Kira
Non posso lamentarmi della mia vita, e neanche di chi mi circonda, però se dovessi essere sincera ci sono molte cose che cambierei. Una di quelle è proprio la mia scuola e sicuramente la mia divisa. Come facevano tutte a stare con quelle gonne che arrivavano fino al ginocchio e sembrare delle fotomodelle appena uscite da una rivista? Io ero la solita ragazza con i capelli spettinati e pagliosi, di un colore nero come il carbone (rigorosamente tinti perchè il biondo non mi è mai piaciuto) e soprattutto un nostril e i capelli corti che tagliavo ogni fine mese. Posso sembrare la solita ragazza che si sentiva diversa dalle altre, e non posso negare che lo ero effettivamente, ma di sicuro non mi atteggiavo come quelle della mia età. Trasferirsi a Manhattan non dico che non sia stata una brutta idea, è solo che con il nuovo lavoro dei miei genitori, ho dovuto frequentare una scuola privata, e soprattutto avevano appena acquistato una casa in uno dei quartieri più ricchi vicino al centro. Il nostro trasferimento è stato segnato dal fatto che mio padre avesse trovato lavoro come agente di polizia, e mia mamma come professoressa alla St. Hood, che per non farmi mancare niente, era pure la mia nuova scuola. Ero avvolta nei miei pensieri fino a quando mia mamma non decise di iniziare a parlare.
<<Kira Brooks>> Disse mia madre con fare minaccioso e sguardo verso la strada.
<<Che c'è mamma?>> Dissi girandomi verso di lei. Non nego che mi stavo agitando molto, anche perchè quando mi chiama con il mio nome e cognome segnava che fosse successo qualcosa.
<<Siediti composta, inizia a fare la ragazza per bene, e poi togli quel cappello!>> Mia madre disprezzava il mio modo di vestirmi e di atteggiarmi, soprattutto il fatto che parlassi molto. Decisi di ascoltarla solo perché era il suo primo giorno di lavoro e il mio primo giorno di scuola, e non volevo che entrasse in classe arrabbiata facendole fare brutta figura.
Arrivammo davanti alla scuola che mi suscitò un brivido dietro la schiena per quante persone ci stessero entrando. I ricchi non mancano mai, eh?. Scesi dalla macchina e presi il mio zaino, che per essere solo il primo giorno di scuola pesava troppo. Mi avvicinai a mia madre, le feci un cenno di saluto con la mano e poi entrai a scuola. Mi sentivo diversa dalle altre ragazze: a differenza mia sembravano quasi finte, e soprattutto, la cosa che mi sorprese di più fu come camminavano. Decisi di chiedere qualche informazione alle signore all' info point.
<<Salve, sono Kira Brooks. Posso avere il mio piano settimanale?>> Mi rivolsi alle signore, e una di loro iniziò a smanettare con il computer fino a quando non alzò la testa e iniziò a parlare.
<<Salve cara, purtroppo non sei stata ancora inserita nelle cartelle, quindi dovrai chiedere a uno dei ragazzi che frequentano la tua classe e vedere che materie hanno>> La signora mi guardò accennando un sorriso, così feci pure io e bonfonchiai uno svelto saluto e mi diressi verso i corridoi. Vidi una ragazza dai capelli biondo scuro e degli occhi che la facevano brillare. A differenza delle altre ragazze dell'intero istituto lei era da sola e stava con il telefono in mano che le illuminava la faccia. Mi feci coraggio e mi avviai verso di lei.
<<Ehm... Scusami...>> ero decisamente in ansia, e non fui l'unica a notarlo, infatti la ragazza accennò un sorriso.
<<Ciao! Come posso aiutarti?>> sembrava gentile e questa cosa mi rese un po' stranita. Decisi di continuare la conversazione. Sembravo molto goffa, e se devo essere sincera la comunicazione non mi viene facile.
<<Posso sapere in che classe sei? Perché sono nuova e non mi hanno ancora aggiunta nelle cartelle...>> Abbassai la testa e mi sistemai la gonna che mi sembrava troppo corta nonostante arrivasse all'inizio delle ginocchia.
