Pablito, che però finalmente si degna di ricordarsi che sono sua mamma.

Capisco subito perché gattona da me, visto l'orario avrà sicuramente fame.

Fortunatamente Pablo capisce la situazione e cerca la mia borsa in giro per casa.

Arrivati in cucina, scalda una delle pappine che mi porto sempre appresso, mentre Pablito guarda curiosa la ragazza.

"Tu devi essere Pablito"

Gli si avvicina avvicinando il ditino alla sua mano.

Pablito decide di stringere la sua mano, sorridendole dolcemente.

"Mamma mia, è bellissimo. Sembra Pablo da piccolo"

Subito guardo il volto di mio figlio e poi quello del calciatore intendo a cercare un cucchiaino.

"Oddio sai che è vero?"

Ammetto facendo scorrere lo sguardo tra i due.

"Lo posso prendere un po' in braccio, o ti dispiace? Così nel frattempo tu mangi e io faccio mangiare lui"

La ringrazio per la sua dolcezza anticipandole che sarà difficile farlo mangiare.

Effettivamente mentre io e Gavi ci gustiamo i pancake proteici, Aurora trova grandi difficoltà ad imbarcare Pablito.

Ormai diventato il mio eroe, Pablo abbandona la forchetta impugnando il cucchiaino. Gli mima l'aeroplanico facendolo sorridere e finire la pappina in tempi record.

"È proprio innamorato di te"

Ammetto guardandoli addolcita.

Dopo la colazione, Pablo mi promette che dopo la doccia mi avrebbe finalmente accompagnato a casa e così facendo rimango sola con la sorella.

"Ti piace, vero?"

"Non ci conosciamo da molto"

Le mie guance si fanno rosse, a causa dell'imbarazzo.

"Ma tu gli vuoi già tanto bene e non solo perché vuole bene a tuo figlio"

Non so che dire, veramente è troppo poco il tempo per dire se mi possa piacere o no.

"Una cosa però la posso dire. Avete cresciuto un ragazzo d'oro"

Ammetto perché i valori che gli sono stati tramandati sono forti e lo si nota anche da fatto che a diciotto anni è già un uomo.

"Mi fa piacere sapere che si comporta bene. Perché ti giuro mi fai schiattare"

Non capisco perché scoppia a ridere, che poi la sua risata contagia anche pablito è un'altra storia.

"Gavi ha vinto il pallone d'oro come ragazzo d'oro del 2022. Mi faceva ridere scusami"

Ora capisco e scoppio a ridere anche io alla mia battuta involontaria.

Dalle mie braccia, Pablito allunga le sue manine verso la porta, dove solo ora notiamo esserci Pablo a spiarci.

"Cabron che fai? Origli?"

Lui scuote la testa ignorandoci, per andare a prendere in braccio quel traditore di mio figlio.

È letteralmente ossessionato da Pablo, ma come posso andargli contro? È probabilmente la persona che più lo tratta meglio tra tutti i miei conoscenti.

➸ Baby daddy || Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora