Una scoperta

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Fortunatamente é sabato sera,e nel week end io sono di riposo,a tenere la piccola.

Ma che riposo è se devo passare il sabato sera a giocare con una bimba di un anno e prepararle da mangiare??

Mamma e papà lavorano insieme perché c'è un sacco di gente.
E poi mamma è piu veloce a tenere gli ordini,mentre papà sta alla cassa.
Ci sono anche due ragazzi che aiutano,uno al piano bar e uno in cucina.
Ma a volte non bastano nemmeno.
È un locale davvero grande,a volte ci sono feste di compleanno.
I miei organizzano un sacco di eventi,per intrattenere le serate .
È un locale carino,divertente,non pieno di uomini ubriaconi.
È pieno di ragazzi.

Il problema è che è gestito da i miei genitori!
Non ho un minimo di libertà,non posso toccare nemmeno un po' di alcool.
Non che io beva chissà cosa,ma ogni tanto ci sta.

Faccio appena in tempo a mettere Alessia nel lettino che suona il cellulare.
Ho fatto una fatica a farla tranquillizzare.!
È mia mamma

"Pronto mamma,Alessia si è appena addormentata."

"Ah,scusa Lia. C'è un problema." La voce di mia madre sembra preoccupata.

Ecco. Ci mancava pure questa.

"Non è che potresti venire al locale? Siamo pieni fino al collo e abbiamo bisogno d'aiuto."

"COOOSA?? Come faccio? E Alessia ?!"

"Portala con te. Non abbiamo altra scelta. Rimarrà dietro al bancone con me."

"Va bene . Arrivo." rispondo senza la più pallida idea di come fare.
Oddio. Devo vestire la bambina cercando di non svegliarla. Un'impresa.

Se cominciamo così ,addio riposo nel weekend.

Cerco di fare meno rumore possibile mentre avvolgo la piccola con una copertina.
Mi vesto il più velocemente possibile.
Mi guardo allo specchio.
Sì. Sono ancora presentabile.
Metto Alessia nel passeggino e chiudo la porta di casa.
In un attimo mi cadono le chiavi procurando un rumore assordante nel corridoio così vuoto.
Ho il terrore che Alessia si svegli all'improvviso e cominci a piangere,quindi controllo la bambina.
Dorme come un angioletto. Quanto è bella. Con i suoi capelli ricci adagiati dietro le orecchie e quel visino così dolce.
Da grande farà impazzire un sacco di ragazzi con quegli occhi verdi.
Siamo sicuri che non sia una barbie?

Manma dice che è tale uguale a me quando avevo un anno.

Mi precipito per strada manovrando il passeggino,tenendo un passo moderato.
Sono già le 22.30,e la strada è deserta. Ho un po' di paura a camminare per quel viale senza lampioni.
Giro la strada e vedo l'insegna gigante del locale "food and blues".
Finalmente sono arrivata.

Dal locale proviene una musica,una canzone che finisce nell'istante in cui apro la porta.
Appena entro mia mamma mi corre incontro.

"Tesoro mio" schioccandomi un bacio in fronte davanti a tutta quella gente.

"Mamma"
il mio tono un po' scocciato le fa capire che non è proprio il momento.

"Grazie Lia,ci stai aiutando tantissimo. Vai ad aiutare papà con le ordinazioni ."

Porto Alessia nel retro cassa dove potrà stare un po' tranquilla e prendo come al solito penna e blocchetto.

C'è davvero un sacco di gente,e camminando tra i tavoli vedo tre ragazzi, una band che staa accordando i loro strumenti sul grande palco messo accanto al camino.
Sembrano simpatici,con quei ciuffi un po' alla Elvis Presley e quei tatuaggi sulle braccia muscolose.

Resto ferma a guardarli per qualche minuto mentre la musica ricomincia.
Il ragazzo alla batteria conta i tempi con la bacchetta e fa segno al ragazzo alla pianola di cominciare.
Dopo qualche nota comincia anche il cantante.

'Love,love,love
For anyone
one,one,one.
For anyone,
love,love,love...'

Appena nel microfono rimbomba la voce del cantante, sento una scossa percorrermi tutta la schiena.
Ha una voce profonda,sensuale ma allo stesso tempo divetente.
Il cantante suona una chitarra elettrica e alterna qualche strimpello a battiti di mani.

Sa come intrattenere il pubblico.
È una canzone allegra,fa venir voglia di ballare.

Mi guardo intorno...ma nessuno sta ballando.
Oguno dei presenti è preso dalle loro birre e dalle partite di poker.
Si possono contare sulle dita quelli che ascoltano e tengono il tempo con le mani.

Non riesco a distogliere lo sguardo da loro.
Sono davvero bravi.

"Lia sei qua per lavorare." la voce di mia madre mi fa tornare con i piedi per terra.

"Mamma, ma chi sono questi ragazzi? "

"Sono bravi eh? Sono i The Kolors.
Poveri ragazzi, si fanno in quattro tutte le sere per guaagnare qualche soldo e la gente nemmeno gli ascolta..
Dai ora torna al lavoro tesoro."

"Va bene mamma."
Rimango impressionata da qualcosa. Non so cosa.

Mi hanno colpita, non meritano di stare qua a perdere tempo con gente che non gli rivolge nemmeno uno sguardo.

Prima di tornare al lavoro mi giro un ultima volta verso di loro.
Il front man coglie il mio sguardo e mi accenna un occhiolino sull'ultima nota.

'Some...Love!'

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