<<Sì, l'ho notato, anche perché sai com'è, le ragazze nuove non passano mai inosservate. Per il piano di studi è normale, sei tu a scegliere che corsi frequentare...>> rimase un po' in silenzio squadrandomi dalla testa ai piedi, notando le mie converse che erano abbastanza sporche.
<< Che ne dici se ci mettiamo negli stessi corsi? Mi piacerebbe passare del tempo insieme.>> Mi sorprese la sua innocenza e il modo in cui mi parlava, così decisi di presentarmi, anche perchè sono stata abbastanza scortese.
<<Oh...Certo! io mi chiamo Kira>> Sistemai il nostril e poi feci un sorriso a trentadue denti, e notai che a quanto pare non le sembravo strana. Così mi prese per il polso e mi tirò fino a quando, per sbaglio, sbattei contro un ragazzo. Diventai paonazza solo alla vista della sua faccia. Aveva dei riccioli biondi che gli ricadevano sulla faccia, occhi nocciola, e soprattutto un fisico da paura. Probabilmente faceva parte della squadra di Rugby. La ragazza ancora sconosciuta dato che non mi aveva detto il suo nome, mi lasciò la mano e subito mi raddrizzai, abbassando la testa e scusandomi al ragazzo.
<<Mi dispiace, non volevo...>> dissi.
<<Mh... Okay>> Il ragazzo non sembrava interessato, così se ne andò lasciandomi in mezzo alla calca di ragazzi che si dirigevano nelle loro rispettive classi.
<<Sai chi era quel ragazzo?>> Bonfonchiai girandomi verso la ragazza.
<<Meglio se non lo sai. Comunque, scusami, sono stata scortese, sono Ruby...>>ho notato che Ruby stava diventando sempre più silenziosa, perciò decisi di rompere il ghiaccio iniziando a parlarle.
<<Uhm... Per caso quel ragazzo ti ha fatto qualcosa?...>> All'inizio non volevo porle quella domanda, ma mi sembrava la migliore se dovevo capire con chi stessi parlando fino a pochi minuti prima.
<<No, non mi ha fatto niente... Oh, guarda! Siamo arrivate alla classe di Inglese. Vieni che inizia la lezione!>> Voleva cambiare argomento, così decisi di lasciare stare ed entrare nell'enorme stanza bianca con tutti i banchi disposti in modo ordinato e l'insegnante che stava sistemando il suo computer sulla vasta cattedra.
<< Lui è Mr. Red, il professore di inglese.>> Non feci fatica a capire perché si chiamava così notando i suoi capelli rossi.
<<E' il più simpatico dei nostri insegnanti, adoro le sue lezioni, e inoltre, sa spiegare benissimo: è il mio preferito!>> In effetti non sembrava antipatico.La lezione cominciò, e la seguii con attenzione. All'uscita, Ruby, mi propose di fare un giro della scuola, e io accettai. Mi mostrò l'aula di astronomia, di chimica e di fisica, ma la mia preferita era quella di biologia. Era ben attrezzata, e in fondo lo studio degli animali e delle piante, è sempre stato il mio preferito. Ruby, mi fece fare anche un giro in cortile.
<<Oddio! Scusa credo di aver dimenticato il libro di storia in classe, mi aspetteresti un attimo intanto che vado a prenderlo?>>
<<Sì, certo>> dissi, così decisi di esplorare il cortile e mi accorsi della presenza di un campo da rugby. Decisi di dare un'occhiata, quindi mi avvicinai. Trovai alcuni ragazzi allenarsi lì, quando mi accorsi di una figura famigliare. Era lui. Non mi aspettavo di vederlo lì, perciò decisi di allontanarmi, quando qualcosa mi fermò.
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The Game of Lies-Il gioco comincia adesso
RomanceKira Brooks é la solita ragazza nuova della scuola. Non ascolta mai la mamma e tanto meno il padre. Ma cosa potrebbe capitare mai ad una povera ragazza che non vuole fare niente se non ascoltare musica e leggere tutto il giorno Gialli? Peccato che b...