fine dei giochi⁸

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restò a guardarla per qualche secondo, e quando capì che tipo di ceatura si trovava a pochi metri da lui iniziò a correre più veloce che poteva.

la creatura cominciò ad inseguirlo.

si trttava di un unicorno  armato di arco e frecce, christian aveva invaso il suo territorio.

una freccia sfiorò il moro e cadde accanto a lui.

cercò di aumentare la sua velocità, non riuscendoci, sentì i polmoni bruciargli, l'aria fredda tagliargli le guance rosse, un sapore metallico in gola, il corpo indebolirsi, poi uno schiantesimo lo passò e colpì l'unicorno, ma nello stesso momento una freccia gli squarciò la pelle del braccio destro.

vide una figura davanti a sè nell'ombra, capì subito di chi si trattasse.

"matti"

"abbassati."

fece come detto, l'unicono si alzò su due zampe, ma da dietro un incarceradum lo colpì

"come cazzo ti può anche solo passare per la mente venire in quest'area della foresta?"

"malfoy rimanda la ramanzina"

"stai bene?

"sono vivo"

"per un pelo"

"avrei potuto cavarmela anche da solo"

"certo come no. dai torniamo ad Hogwarts"

"volentieri"

così draco, mattia, christian e blaise tornarono tutti assieme verso il castello.

durante il tragitto christian si sentì chiamare

"chri"

"si?"

"siete venuti a cercarmi?"

"si."

il biondo sorrise leggermente.

"ma che ci facevi là?"

"c'è un sentiero che porta vicino ad un lago, avevo bisogno di stare da solo..."

"matti...."

"chri io ti amo, ma non possiamo sare assieme, tutto ciò deve finire, subito"

il moro abbassò lo sguardo, in quel momento sentì il suo cuore spezzarsi come il vaso di vetro nero che fece cadere da bimbo urtando il tavolo.

fece tutto il tragitto con lo sguardo basso, almeno mezzo metro dietro i suoi compagni, a cui si erano aggiunti Harry, Ron ed Hermione.

quando arrivarono ha Hogwarts Christian andò direttamente nel suo dormitorio senza dire nulla a nessuno, Draco, stranito dal suo comportamento ma allo stesso tempo abbituato, guardò Mattia, che non ricambiò lo sguardo ma abbassò la testa, e corse dietro al suo migliore amico.

per sua fortuna, i dormitori dei serpeverde erano nei sotterranei, e c'erano diverse scorciatoie per arrivarci, senza passare per le scale principali.

una volta arrivato davanti alla porta della loro sala comune vide che era aperta, la sala era completamente deseta, draco decise di entrare e cercare il suo amico nei dormitori, e fu lì che lo trovò, steso sul letto con la faccia sul cuscino mentre il suo corpo era scosso da numerosi singhiozzi.

"chri..."

"che vuoi?"

disse il moro asciugandosi in fretta le lacrime, mettendosi a sedere, cercando di non far vedere i segni del pianto, tradito dai suoi occhi verdi, rossi, stanchi e tristi.

"mi spieghi cos'è successo?"

"è finita, per davvero...."

non sarà mai finita veramente

pesò il biondo.

"e forse è meglio così, era tutto così sbagliato"

questo vuole un pugno.

pensò draco con rabbia, ma non disse nulla

draco pensò a cosa dire, fissando il vuoto.

"dra"

"si?"

"domani saltiamo le lezioni?"

draco guardò stranito il suo amico, poi capiì il motivo di quella richiesta.

il giorno dopo avrebbero avuto molte lezioni coi grifondoro, e anche se pensò che la normalità avrebbe fatto bene al suo amico, pensò anche che lui e harry si fossero mai lasciati, non sarebbe riuscito a rivederlo così presto, quindi semplicemente accettò quella richiesta annuendo.

"vuoi stare sveglio?"

"no, ho sonno"

"ok, notte chri"

"notte dra"

Draco si addormentò in circa 5 minuti, a contrario di Christian, che stette a guardare il soffitto, non riuscendo a chiudere occhio.

pensò a tutto quello che era successo quel giorno, e ai momenti che aveva passato col biondo.

le lacrime scesero dai suoi occhi senza che lui potesse controllarle.

passarono diverse ore, era circa l'una.

Christian in quelle ore provò ad addormentarsi, lesse un libro, guardò la sua serie preferita, si fece una doccia calda per rilasarsi, ma nulla di tutto questo gli servì, così decise di andare nelle cucine e prepararsi una tisana.

una volta che essa fu pronta, prese la tazza, tornò nella sua sala comune, prese da lì una coperta e infine si diresse verso la torre di astronomia, dove si sedette con la schiena attaccata alla ringhiera della scala a chiocciola.

"sapevo di trovarti qui"

disse una voce che christian conosceva fin troppo bene.

"vuol dire che mi conosci bene"

"bhe è naturale, sei il mio migliore amico. cosa ti passa per la testa?"

"mattia, semplicemente"

"immaginavo"

"e allora che cazzo lo chiedi a fare"

"per conferma"

draco era in piedi, con le braccia incrociate appoggiate sulla ringhiera della scala, nello stesso punto in cui christian era seduto.

"vuoi stare qui in silenzio fino all'alba?"

il moro annuì.

"va bene"

disse il biondo mettendosi seduto vicino a lui.

rimasero in silenzio per ore e ore, fino al sorgere del sole.

a quel punto riportarono le coperte nella sala comune, si vestirono velocemente con tuta e felpa, presero i cappotti e uscirono dal castello, diretti verso il loro bar preferito, dove andarono a fare colazione.

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