QUINDICESIMO CAPITOLO

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Ruby<<Zane!>> gridai io tirandolo per la spalla

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Ruby
<<Zane!>> gridai io tirandolo per la spalla.
<<Ruby?>> disse lui guardandomi con fare stupito. <<Che ci fai tu qui?>>. Mi chiese lui sorridendo.
<<E' una lunga storia.>>. Gli risposi. <<Ho bisogno di una mano per entrare>>.
<<Bè, c'è una porta qua davanti a noi: varchi la soglia e sei dentro. Non penso sia molto difficile...>>. Disse lui ironico.
<<Non sei simpatico.>> risposi io. <<Non siamo invitate e in caso non l'avessi notato, c'è un buttafuori proprio davanti all'entrata.>>. Dissi io roteando gli occhi per la sua stupidità.
<<Oh>> disse lui. <<Quindi non sei da sola...>>. Disse lui facendo due più due.
<<Secondo te?>>
<<Chi c'è con te?>> chiese lui con curiosità.
<<Kira>> gli riposi indicandola con il dito mentre era seduta sul marciapiede davanti a noi.
<<Allora penso che vi aiuterò.>> Lo guardai male, ma penso che non ci abbia fatto caso (evidentemente troppo impegnato a guardare la mia povera amica). Feci cenno a Kira di avvicinarsi e così fece.
<<Hai trovato una soluzione?>>. Mi chiese lei. <<Oh, ciao, Zane!>> Disse poi rivolta verso il ragazzo accanto a me. <<Scusa, non ti aveva visto...>> continuò poi dispiaciuta.
<<Nessun problema, cara.>>. Rispose lui divertito, e notai subito che Kira cominciò ad arrossire.
<<Ora basta voi due.>> dissi io cercando di distruggere questo clima imbarazzante. <<Zane, facci entrare.>>
<<Con vero piacere, signorina Baker>>. disse lui trascinandoci con sé all'interno.
All'improvviso il buttafuori si piazzò davanti a noi impedendoci di passare.
<<Voi chi siete?>>
<<Oh>> disse Zane. <<Sono io, Zane Carter: sono nella lista degli invitati.>>.
L'uomo cominciò a sfogliare la lista degli invitati e fece un cenno di assenso a Zane. Quando, invece, provammo ad entrare io e Kira, ci fermò prendendoci per i gomiti.
<<Voi non siete nella lista.>> disse poi.
<<Perché queste due belle fanciulle sono con me.>>. Disse Zane con un falso sorrisetto salvandoci il culo e facendoci entrare.
<<Grazie, Zane>> dissimo io e Kira contemporaneamente. Lui fece segno di assenso sorridendo e si allontanò.
<<Godetevi la festa.>> Disse prima di andarsene.
<<Ora che facciamo?>> chiesi nella speranza che Kira mi avesse sentito mentre ammirava, come dice lei, 'la meravigliosa figura di Zane'.
<<Kira?>>
<<Oh>> disse infine lei. <<Mi hai chiesto qualcosa?>> la guardai come per dire:
'secondo te?'
Scoppiò in una risata e finalmente si decise a rispondere.
<<Non saprei...>> disse riflettendo. <<Ci intrufoliamo all'interno?>>
'Ma diceva sul serio?'
<<Ma Zane per caso ti ha dato alla testa?>>
<<No, ma comunque a Zane dovresti aggiungere anche Cole: sono entrambi le mie droghe preferite.>> Volevo scoppiare in una risata, ma decisi di rimanere impassibile e guardarla male per sembrare più matura.
<<Dai! Che aspetti?>> disse poi . <<Entriamo!>> disse trascinandomi con sé per il polso.
All'interno tutto era di uno sfarzo, che metteva quasi i brividi. Immagina di avvicinarti a un'imponente porta d'ingresso in legno massiccio, con maniglie in ottone lucidato che riflettono la luce soffusa dei lampioni esterni. Al di là della soglia, l'atrio si apre in uno spazio vasto e accogliente, con pavimenti in marmo lucido che conducono a una scalinata maestosa. La scalinata, ornata da un corrimano in ferro battuto e legno intarsiato, si snoda verso i piani superiori, mentre un lampadario scintillante illumina l'ambiente con una luce calda e invitante.
L'interno è un trionfo di eleganza e comfort. Un ampio salone si presenta con divani in velluto, cuscini decorati e un caminetto in marmo che arde vivacemente, creando un'atmosfera di calore domestico. Opere d'arte originali adornano le pareti, e ogni dettaglio, dai tendaggi in seta alle statuette in bronzo, è curato per riflettere uno status di lusso e raffinatezza. È un ambiente che parla di ricchezza non solo materiale, ma anche culturale e artistica.
<<Wow>> fu l'unica cosa riuscii a dire.
<<Cole vive qui, quindi?>> chiese Kira a bocca aperta.
<<A quanto pare...>>. le risposi. <<Andiamo di sopra? Forse lo studio del padre si trova lì...>>
<<Mh>> disse lei. <<Ho paura che ci sia qualcuno di sopra a fare la guardia. Insomma, qui è troppo silenzioso e siamo nel bel mezzo di una grande festa: nessuno ha pensato che potrebbe intrufolarsi qualcuno all'interno?>>.
Aveva ragione: era troppo semplice intrufolarsi così nell'abitazione senza essere scoperti.
'Ci sarà qualcuno?'
'Scopriamolo'
<<Proviamo a salire e vediamo che succcede.>> Le preposi.
Salimmo le sfarzose scale che portavano al piano di sopra e cercammo l'ufficio del signor Foster tra le varie stanze presenti lungo il corridoio, e finalmente lo trovammo. Varcammo la soglia e devo dire che sono sempre più curiosa di esplorare questa meravigliosa e gigantesca casa. L'ufficio in cui entrammo è un santuario di eleganza e professionalità. Immagina scaffali a parete in legno scuro, che si estendono dal pavimento al soffitto, pieni di volumi rilegati e documenti ordinatamente archiviati. Tra gli scaffali, cassettiere in legno di ciliegio con maniglie in ottone offrono spazio per riporre oggetti preziosi e forniture d'ufficio. Al centro, una scrivania imponente domina la stanza, con un piano lucido che riflette la luce soffusa proveniente dalle lampade da tavolo in stile classico. Ogni elemento, dalla poltrona ergonomica in pelle al tappeto persiano sotto i piedi, è scelto con cura per creare un ambiente di lavoro che sia allo stesso tempo confortevole e stimolante. Questo ufficio non è solo un luogo di lavoro, ma una dichiarazione di stile e successo. Dalla grande finestra dell'ufficio, la vista si apre su un panorama urbano che cattura l'essenza della città sottostante. Grattacieli che sfidano il cielo si ergono come monoliti di vetro e acciaio, riflettendo i raggi del sole al tramonto che tingono il cielo di sfumature arancioni e rosa. Tra questi colossi, si intravedono parchi lussureggianti che offrono un tocco di verde, oasi di tranquillità nell'incessante attività metropolitana. Più in lontananza, il fiume serpeggia attraverso la città, un nastro argentato che scintilla sotto l'ultima luce del giorno. È una vista che ispira e ricorda le infinite possibilità che ogni giorno porta con sé.
<<Wow>> . Mi scappò di nuovo.
<<Tu guarda tra i cassetti io tra i libri che ci sono qui sulla scrivania. >>. Lei annuì e ci mettemmo all'opera.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 10 ⏰

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The Game of Lies-Il gioco comincia adessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora