Aspettative

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Resto a fissare la sua chat, con la speranza che da un momento all'altro risponda al mio messaggio.
Sono incerta se scrivergli ancora ma preferisco non insistere, quindi continuo ad aspettare.

"Lia, apri immediatamente. La cena è pronta."

É mio padre, che mi riporta alla realtà.
Ho perso la cognizione del tempo, sono chiusa in camera da stamattina, forse é meglio che scenda. Mia madre sarà furiosa.
Chiudo il computer ancora acceso e mi avvicino alla porta consapevole che mio padre é li ad aspettarmi.
La chiave compie un giro TAC ed apro la porta lentamente.
Alzo lo sguardo verso mio padre, pensando di ricevere una ramanzina, invece mi attira tra le sue braccia baciandomi la fronte.

"Scendiamo a mangiare, sento il tuo stomaco brontolare fin qui."
dice tirandomi un pizzicotto sulla pancia.
Chiudo gli occhi e mi stringo di più nella sua presa.

"Ti voglio bene papà."
Non ho nient' altro da dire, e so bene che non ce altro che lui voglia sentire.

Adoro mio padre perché nonostante sia molto protettivo, sa ascoltarmi e darmi consigli su ogni cosa.
Non cerca mai di mettere in discussione i miei sentimenti e le mie necessità.
La cosa bella è che non mi riprende per le discussioni che ho con mia madre,crede che possiamo risolvere tutto da sole.
Nom serve che lui si metta in mezzo, altrimenti sembrerebbe che mia madre non ha autorità su di me.
Sto crescendo e piano piano sta accettando la cosa, ma mia madre sembra voler avere sempre il controllo su tutto.
In un certo senso mio padre é molto più permissivo di mia mamma, tranne per l'argomento ragazzi; per questo io sarò sempre la sua bambina.

Appena mia madre mi vede scendere le scale si dirige verso la cucina.
Odio quando fa così. Se aspetta che sia io a chiederle scusa si sbaglia.
La cena procede nel silenzio piu' totale finché la mia sorellina non si sveglia, e qualcuno di noi é costretto ad alzarsi da tavola.
"Vado io" dico trovando la scusa per andarmene.

Salgo le scale in tutta fretta e prendo Alessia tra le mie braccia. La coccolo un po' finché non si calma, poi la appoggio sul mio letto e torno alla scrivania.
Apro la chat di Antonio. Mi sento il cuore in gola.
"visualizzato alle 20:56" cioè dieci minuti fa.
Nessuna risposta.
Ecco, il solito presuntuoso, ma vaffanculo.
Sono tutti uguali.
Mi butto sul letto accanto ad Alessia e comincio a riflettere.
Ho sbagliato qualcosa?
Magari non é lui. No, non può essere.
Magari gli ha dato fastidio che mi sono avvicinata a lui quella sera.
E se ha una ragazza molto gelosa che ha visto il messaggio?

Calmati Lia.

Mi faccio troppi problemi. Devo smetterla di pensare.
Sento sbattere la porta, questo significa che mia mamma é andata al lavoro.
Con molte probabilità tra poco salirà mio padre per darmi la buonanotte e prendere Alessia, ma sono troppo stanca per aspettarlo, così prendo la piccola tra le mie braccia in modo tale che non possa portarmela via, e sento ancora una volta rigarmi il volto dalle lacrime.
Sono davvero stanca.

Prima di chiudere gli occhi sento vibrare il telefono.
É Teo.
Non mi va di parlagli perciò mi giro dall'altra parte.

Prima di chiudere finalmente gli occhi do un bacio alla piccola.
Buonanotte angioletto.



Perché Antonio non ha risposto a Lia? Eheh.

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