↳ Avevo bisogno di farlo
"Ciao Federico"
Dico semplicemente, mentre scrivo a Pablo che l'avrei richiamato tra poco. Nella stanza nessuni fiata, sperando che a parlare siano Federico e la sottoscritta.
"Sole"
I suoi occhi sono sorpresi, come se non sapesse che sarei venuta qui qualche giorno.
Sarei rimasta anche solo un giorno, ma ho paura che troppi aerei in poco tempo possano destabilizzare il piccolo Pablo.
"Che ci fate qui?"
Appoggia a terra il borsone, ma non si avvicina minimamente a Pablo che lo guarda senza nessun entusiasmo.
"Mi hanno invitata i tuoi, volevano vedere Pablo"
La consapevolezza di essersi scordato del figlio gli scorre violenta negli occhi e cerca di recuperare avvicinandosi al bambino, che però si nasconde tra le braccia di Lorenzo scoppiando a piangere.
"Papi, papi"
È chiaro a tutti che non si stia riferendo a Federico, ma a qualcun'altro che al momento non è presente.
"Sono qui piccolo"
Convinto continua il centrocampista, ma a chiarirgli la questione è proprio il padre.
"Federico puoi anche evitare questa scenata, non sta cercando te"
È gelido il tono utilizzato dal più vecchio, che però manda un chiaro segnale a tutti in quella stanza.
Non è lui il padre di questo bambino, nonostante abbia partecipato al concepimento.
"Possiamo parlarne da soli?"
Mi domanda probabilmente infastidito di dare spettacolo davanti ai suoi genitori. Io annuisco, affidando il piccolo alle cure dei tre rimasti in salotto.
"Mi spieghi cosa significa tutto questo?"
Si fa rosso dalla rabbia, ma io rimango impassibile.
"I nonni volevano vedere Pablo, ma ne io ne lui volevamo vedere te. Voglio chiedere l'affidamento esclusivo e posso farlo anche senza il tuo consenso visto che non lo hai nemmeno riconosciuto"
Non noto nemmeno una goccia di senso di colpa, ma solo rabbia per averlo messo in difficoltà con la mia presenza.
"Fai come vuoi, cristo. Sole lo vuoi capire che a me non me ne frega un cazzo? Manco lo volevo, ma se pensi che venendo qui mi avresti fatto cambiare idea hai sbagliato proprio. Nessuno mi assicura che è mio figlio, potresti averlo fatto anche con qualsiasi altro ragazzo e poi hai deciso di scaricarlo a me"
Non lo lascio continuare che gli tiro uno schiaffo in faccia, perché non ce la faccio più a sentirlo parlare così. Me ne pento subito, non sono una che da di matto ma sentire l'accusa di averlo tradito mi ha fatto saltare anche l'ultimo nervo.
Mi giro con le lacrime agli occhi e subito vengo soccorsa da Lorenzo che probabilmente ha sentito tutto ed ora mi stringe tra le sue braccia.
"Mi dispiace, davvero tanto"
La mattina dopo mi risveglio in hotel, perché mi sono rifiutata categoricamente di dormire sotto il tetto di quello stronzo.
Vengo svegliata dall' insistente bussare alla porta e mi rendo conto di essermi addormentato in uno stato pietoso.
Pablito è stretto alla mia mano, il telefono ha ancora la schermata dell'ultima chat aperta dove mi sfogavo con Isabelle ed ho gli occhi gonfi a causa del pianto.
Vado ad aprire cercando di darmi almeno una sistemata veloce, ma rimango sorpresa nel vedere chi c'è dall'altra parte della porta.
"Ehi Mami"
Subito mi fiondo tra le sue braccia scoppiando nuovamente a piangere, sia per sfogare sia perché sono estremamente felice che sia qui.
"Che ci fai qui?"
Domando quando mi sono finalmente calmata.
"Ho saputo di quello stronzo e ho immaginato quanto mali stessi, quindi ho preso il primo aereo per venire qui"
Non ho parole per descrivere le farfalle che mi distruggono lo stomaco in questo momento. Non mi sono mai sentita così protetta ed apprezzata come con Pablo. Non riesco nemmeno a staccarmi, rimanendo abbracciata a lui sul letto mentre Junior continua a dormire.
"Sei speciale per me"
Ammetto stringendolo se possibile ancora più forte a me.
"Sole"
Mi richiama e alzo di poco la testa trovandomi ad un millimetro dal suo volto angelico.
"Scusami, ma ho bisogno di farlo da troppo"
Non riesco nemmeno a pensare a cosa si riferisca che le nostre labbra si scontrano da un bacio che fa esplodere ogni mia parte del corpo.
Probabilmente si stava già diffondendo in me il sentimento che provo per il calciatore, ma questo è la consacrazione della consapevolezza.
Non mi tiro indietro, anzi sono presa quanto lui e seppur vorrei che il momento durasse in eterno, veniamo richiamati dall'urlo emozionato di Junior.
"Papi"
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➸ Baby daddy || Pablo Gavi
FanfictionWhere... Soledad è rimasta incinta quando era ancora minorenne e, col tempo, si renderà conto che il ragazzo di cui è innamorata, ovvero il padre del bambino, non è veramente la persona che credeva. Pablo Gavira è un giocatore del Barcellona e fin d...