mai fidarsi dei bradipi

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Emma pov's

Passò una settimana, le giornate erano quasi tutte le stesse; passavamo le nostre giornate ad allenarci a sparare e combattere, a mangiare o dormire. Gli incubi di Luke peggiorarono, Jeremy era sempre silenzioso e schivo, parlava sempre meno, molte volte lo ritrovavo a colpire il sacco da boxe o sparava durante la notte
<Buongiorno!>disse una voce alle mie spalle,era quella di Jeremy, parli del diavolo...<buongiorno, c'è la colazione se la vuoi>di io, lui mi si sedette accanto e iniziò a mangiare.
<come stai?>mi stupì il fatto che iniziò per primo a parlare<bene, te?>disi io guardandolo<potrei mentire con"bene">disse lui guardando davanti a sé<perché?>gli feci quella domanda sperando di capirlo meglio<non lo so con certezza ,in generale, ricordi, il fatto che noi siamo qua e il resto degli altri no...>si bloccò improvvisamente e la sua faccia cambiò lievemente<anche se là fuori non c'è più nessuno per me, nessuno a cui penso e che aspetto o che mi aspetta...>disse a lui, la sua voce era triste , la sua voce era inesistente sembrava sussurrare, sembrava come se non volesse che io lo ascoltassi forse non voleva parlare ma le parole uscivano da sole. Non era lui.<scusami>si alzò di colpo all'improvviso e Io rimasi con i miei pensieri e le mie centinaia di domande.
Perché si era comportato in quel modo?
Neanche il tempo rifinire la mia relazione che arrivò Alex<buongiorno><bonjour>risposi io <ma chi ha visto un fantasma?>disse lui ironicamente e poi scoppiò a ridere e io con lui.
Parlammo per un bel po', era un po' che non parlavamo così tanto e a dirla tutta mi mancava tanto
<buongiorno>disse luke sbadigliando entrando in cucina<buongiorno>rispose Alex<giorno>risposi io<colazione?>la mia più che una domanda sembrava un esclamazione, lui è lui e si sedette accanto a me iniziando a mangiare. Iniziamo a parlare e parlare e parlare tutto sembrava sparire...

<No!>disse luke scuotendo la testa<non ci penso proprio!>continua a lui<almeno mi ci accompagni?> <Basta che io non partecipi a queste tue follie>disse lui rassegnato<ok, prometto. Però se in caso cambiassi idea...> <Non lo farò fidati><ok>
Mi ero rassegnata all'idea di far riscrivere anche lui, ma almeno mi accompagnava questa era già una vittoria
<Buongiorno>mentre entravamo. Il teatro era bellissimo. Una volta finita la giornata di prove uscimmo e andammo verso la gelateria in fondo alla strada, faceva i gelati più buoni della città.

<Ehi, aspetta!>disse un ragazzo correndo alle nostre spalle; era un ragazzo alto, dai capelli marroni, occhi marroni, un bel sorriso, avevo una felpa rossa e dei jeans strappati. Lo avevo visto prima nel teatro, sì l'avevo proprio visto chissà cosa voleva.
<Ti sei dimenticato questo>disse alzando la mano con un quaderno.<che sbadata grazie>dissi sorridendo<non mi sono presentato, mi chiamo Alex>disse lui sorridendo <io sono Emma, piacere><Io sono Luke>
<Stavamo andando a mangiare un gelato, ti va di venire?>chiesi io , mi sembrava proprio un ragazzo simpatico<con molto piacere!>
Dopo un paio d'ore eravamo ancora là seduti alla gelateria a mangiarci un bel gelato, decimo anche di scambiarci i numeri di telefono e di rivederci il pomeriggio seguente.
Luke sembrava a suo agio e Alex non aveva fatto alcuna battuta, beh avevo un bel sentore per base alle persone.

Alex ci raccontò un paio di cose su di lui per esempio che era una frase in italiano e in matematica, ci spiegò la sua tesi su come il signore degli anelli era meglio di Harry Potter, ci raccontò del perché il bradipo secondo lui era un animale pericoloso, beh era simpatico Devo ammetterlo. Quella giornata fu una delle più belle in assoluto.
Non avrei mai pensato che una volta trasferita sarei riuscito a trovare delle persone fantastiche, i miei migliori amici, la mia famiglia.

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