Sono passate due settimane da quel incontro, e ormai sto perdendo le speranze di poterli risentire.
Il locale non mi da tregua. Ormai non ho tempo nemmeno nel fine settimana.
Come sempre in casa sono tutti svegli, dalla finestra di camera mia entra una luce accecante che mi obbliga ad alzarmi.
Scendo le scale velocemente dirigendomi in cucina, dove mia mamma sta passando l'aspirapolvere."Ciao mamma." Quando si accorge di me spegne quel aggeggio rumoroso.
"Buongiorno tesoro. Scusa se ti ho svegliato. É anche un bel orario.."
"Non importa. Sono ancora in tempo per fare colazione?"
In realtà non ho fame, voglio solo trovare un modo per parlarle della band."Certo, c'é un po di latte in frigo, fai te."
"Aspetta mamma, volevo chiederti una cosa"
Cerco di tenermi sul vago, addentando un pezzo di pane tostato."Tanto per sapere, hai intenzione di richiamare i Kolors? Insomma sono bravi.."
"Come mai questa domanda?
Tesoro, abbiamo un sacco da fare. Per il momento non é il caso."Abbasso la testa,come in segno di resa
Sono delusa."Ma non possiamo togliergli anche questa possibilità, sono bravi.."
"Quante volte devi ripetermelo? Se sono cosi bravi come dici non avranno problemi a trovare qualcuno che li ascolta, non credi? Avranno la possibilità di dimostrarlo."
"Io sono stanca di lavorare tutte le sere. Ho bisogno di rilassarmi e divertimi un po' anche io."
"Non capisco cosa vuoi dire. "
Non sarebbe la prima volta .
Sto per scoppiare.
"Tu e papà mi state rovinando l'estate. Ecco cosa!"Sento bruciarmi la gola. Gli occhi mi si stanno riempendo di lacrime.
Non posso piangere qua davanti a lei. Sta volta sono io a non volerle lasciare il tempo di replicare.
Corro in camera mia e dal piano di sotto rimbomba la classica frase di mia madre "Cresci Lia." Prima di sbattere la porta in tempo.Le lacrime scendono una dopo l'altra senza riuscire a fermarle. Mi sento come una bambina che vuole andare a Gardaland a tutti i costi. La sensazione é la stessa.
Ma io non sono una bambina, sto lavorando sodo."Lia, apri la porta."
La voce di Mio padre mi fa sobbalzare .
Nella rabbia ho chiuso la porta a chiave. Meglio così, non voglio nessuno, in questo momento.Non rispondo. Sono convinti che io sia una bambina, non vedo perché dovrei deluderli. A quanto pare l'ho già fatto altre volte.
Non so quanto tempo sia passato da quando mi sono addormentata, mi sento scoppiare la testa. Avrò pianto davvero tanto perché non smetto di singhiozzare.
Avrei bisogno di un abbraccio.
Teo non si fa sentire da due giorni. É sempre così impegnato. Su chi posso contare?
Scorrendo la rubrica del telefono mi fermo su Oscar. Su di lui posso contare.Oscar ti disturbo?
No Lia, che succede?
Avrei bisogno di un abbraccio. Ho litigato con mia mamma.
Perché, cosa hai combinato?
Io niente!
Le ho chiesto della band e ha detto che non vuole chiamarli. Non li vedrò più.
Mi sento troppo tesa. Con Oscar posso sfogarmi.
Mi lascio scappare ancora qualche lacrima.Stai tranquilla adesso.
Ascoltami, perché ho una notizia che ti farà stare meglio.
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Sound. I Kolori della passione.
FanfictionFinalmente è estate. E anche per Lia è arrivato il momento di godersi la sua prima vacanza con gli amici. Ma propio l'estate che sarebbe dovuta essere la più bella della sua vita la passa a casa,per dare una mano al pub dei genitori e per tenere la...