bugia.

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l'ultima cosa che sentì furono due braccia che cercarono di tirarlo su prima che cadesse compleanno sul pavimento e due voci che gli sembravano familiari, ma non riuscì a capire chi fossero e nemmeno le loro parole.

in quel momento pensava che stesse per morire, e provò una sorta di sollievo a quella sensazione.

dopo circa mezz'oretta Stefanelli riaprì gli occhi, e rimase quasi deluso nel vedere le tende verdi del suo letto sopra la sua testa.

non era morto.

e questo lo aveva quasi come deluso.

"ei Christian"

sentì la voce di Blaise accanto a lui.

poi senti delle braccia stringerlo, non erano quelle di Blaise, lui era fermo alla sua sinistra.

anche se non capì subito chi era si sentì al sicuro in quell'abbraccio, come a casa. anche se non sapeva proprio bene che cosa vuol dire "casa"

si girò e fu sorpreso dal vedere quei ricci biondi.

proprio QUEI ricci biondi.

gli mise una mano sulla testa, per ringraziarlo.

mattia si staccò da lui.

"che ci fai qui"

"volevo chiederti gli appunti di pozioni"

bugia.

"sono sulla scrivania"

"ok... grazie"

Mattia prese i fogli e se ne andò lasciando Stefanelli e Zabini da soli

"ok che è successo?"

"...."

"Chri sai che ti puoi fidare di me."

"cosa c'è tra te e Zenzola?"

"io.... non lo so"

"e perché sei crollato così?"

"mi sono sentito terribilmente solo, schifoso, sporco."

"sporco?"

"si."

"perché?"

"provare attrazione per un ragazzo... poi Zenzola... deluderei la mia famiglia, e poi mi sento come stessi mentendo ad un ragazzo così...."

"irritabilmente perfetto?"

"esatto"

"Christian ascoltami"

"no Blaise non farmi i tuoi soliti discorsi che non servono ad un cazzo. qualunque cosa ci sia tra me e Zenzola la devo chiudere all'istante."

"Christian non fare cazzate"

"farò solo ciò che è giusto fare"

detto questo si avviò verso la sala comune dei grifondoro, dove sicuramente avrebbe trovato Mattia.

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