🫧Lo chiamavano pericoloso.
Lui era il mio posto sicuro.🫧
Cole era stato arrestato.
Cole. Era. Stato. Arrestato.Più lo ripetevo e più la frase sembrava acquisire veridicità, più lo ripetevo e più sfuggire da quella realtà diveniva impossibile.
Era tutto vero, stava succedendo davvero.
Percorrevo i corridoi di una centrale di polizia con il cuore a martellarmi il petto, in attesa di incontrare il ragazzo che mi aveva evitata per giorni. Il ragazzo che era sparito senza preoccuparsi di farsi sentire, per scoprire essere appena stato rinchiuso in prigione.
«Cole James.» parlò la sig.a Martin alla donna in divisa dietro al bancone.
«È la madre?» domandò lei scrutando ognuno di noi.
La sig.a Martin scosse il viso, così lei riprese: «Il sig. James è rinchiuso per aggressione, fino a nuovo ordine soltanto i famigliari hanno il permesso di incontrarlo.»Non feci in tempo a lanciarmi sul bancone e supplicarla, che una mano mi afferrò il braccio.
«Lei è la fidanzata.» esclamò la sig.a Martin, mostrandomi alla giovane.Questa mi guardò, intersecando due iridi blu nelle mie.
«Spiacente. Ho ordini molto precisi.»
«La prego,» insistetti «Ci conceda una visita veloce.»Lei sembrò rifletterci su, ma quando aprì bocca, la risposta non cambiò affatto. Erano gli ordini, ripetè come un pappagallo e giurai di non aver mai provato tanta antipatia verso una sconosciuta.
«Che succede qui?» la voce di un uomo s'intrufolò nella mia testa, attirando l'attenzione di ognuno di noi.
Un uomo dall'aspetto piuttosto familiare fece il suo ingresso nella grande receptionist in cui ci trovavamo.
Possedeva dei tratti che mi ricordavano qualcuno, aveva capelli castani e degli occhi nocciola. Il viso pulito sembrava essere appena stato rasato perché privo di barba, ma questo dettaglio non fece altro che sottolineare la sua grande età.
Avrà avuto dai quaranta ai cinquant'anni.Indossava la divisa dello sceriffo sui toni del marrone e la mano sul cavallo dei pantaloni stringeva la cintura su cui portava la fondina per la pistola.
Era alto e possedeva una corporatura piuttosto robusta, la giacca sembrava stargli stretta.Questo si fermò ad un metro da noi.
«Noah,» sorrise al moro al mio fianco «Melanie,» salutò anche la sig.a Martin.L'uomo si soffermò poi su di me con un sorriso sul volto che mi ricordò subito quello di Noah. Feci due più due e i ricordi riaffiorarono tutti in una volta.
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Unlimited - La paura dell'ignoto
Fantasia[In fase di riscrittura] 𝐟𝐚𝐧𝐭𝐚𝐬𝐲 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞 🎶 «Non l'hai ancora capito? I buoni sono i cattivi.» Alia Blake è una ragazza introversa, intelligente e pericolosamente curiosa. Orfana della madre e con il padre in prigione, vive la sua vit...