la fine?

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christian si diresse verso il dormitorio dei grifondoro, sperando di trovare Mattia.

voleva parlargli, sistemare le cose, anche se non sapeva come.

salì le scale che lo portarono alla sua destinazione, aprì la porta e, come sperava, trovò mattia, da solo con harry, ma non fu molto felice di vederlo.

quegli occhi azzurri che chirstian ama tanto gli rivolsero uno sguardo in grado di pietrificare anche il tempo, gli occhi erano rossi quasi fino a sanguinare, il moro sentì il suo cuore bruiare.

"che cosa vuoi?"

christian rimase in silenzio, ancora pietrifica, per qualche secondo, poi parlò.

"sistemare le cose"

disse con un filo di voce.

"hai baciato il tuo migliore amico christian... non c'è altro da dire. vattene"

"lasciami spiegare"

"non c'è nulla da spiegare"

"e invece si"

"spiegare cosa? che "ti sei lasciato prendere dal momento"? oppure "non sapevi quello che facevi"? tu sapevi benissimo ciò che stavi facendo, e lui è il tuo migliore amico. vattene, per favore."

il moro in quelle parole ci trovò solo la verità, e si rese conto che se mattia lo avesse lasciato parlare probabilmente avrebbe raccontato solo bugie, sia a se stesso che al biondo. questa consapevolezza fu come una lama dritta nel petto, che lo costrinse a fare un passo indietro per mantenere l'equilibrio.

restò fermo per qualche secondo poi uscì dalla porta chiudendola una volta che varcò la sua soglia.

rimase immobile con lo sguardo fisso sul pavimento come una statua di ghiaccio davanti al muro di legno che gli si presentava davanti e solo dopo qualche secondo decise di girarsi e tornare probabilmente al suo dormitorio, ma nel farlo si scontò con una testa bionda che conosceva fin troppo bene.

"draco... scusa"

disse il riccio per poi scappare via da lui.

draco non ebbe nemmeno il tempo di realizzare cos'era successo che il riccio era già scomparso.

lo conosceva bene e sapeva che avrebbe potuto cacciarsi nei guai con poco.

rimase impalato nello stesso punto dove si era scontrato con christian pensando se fosse meglio segurlo o chiarire (o almeno provare a chiarire) le cose con harry. 

optò per la seconda opzione ed aprì piano la porta

"harry-"

appena ebbe una visuale completa vide i due migliori amici impegnati in un bacio. 

"cosa vuoi malfoy?"

"scusate."

disse secco per poi andarsene esattamente come christian, ma con meno parole.

dopo aver chiuso la porta davanti a sè rimase fermo per qualche istante, confuso.

decise di scendere le scale e tornare nel suo dormitorio per schiarirsi le idee, dimenticandosi completamente di christian.

nel frattempo il moro era in giro allo scuro delle foreste in quel giorno freddo d'inverno, fra le mani stringeva una sigaretta quasi finita, probabilmente la terza o la quarta che consumava dopo il rifiuto di mattia. 

sentiva le mani fredde, quasi ghiacciate, le labbra, il naso e le orecchie erano rossi, i piedi imploravano il ragazzo di sedersi davanti ad un camino, ma lui non ne voleva sapere. guardò l'ora sul suo telefono, erano circa le quattro e mezza del pomeriggio, si guardò in torno e vide che davanti a lui si presentavano due sentieri che non conosceva, così decise di tornare sui suoi passi e dirigersi verso il suo dormitorio, quella sera non sarebbe andato a cena quantomeno non nel castello, nella stessa stanza dove cenava anche l'oggetto del suo dolore, ma sarebbe uscito, molto probabilmente in un locale frequentato da gente poco raccomandabile, ma sarebbe uscito, voleva scordarsi tutto, anche solo per  qualche istante.

quando rientrò era ormai sera, i locali, particolarmente quelli frequentati da persone poco raccomandabili, avevano appena aperto, oppure avrebbero aperto da lì a poco.

il riccio prese una camicia trasparente nera, dei pantaloni altrettanto neri e il giubbotto in pelle.

si fece una doccia veloce a altrettanto velocemente si vestì, ma decise di dedicare più tempo alla sistemazione dei capelli, lasciando i ricci morbidi ma ordinati.

"dove vai?"

chiese una voce dietro di lui

"esco"

"hai appena constatato l'ovvio. ti ho chiesto dove vai"

"perchè ti interessa"

"perchè siamo amici"

"non siamo amici, hai rovinato tutto."

"sei stato tu a baciarmi."

"lo so"

"come ho fatto a rovinare tutto se sai che la colpa è solo tua?"

"sei entrato nella mia vita con quel sorrisetto del cazzo e la tua fottuta bellezza. ecco cos'hai fatto"

"pensi che io sia "fottutamente bello"?"

"senti vaffanculo"

disse il moro, per poi aprire la porta.

"ciao."

disse secco christian, girandosi per la prima volta a guardare draco negli occhi.

"chri"

"si?"

"ti sei fatto una canna?"

chiese, notando gli occhi rossi.

"si"

"e adesso vuoi uscire da solo a bere probabilmente in qualche locale stracolmo di criminali?"

"si"

"no. tu rimani qui"

"no."

"e invece rimani"

disse il biondo alzandosi e andando verso il moro, mettendosi davanti a lui.

"vuoi sapere una cosa?"

"dimmi"

il riccio avvicinò le labbra al suo orecchio, soffiandoci leggermente su creando dei brividi su tutto il corpo del biondo.

"col cazzo"

il biondo in pochi secondi si ritrovò da solo nella stanza con la porta chiusa davanti a sè.

ci mise qualche istante per capire cos'era appena successo, e quando lo capiì si sdraiò sul letto, aspettando il ritorno del suo migliore amico.

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