sotto sotto

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"C'è qualcosa di più
forte della morte,
ed è la presenza degli assenti
nella memoria dei vivi."
Valérie Perrin.


Emma pov's

Eravamo tutti scossi;i miei sentimenti erano un caos totale,la mente volava qua e là senza darsi un'attimo di tregua,i miei occhi che continuavano a produrre lacrime. Il bel sorriso di Alex era sparito,le sue risate erano terminate,i suoi occhi erano rossi e gonfi e privi della sua solita gioia. Ares era triste e ogni tanto delle lacrime gli scendevano giù sulle sue guance, giù per le cicatrici,fino a dissolversi nel vuoto. Jeremy, faceva finta che non stesse male,ma,stava male,le sue battute sarcastiche e i suoi commenti acidi erano scomparsi,i suoi occhi erano rossi piangeva quando nessuno lo vedeva. E infine c'era lui,Luke. Luke era disperato,non parlava più con nessuno,mangiava appena,non dormiva, andava avanti così da quando Martina ci aveva lasciato. I suoi grandi occhioni verdi erano circondati da spesse occhiaie nere e viola,la pelle chiara,le labbra secche...
Tutti noi,per quanto anche noi scossi cercavamo di fare di tutto pur di vederlo sorridere un po'.
A quanto avevo capito loro si piacevano e anche molto,anzi me avevo la conferma.
Lo capisco.
Tanti anni fa mi promisi che avrei fatto di tutto pur di vederlo sorridere e ora avrei mantenuto la mia promessa.
Luke è mio fratello,non solo il mio migliore amico lui è mio fratello.

<<Ci fermiamo qua?>>le parole di Ares mi riportarono alla realtà,ero così immersa nei miei pensieri che non mi accorsi che era ormai buio,il sole lasciò spazio alle stelle e alla meravigliosa luna.
<<Si>>dose Jeremy.
Ci sistemammo poco più là sopra una piccola struttura in cemento,molto probabilmente della luce,ci accampammo là sopra per avere una migliore visuale.
Preparammo la cena,fagioli in scatola e barrette proteiche "cioccolato e cocco" a me sembrava cartone e carta pesta.
Tutti iniziammo a mangiare a gran velocità, Luke girava e rigirava la scatoletta di fagioli tra le mani senza alcuna intenzione di mangiarla,la fissava come se cercasse di trovare delle risposte alle sue domande.
<<Luke>>richiamai la sua attenzione ma lui non rispose,continuava a guardare la scatoletta di fagioli <<Luke>>provai a richiamarlo ma nulla <<Luke>lo richiami ma ancora nulla.
Lasciò cadere la scatoletta di fagioli ai suoi piedi,si alzò e corse via saltando giù dalla piccola casetta in cemento.
Tutti noi lo guardammo ma nessuno fece nulla,ci gairdammo solamente cercando in altri una risposta ma non arrivò.

Dopo cena ripulimmo tutto e ci mettemmo ogniuno nel suo sacco a pelo,chiudere il fuoco era sempre la parte più dolorosa.

Jeremy pov's

Di Luke ancora nessuna traccia.
Tutti dormivano io non ci riuscivo così decisi di andare a cercare luke. Mi guardai attorno ma non vidi anima viva,decisi di scendere anch'io dalla piccola struttura in cemento mi guardai attorno.
Girai di lato,spostai dell'edera che scendeva,e lo vidi, Luke era seduto là nel buio a guardare l'infinito con gli occhi rossi e gonfi,le guance bagnate dalle sue lacrime proprio come le sue maniche della maglia grigia di una qualche band metal/hard rock.
Lo guardai in silenzio per un po' poi mi feci coraggio e uscì dal mio nascondiglio andando verso di lui. Mi fermai per un istante dinanzi a lui per poi sedermi affianco a lui senza dire nulla mi limitai a stare là aspettando che lui mi parlasse.
Luke iniziò a singhiozzare lo abbracciai.
Mi venne istintivo.
Lui rimase abbastanza scioccato dalla mia mossa,non s'è l'aspettava, esitò un attimo e poi mi abbracciò anche lui.
Prima di allora non ero mai stato la spalla su cuoi piangere di qualcuno tranne di mia nonna e di mia sorella e di Loreine,ma quella è un'altra storia.
L'abbracciai e mi sentì meglio anch'io.
Dopo un paio di minuti che sembrarono ore lui sciolse l'abbraccio e mi guardò.
<<Mi manca tanto>>la sua voce tremava,non era la sua solita voce soffice e delicata.
<<Lo so e so un'altra cosa per certa>>dissi io guardandolo fisso nei suoi occhi i verdi <<lei è ancora con te,ora lei è qua. Ci sta guardando>> sorrise << Luke devi sorridere. Martina vuole vederti per quello che sei,per quello che sei sempre,il ragazzo dolce e gentile,con la voce delicata e soffice e con gli occhi grandi che luccicano>>dissi,lo pensavo veramente.
<<Io ti parlo per mia nonna,lei per me era come una mamma. Bhe si lei è la donna che mi ha cresciuto a mi ha insegnato tutto quello che so,lei è la mia vera mamma,anche se non biologicamente.Prima di morire mi fece promettere che io non dovevo cambiare ma dovevo continuare ad essere me stesso ma fallii miseramente. Tutta la mia tristezza ai trasformò in rabbia e odio verso tutti quanti,iniziai a rispondere ai miei genitori e andò sempre peggio fin quando mio padre non mi cacciò di casa ma quella è un'altra storia>>la mia voce iniziò a tremare così cambaii discorso.
Lui lo notò e mi posò la sua mano sulla mia spalla.
<<Non cambiare mai e poi mai>>dissi sorridendo. Non sorridevo mai ma ora il mio sorriso era vero, più vero che mai.
Non facevo mai questi discorsi e non dicevo mai cose così ma ora volevo veramente vederlo sorridere e vederlo mangiare.
Volevo di nuovo Luke Jones il rompi scatole sempre sorridente e con una parola di conforto per tutti.
Ci guardammo negli occhi e capimmo quello che volevamo dire.
Lui sorrise.
<<Eccolo il sorriso,il tuo vero sorriso>>dissi sussurrando quasi per non farmi sentire.
I sentimenti erano ormai sconosciuti a me,il Jeremy sensibile con gli altri era sparito,ma, sotto sotto,era ancora qua' dentro.
Mi alzai.
<<Dai ora muovi il culo e andiamo a dormire>> dissi e a lui scappò un sorriso e una risata, che mi fece sorridere.
Continuammo a parlare un po' per tutta la notte finché non ci addormentammo entrambi.

Il rumore dei passi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora