L'invito

178 22 4
                                    

(14.54) IO:
É deciso! Ci vediamo domani sera!

Antonio sta scrivendo...

ANTONIO:
Davvero?
Grande, non vedo l'ora.

A Chi lo dici...

ANTONIO:
i tuoi genitori cosa hanno detto?

IO:
Mah, guarda, sono davvero contenti, hanno detto che per loro non c'e nessun problema.
Anzi sono felici che andiamo d'accordo. Stimano tanto te e la tua band.

Cosa potevo dirgli? Che mia mamma non si é nemmeno preoccupata di chiedermi con chi fossi alla festa? Non é il caso.
E poi sono maggiorenne, so bene quello che faccio.

ANTONIO:
Bene, mi fa piacere. Ringraziali da parte nostra.
Ti do l'indirizzo, sai arrivarci da sola?

Apro il link su una nuova pagina.
Non mi sembra di aver mai sentito parlare di questo posto.

IO:
Chiederò in giro, non preoccuparti.

ANTONIO:
Dovrai prendere il bus 68 in fondo alla via del tuo locale.
Dopo tre fermate scendi, non puoi sbagliare.

IO:
E tu come lo sai?

ANTONIO:
Mi sono informato hahaha, pensi che ti faccio venire in un posto con il rischio che ti succeda qualcosa?

IO:
Grazie, sei davvero gentile.
Che gesto dolce. Si preoccupa per me..
Vorrei che anche Teo fosse così premuroso.

ANTONIO:
Non ringraziarmi, è il minimo.
Prima di invitarti in un posto mi accerto che non ci sia nessun pericolo.
Allora ci vediamo domani sera?

IO:
Va benissimo.

ANTONIO:
Facciamo una cosa, ti do il mio numero così quando sali in pullman mi mandi un messaggio.
Non sto proprio tranquillo altrimenti.

Oddio, mi sembra tutto così... affrettato.

ANTONIO:
Sai, sarai sotto la mia responsabilità, devo proteggerti :).

IO:
Fa uno strano effetto detto da uno sconosciuto.

ANTONIO:
Ehi, così mi offendi, siamo amici no?
Mica do il mio numero alla prima che capita.

Mi compare li sullo schermo il suo numero di cellulare.
Dieci numeri che mi provocano la pelle d'oca.
Rileggo quel numero infinite volte prima di rispondergli.
Quasi ho paura che si cancelli la conversazione.

IO:
Ti ringrazio. A domani.

ANTONIO:
Ti aspetto Lia. Ciao.

Devo prepararmi, trovare qualcosa di carino da mettermi.
Voglio andare a quella festa ad ogni costo anche a condizione di essere licenziata da mia madre.

In casa non c'è nessuno, decido così di prendermi il pomeriggio libero per andarmi a comprare qualcosa di carino.
Questo significa che spenderò i soldi che tenevo da parte per la patente, ma questo non importa. Ormai devo rassegnarmi all'idea di andare a scuola da sola con un auto tutta mia.

Quasi mi dimenticavo ,Alessia non posso lasciarla da sola.
Devo portarla con me.
Sarà un bellissimo pomeriggio tra sorelle.

Prima di uscire scrivo un messaggio a mio padre
papà esco con Alessia, non preoccuparti andrà tutto bene.

Vado in bagno e mi lavo velocemente approfittando del fatto che Alessia é presa dal suo cartone preferito in tv, così ho del tempo per prepararmi.

Mi trucco e metto le scarpe alla piccola.

"Ale, andiamo a fare un giretto, sei contenta?"

I suoi occhi si fanno grandi, come si aspettasse un regalino.
"Se fai la brava prendiamo qualcosa anche per te . " Le sussurro dolcemente.
La stringo forte a me e la metto nel passeggino.

"Andiamo!"
Esco di casa controllando di aver chiuso tutto e mi incammino in paese.

Casa mia è una villetta non tanto distante dal centro.
È un viale tutto alberato, com fiori bellissimi sopratutto in primavera

Ho tanti ricordi tra queste strade.
Ricordo le gare con Oscar e Claudia,quando uno di noi era costretto a stare in fila da solo perché il marciapiede era troppo stretto, allora delle volte ci stringevamo l'uno all'altro per passare tutti e tre insieme.
Ricordo le passeggiate che facevo con Teo l'anno scorso, i baci nascosti sulla panchina dietro casa mia, quando ancora mio padre non sapeva di lui.
È passato solo un anno eppure mi sembrano momenti appartenenti alla mia infanzia, mentre ora appartengo al mondo reale, dove tutto ha una conseguenza, e dove ogniuno di noi ha le sue responsabilità.
Non credo di essere ancora pronta per tutto questo.
Mi sembra che la mia infanzia sia passata troppo velocemente, Quando si cresce sembra tutto così diverso, anche non volendo si finisce sempre per allontanarsi dalle persone che si ama.
Vorrei avere il tempo che avevo da piccola per passare tutti i pomeriggi con Claudia a fare la merenda, o in piscina a casa mia con i miei amici.
Purtroppo, con il passare del tempo si prendono strade diverse, e non si può fare altro che andare avanti, e non voltarsi mai.

Sound. I Kolori della passione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora